Comunali 2024, il viaggio nei territori che vanno al voto continua. Dopo aver chiacchierato con Simona Simonetti (lista “Scelgo Finale“) e con Stefania Scarone (lista “Uniti per AlbiSola“), ci portiamo dalla costa in un territorio preziosissimo: quello che sta tra il mare e le colline e che rappresenta il punto di congiunzione tra due realtà straordinarie della Liguria.

Parrebbe quasi esserne la felice sintesi, tanto più se si tratta di Quiliano, un Comune amministrato da un sindaco di lungo corso, con una esperienza istituzionale e politica che è stata riconfermata più volte e che l’8 e il 9 giugno si rimette alla decisione degli elettori e delle elettrici per continuare in quello che, senza scadere in poco edificanti agiografie, è stato un governo cittadino nel senso più civico della parola.

Incontriamo, dunque, Nicola Isetta che è tornato dal 2019 a vestire la fascia tricolore di primo cittadino di Quiliano:

Il territorio è, al pari della comunità che lo abita, al centro dell’azione amministrativa di “Progetto Comune”, quindi della giunta e della maggioranza. Dopo due alluvioni e la pandemia anche il quilianese è passato attraverso non poche difficoltà. Ritieni che tutte le risorse spese (oltre sette milioni di euro) siano andati a buon fine?

Queste risorse investite sono frutto di un lavoro amministrativo importante: richieste danni, gestione dei cantieri e di rendicontazione alla Regione Liguria e alla Protezione Civile che ha finanziato gli interventi. Lavori che ci hanno costretto ad anticipare le risorse nella parte del 70% che a rendicontazione avvenuta sono rientrate o rientrano.

Interventi che saremmo mai riusciti a gestire con le risorse comunali. Scelta fondamentale perché ci ha consentito di realizzare tutti gli interventi e mettere in sicurezza il nostro entroterra colpito dagli eventi meteorologici rilevanti del 2019 e 2021. Abbiamo dovuto dare priorità a questi interventi.

Quiliano è un Comune ricco di paesi, frazioni anche distanti fra loro ma interconnesse da un contesto che è quello tipico di chi si trova a metà tra la costa e l’appennino. Quanto questa ambivalenza influenza il ruolo del sindaco nella gestione quotidiana e anche di lungo termine della “cosa pubblica”?

Quiliano è un Comune con cinque paesi e una serie di borgate. Un bellissimo territorio che dall’Alta Via dei Monti Liguri, dal Colle di Cadibona porta a pochi metri dal mare. Ognuno di questi Paesi ha i suoi cimiteri, i suoi servizi e le sue infrastrutture.

Un territorio bello ma difficile da amministrare. Un territorio che ha due sistemi economici quello della piana (produttivo, retroportuale, agricolo intensivo che deve convivere con residenziale) e quello entroterra (con uno sviluppo che deve collegarsi alla rete agrituristica, outdoor, e attività turistiche collegate con la sentieristica del finalese e della Valbormida).

Un entroterra ancora privo di impatti negativi e quindi con ampie potenzialità di rilancio.

Sono indispensabili politiche di sviluppo sostenibile per i territori e per le comunità residenti anche per garantire forme di presidio stabili. Promuovere filiere di produzioni locali implementando le infrastrutture di collegamento viarie con i centri erogatoridi servizi prioritari. Per favorire la propensione del ritorno alla terra con modalità alternative e creative. Anche per favorire lo sviluppo di un tipo di turismo esperenziale.

Nicola Isetta

Il 24 marzo 2021 Quiliano è diventata una “Città” con la ci maiuscola. Che cosa significa nella pratica un traguardo che, apparentemente, sembra un semplicissimo cambio di dicitura cartellonistica?

Per un Sindaco e per una comunità è un onore ricevere questo titolo onorifico dal Presidente della Repubblica, passando per le valutazione del ministro dell’Interno Lamorgese e del Prefetto di Savona. Titolo che è stato riconosciuto per i valori culturali, storici, sociali, sportivi, ecc. della comunità del Comune di Quiliano

Il lavoro di preparazione è stato fatto internamente tra figure tecniche e amministrative e di comunità a costo zero. Per me e per noi è stato un onore valorizzare la storia e cultura del nostro territorio.

Noi in questi anni abbiamo lavorato non solo sulla gestione dell’emergenza ma anche sulla gestione di un progetto di valorizzazione della tradizione e dell’innovazione per ul futuro della nostra comunità. Il merito nostro è stato quello di crederci e di realizzare questa iniziativa di valorizzare della nostra comunità.

La sostenibilità ambientale è uno dei punti su cui la tua amministrazione ha puntato molto. La fragilità del territorio, del resto, lo prevede di per sé. Ma non è affatto scontato che gli interessi pubblici e comuni, compreso il mantenimento in sicurezza delle zone boschive, dei corsi d’acqua, delle colline e delle infrastrutture, siano sempre tra le priorità politiche. “Progetto Comune” rivendica anche per il prossimo mandato una continuità in tal senso?

Assolutamente si. Siamo in una rete nazionale “Comuni Sostenibili” da cui sono monitorate le nostre azioni. Collaboriamo in rete. Abbiamo fatto in questi anni scelte coerenti sul tema del biodigestire, ampliamento gas centrale Tirreno Power e rigasificatore.

Abbiamo sottoscritto il patto dei sindaci per il miglioramento del fattore climatico. Abbiamo uno strumento di programmazione territoriale. Intendiamo proseguire su questa strada. Il territorio è una risorsa fondamentale per garantire lo sviluppo socio economico del territorio e la qualità della vita dei suoi residenti.

Un importante strumento di programmazione e d’intervento per i prossimi hanni è il PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) e del PAU (Piano per l’Accessibilità Urbana). La sostenibilità diventa un indirizzo etico di crescita e un vantaggio qualitativo nell’ottica dell’SDGs dell’Agenda 2030.

C’è dietro tutto questo un valore anche storico del patrimonio. Ci spieghi brevemente il senso del progetto “Percorsi che resistono”?

È un progetto importante che racconta i martiri della resistenza del nostro territorio e non solo. A cui sono dedicate vie, piazze, scuole, ecc. Progetto multimediale e innovativo promosso da Quilanonline, dal Comune di Quiliano e altre associazioni tra cui ANPI. Utilizza la tecnologia dei codici QR. Guida diffusa di storie partigiane da vivere e scoprire camminando per il nostro territorio.

Se dovessi indicare alle elettrici e agli elettori un fattore di discontinuità con la tua stessa amministrazione, nell’immediato futuro del dopo voto dell’8 e 9 giugno, che cosa non rifaresti e che cosa eventualmente cambieresti di ciò che hai fatto?

Spero che si liberino un po’ di risorse, impegnate sui danni metereologici per investirli su interventi di manutenzione interventi previsti dal PEBA Piano abbattimento barriere architettoniche e dal PAU Piano per l’accessibilità Urbana.

In questi cinque anni vorrei amministrare il Comune in una situazione di contesto di minor criticità che mi consenta di lavorare sui programmi predisposti.

Grazie per la tua disponibilità, Nicola, e buon lavoro.

REDAZIONALE

27 maggio 2024

foto tratte dalla pagina FB di Nicola Isetta – Progetto Comune


Speciale Comunali 2024

L’8 e il 9 giugno alle Comunali di Quiliano vota così: barra il simbolo di “Progetto Comune per Isetta Sindaco”.
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