La sentenza di assoluzione, per tutti i rinviati a giudizio, nel processo della Tirreno Power, rappresenta un duro colpo a tutti coloro, noi compresi, che ritenevano e ritengono tuttora fondato il castello accusatorio che il pubblico ministero ha presentato in aula.

Pur nel rispetto della sentenza della magistratura in questo primo grado di giudizio, non possiamo che rimanere esterrefatti davanti alla decisione del tribunale.

Lo studio del CNR dimostra che, nel territorio in cui si trova ed insiste la centrale, la mortalità della popolazione è arrivata a toccare il 49% in più rispetto al resto del comprensorio vadese, quilianese e savonese.

Inoltre è nota e accertata l’incidenza delle emissioni della centrale su quelle totali e, ancor più, è stato dimostrato che Tirreno Power non ha utilizzato le migliori tecnologie a disposizione per limitare queste incidenze gravissime sulla salute dei cittadini.

Il colpo è pesante, ma la battaglia per la ricerca della verità è ancora aperta e così come gli altri soggetti che si sono battuti per tale ricerca, a cominciare da Uniti per la Salute attendiamo le motivazioni della sentenza  per attrezzarsi a continuare la battaglia in appello e in sede civilistica.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
SEGRETERIA PROVINCIALE

Savona, 4 ottobre 2023