Rifondazione Comunista – Savona

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Dagli scioperi d’autunno alla Conferenza di organizzazione

Due cortei di lavoratori hanno attraversato ieri Savona: quello dei sindacati confederali a sostegno della lotta delle maestranze di TPL, l’azienda del trasporto pubblico savonese, e quello dei sindacati di base che hanno scioperato contro la manovra del governo Meloni, contro il rifinanziamento della guerra, contro tutte le misure ostative ad una espressione espansiva dei diritti dei lavoratori così già abbondantemente compressi in questi anni di congiuntura sfavorevole tra pandemia e conflitti internazionali.

Le ragioni del mondo del lavoro e del disagio sociale diffuso, in una società atomizzata e largamente disillusa dalla rappresentanza politica e dalla partecipazione alla vita di comunità, sono ancora una volta fatte proprie dalle varie anime del sindacato che, nonostante la disaffezione che investe un po’ tutte le organizzazioni associative e di rappresentanza sociale, politica ed anche culturale, riescono a portarle in piazza e a testimoniare le esigenze dei più deboli.

Rifondazione Comunista sostiene tutte queste manifestazioni di lotta a tutela degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori e, nell’ottica di una ricomposizione politica a sinistra, di una ritrovata capacità di intercettazione delle esigenze dei ceti più deboli e disagiati, tiene oggi la sua Conferenza di organizzazione provinciale: un momento di discussione interna, di analisi delle proprie debolezze e lacune, ma pure un momento di valorizzazione di quanto si è riuscito a mantenere in vita dentro la crisi epocale che attraversa tanto i corpi intermedi quanto, ancora più direttamente, il rapporto tra istituzioni e popolazione.

Nei trent’anni di vita del PRC, non è mai mancata una visione autocritica delle posizioni che via via si andavano esprimendo e che hanno determinato a volte slanci di incisività di ampio respiro, altre volte invece si sono dimostrate inefficaci nella proposta tanto politica quanto sociale.

La Conferenza di organizzazione che si terrà oggi, sabato 3 dicembre, alle ore 16.30 presso i locali della Federazione provinciale in via Garroni 61 R a Lavagnola (Savona), vuole appunto essere un ulteriore riflessione in questo senso, soprattutto guardando alla costruzione del campo federativo di Unione Popolare come aggregante necessario per la sinistra di alternativa, per quella che è, senza obliqui infingimenti, risolutamente anticapitalista e antiliberista.

La nostra partecipazione allo sciopero dei sindacati di base, sia localmente sia nazionalmente, è, al pari della nostra vicinanza alle ragioni dei lavoratori di TPL, un punto da cui partire per un dialogo a tutto tondo con ogni realtà che si prefigga di tutelare e ampliare i diritti di chi percepisce, ancora oggi, soprattutto oggi, i salari più poveri da trent’anni a questa parte.

Modestamente, epperò con grande determinazione e ostinazione, vogliamo ancora contribuire a questa lotta di ricomposizione di classe, di lotta vera e propria da una parte e per una parte ben precisa: quella di chi lavora, di chi è sfruttato, di chi non lavora e di chi a mala pena arriva alla fine del mese e sopravvive invece di vivere.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
FEDERAZIONE PROVINCIALE DI SAVONA

Savona, 3 dicembre 2022