Avevamo indirizzato una lettera aperta al Sindaco Ruggeri ed al Consiglio Comunale di Savona: la lapide dei Caduti partigiani e deportati dell’Ilva (Italsider) è ai piedi della fortezza del Priamàr e sembrava una stele di marmo esclusivamente a tinta unica, biancastra e senza nulla scritto sopra.

La sua lacerazione dopo la caduta nell’atrio della vecchia portineria dello stabilimento siderurgico, il trasporto precario nel piazzale del Priamar, davanti a Corso Mazzini, hanno causato lo stato di completa invisibilità dei nomi di coloro che vennero uccisi e deportati nei campi sterminio nazisti.

Il Consiglio Comunale la sera del 6 febbraio ha deciso di accogliere la mozione presentata dal compagno Franco Zunino, capogruppo del PRC, e ispirata al documento-lettera stilato dal nostro circolo. L’Assemblea ha votato a favore con un solo astenuto.

Una città come Savona, Medaglia d’Oro al valor militare per la Resistenza, merita una civile e civica attenzione alla storia che ha dato vita alla libertà repubblicana attraverso la lotta partigiana, l’antifascismo militante e quello quotidiano vissuto con oppressione da chi era incarcerato, torturato e ucciso dai fascisti e dai nazisti.

Il Circolo “Rebagliati” esprime pertanto la propria soddisfazione nell’apprendere che è stata riportata al suo originario “status”.

Ci fa piacere che ciò sia avvenuto prima della commemorazione del 1° marzo p.v. quando, come ogni anni, recheremo omaggio ai compagni partigiani ed ai cittadini deportati. Rifondazione Comunista invita tutti i savonesi alla partecipazione ed al ricordo dei caduti per la libertà dal nazifascismo.


Comunicato stampa

Venerdì 6 febbraio 2004 il Consiglio comunale di Savona ha approvato, con una sola astensione, la mozione presentata dal Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista che concerneva la situazione di completo abbandono della lapide che ricorda i partigiani e i deportati dell’ILVA (negli anni 1943-1945) e che è attualmente sita ai piedi della Fortezza del Priamàr.

La mozione riprendeva il contenuto di una lettera che il Circolo “Nanni Rebagliati” del PRC di Savona centro aveva inviato al Sindaco Carlo Ruggeri ed al Consiglio comunale in merito appunto a tale stato regressivo della stele sopracitata.

Abbiamo accolto con soddisfazione il fatto che l’Amministrazione comunale si disponesse finalmente a ripristinare la scrittura dei nominativi della lapide, completamente illeggibili a causa prima della “caduta” della lapide all’interno della portineria dell’ILVA e poi della sua esposizione alle intemperie nel piazzale del Priamàr.

Abbiamo inoltre apprezzato che il lavoro di restauro venisse eseguito prima della commemorazione del 1° marzo.

Ci spiace, per questo, oggi, constatare che si potrebbe mettere un punto interrogativo davanti alla frase “la lapide dell’ILVA restaurata” poichè il lavoro eseguito è stato fatto troppo sbrigativamente.

Certo non chiedevamo che fosse un Michelangelo a restaurare la lapide, ma ci pareva opportuno, ad esempio, che le parti incrinate e mancanti del marmo fossero almeno stuccate e si potesse così dare lettura completa dei nomi, di tutti i nomi presenti sulla stele.

Così non è. In quattro punti questa risulta illeggibile, compresa l’intitolazione.

Chiediamo pertanto che lo spirito della mozione del PRC venga ripreso dall’Amministrazione comunale appieno e che si proceda non ad un semplice ritocco dell’elenco dei partigiani e dei deportati sulla lapide, ma ad un più attento restauro che elimini i più evidenti danni causati nel tempo.

MARCO SFERINI
Segretario Circolo “Nanni Rebagliati” – Rifondazione Comunista Savona

7 febbraio 2004