Rifondazione Comunista Savona

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Rifondazione e Verdi in piazza contro la Margonara

Il masterplan del progetto “Porticciolo della Margonara”

Il presidio di Rifondazione Comunista e Verdi sotto il Palazzo Comunale, mentre l’architetto lituano lo magnifica con accanto Gambardella

Una leggera somiglianza con le bandiere e i cartelloni del “NO Dal Molin”: i cartelloni preparati da Rifondazione Comunista vengono presi dai militanti e resi ben visibili nella piccola porzione di piazza rimasta libera (nella restante parte stanno allestendo una pista di pattinaggio). La gente passa e prende i volantini. Qualcuno si ferma e mi domanda: “Cos’è Fuksas?”. “E’ un architetto, non un progetto”.

E la domanda mal posta è anche l’occasione per poter spiegare che non c’è alcuna rimostranza nei confronti di chi progetta, ma solo rispetto al progetto medesimo: un porticciolo turistico che ingloberebbe in sè lo scoglio della Madonnetta, che si troverebbe proprio sotto la bocca del Rio Termine, in un tratto di costa mal gestito e dove sono presenti oggi un degrado e un lassez faire che ha bisogno, oggettivamente, di uno stop e di una conseguente riqualificazione ambientale.

Rendere più vivibile e fruibile la spiaggia della Margonara non esige però il farne un ennesimo banco di sperimentazione per una speculazione edilizia, per una anche piccola colata (Fuksas l’ha definita una “colatina”) di cemento con l’edificazione di una torre a forma di tornado alta 120 metri e con dentro lussuosi appartamenti. Tutto sotto l’egida costruttrice e gestionale dei privati. La sala del Consiglio Comunale si riempie di cittadini e di studenti. Due scolaresche che all’ordine del giorno dei loro studi hanno messo una lezione sia di educazione civica che di architettura.

La porzione di piazza dove la protesta è visibile con le bandiere e i cartelloni si anima un pochino. Al banchetto dei Verdi si raccolgono le firme contro il progetto dell’architetto lituano e dell’imprenditore Gambardella. Noi distribuiamo un volantino dal titolo parafrasante Alessandro Manzoni: “Questo porticciolo non s’ha da fare”. Ma non siamo dei bravi minacciosi. Siamo convinti che solo attraverso un percorso democratico di analisi e studio degli effetti del progetto Fuksas si possa far comprendere ai cittadini come questo non possa che portare foraggio economico nelle casse dei soliti noti e alcun beneficio pubblico per il piano sociale, per quello turistico e per il complessivo impatto che la Città di Savona ne avrebbe.

Un signore molto elegante prende un volantino, si ferma e lo legge. Fa quattro passi indietro e mi chiede: “Chi amministra il Comune di Savona?”. “Il centrosinistra tutto, compresi noi di Rifondazione Comunista.”. Controreplica: “Così create qualche noia al Sindaco…” adombra il mio gentile interlocutore. “Così rispettiamo una battaglia che portiamo avanti da anni ed anni. Così siamo certi di rendere un servizio non solo ad un nostro spirito di coerenza, ma soprattutto alla Città ed anche alla Giunta Berruti, peraltro eletta sulla base di un programma dove non si contemplava il porticciolo della Margonara tra le scelte di governo di Palazzo Sisto”.

Il gentile ed elegante signore piega il volantino, lo mette in borsa, saluta e se ne va con un ringraziamento. E l’impressione è che abbia apprezzato lo sforzo di Rifondazione Comunista: in piazza, in Giunta e in Consiglio Comunale.

MARCO SFERINI

7 febbraio 2007