Le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Toti al termine della campagna elettorale del candidato Schirru sono particolarmente preoccupanti, non tanto per il neanche tanto velato ricatto verso una futura Amministrazione savonese non di destra, quanto per la rozzezza della visione del potere, visione che un laureato in Scienze politiche non dovrebbe permettersi.

Quelle parole lasciano trasparire una lettura personale, privata, egocentrica del potere, come se ci trovassimo in una Monarchia feudale: solo i feudatari fedeli e fidati avranno la benevola attenzione del Re.

Nelle moderne Democrazie i contributi dello Stato vengono consegnati ai Comuni, anche attraverso le Regioni, sulla base delle reali necessità dei territori, e non a seconda della sintonia politica con chi gestisce il potere, pena l’intervento della Magistratura.

Negli ultimi decenni abbiamo spesso dubitato della correttezza di alcune scelte decisionali che hanno danneggiato zone senza “santi in Paradiso”, ma una dichiarazione di tal genere è senza precedenti, segno di una arroganza pericolosa.

Ci chiediamo come sia possibile una promessa di appoggio alla Città da parte di chi ha dimostrato di non aver fatto nulla per Savona (per precisa volontà, per incapacità o per non conoscenza dei problemi), nonostante ci fossimo “illusi” che la filiera forte che vedeva la Lega e i partiti di destra sia al Governo centrale, sia a capo della Regione e della Città, avrebbe potuto/dovuto dare dei frutti positivi nei principali settori socio- economico- ambientali.

Come potrebbero le elettrici e gli elettori savonesi dare nuovamente fiducia a queste forze politiche che hanno platealmente trascurato i problemi della Città pur avendo tutto il potere e tutti gli agganci necessari?

MARCO RAVERA
CLAUDIA ROSSI
Candidati di Sinistra per Savona

Savona, 28 settembre 2021