La sanità in generale, con particolare riferimento all’Ospedale San Paolo di Savona, è stata al centro dell’audizione, nella Commissione consiliare competente, del Direttore generale uscente della ASL 2, dottor Marco Damonte Prioli, di fresca nomina a direttore del policlinico San Martino di Genova.
Purtroppo, al di là della disponibilità dell’interessato, si è per noi confermata la fumosità della Regione nel campo della sanità.
A distanza di anni, le parole d’ordine continuano ad essere “faremo”, “apriremo”, “abbiamo programmato”, ma i problemi, come abbiamo più volte sottolineato, rimangono sul tavolo: dalle insostenibili liste di attesa, per operazioni o esami diagnostici, al rischio depotenziamento del nosocomio savonese.
Problemi che questo cambio al vertice rischiano di accentuare.
A questo si aggiungono le dichiarazioni del Presidente della Regione Giovanni Toti, che ha sempre declinato ogni invito a relazionarsi col Consiglio comunale, che ci paiono in contrasto con la realtà e il Piano sanitario regionale ad oggi quasi segreto, non condiviso con i territori, con i sindaci, con i sindacati, con le associazioni di volontariato.
Ad oggi, infatti, trapelano solo generiche rassicurazioni sul funzionamento dell’angiografo salvavita h24 (eterna promessa), sulla parto analgesia (la cui assenza porta molte donne a partorire fuori città) e sul punto nascite.
Anche il tema della fusione con ASL 1 imperiese, opportunamente negato, viene indirettamente confermato dalla notizia della probabile nomina a commissario dell’ex direttore sanitario della stessa ASL 1 dottor Michele Orlando.
Le risposte e le “promesse” ricevute in quest’ultimo anno, tuttavia, non ci convincono, per questo continueremo a vigilare e a lottare per la sanità nel nostro territorio e per la difesa del nostro ospedale.
MARCO RAVERA
LUIGI LANZA
Gruppo consiliare “Sinistra per Savona”
Savona, 8 febbraio 2023