Domani, in contemporanea con lo sciopero generale in Francia contro la riforma delle pensioni di Macron, Rifondazione Comunista lancia anche in Liguria la campagna sociale con presidi e volantinaggi in tutto il territorio regionale.
Mentre in Italia si vuole eliminare una misura minimale come quota 100, i francesi rivendicano l’abbassamento della soglia per andare in pensione a 62 anni e il sistema retributivo.
Purtroppo il Governo risulta del tutto inadeguato prigioniero di un’impostazione programmatica neoliberista. Lo dimostra il surreale dibattito sul MES in cui il PD assume di nuovo il ruolo di rappresentante in Italia della governance neoliberista europea. Non si ferma l’avanzata della destra se non si mettono al centro i bisogni e i diritti di lavoratrici e lavoratori.
Proponiamo di cancellare legge Fornero, Jobs Act e tutte le altre norme che hanno precarizzato il lavoro, reintrodurre articolo 18 e garantire salario minimo orario di 9 euro a tutte/i, l’estensione del reddito minimo garantito, tassare le grandi ricchezze e patrimoni, una forte progressività fiscale, fermare le grandi opere inutili, tagliare le spese militari (incluso lo stop agli F35) per finanziare sanità, scuola, politiche sociali.
La campagna proseguirà nelle prossime settimane, con un appuntamento già fissato anche in Liguria. Sabato 7 in piazza Sisto IV a Savona, infatti, si terrà un gazebo informativo dalle 16 alle 18.30.
RED.
Savona, 4 dicembre 2019