Per sorridere un po’: in provincia di Savona, e in tutta la Liguria, il dato eclatante è quello del Comune di Massimino, al confine col Piemonte. Lì Pace Terra Dignità prende 9 voti pari al 14.75%. Per il resto il risultato della lista è pressoché abbastanza omogeneo tanto sulla costa quanto in Val Bormida e nell’entroterra.

Indubbiamente, dove siamo riusciti ad essere maggiormente presenti con volantinaggi, presenze di candidate e candidati, affissioni e quant’altro, si può leggere nei risultati una tendenza migliore rispetto a dove non c’è stata pressoché campagna elettorale. Questo vale in particolare per il ponente estremo (ma è un dato, alla fine, abbastanza storicizzato e riscontrabile nel raffronto con tante elezioni precedenti) e per l’Alta Val Bormida.

Meglio va il sassellese tra le zone dell’entroterra. Nel capoluogo di provincia, Pace Terra Dignità raccoglie 848 preferenze, supera la lista di Calenda, e si attesta al 3,59%.

Se unito all’ottimo risultato di Alleanza Verdi Sinistra (9,41% con oltre 2.000 voti), supera di gran lunga il già buon risultato della liste per le comunali, “Sinistra X Savona”, con cui due anni fa abbiamo eletto due consiglieri comunali (Luigi Lanza, oggi Segretario provinciale di Sinistra Italiana, e Marco Ravera, già Segretario provinciale di Rifondazione Comunista prima a Savona e poi in Liguria).

Percentuali che, appunto se tenute insieme, somiglierebbero a quelle che il PRC aveva nel Comune di Savona nei primi tempi della sua ultra trentennale esistenza. Ma, insegnano gli studiosi più attenti dei flussi elettorali e delle scienze della politica e della statistica, comparare tornate elettorali differenti non è quasi mai il miglior modo per fare una anali del qui ed ora, del risultato del voto. In questo caso di quello europeo.

Discrete percentuali Pace Terra Dignità le ottiene anche a Cairo Montenotte (105 voti pari al 2,31%), Carcare (77 voti pari al 3,47%), Dego (3,4%). Meno bene a Cengio (2%) e ad Altare, leggermente meglio a Millesimo (45 voti pari al 2,66%) mentre in altre zone della Valle le percentuali variano al ribasso.

Tornando in riviera, invece, si possono apprezzare i risultati di Quiliano con 121 voti pari al 3,25%, di Vado Ligure dove Pace Terra Dignità è stata votata da 137 cittadini arrivando così al 3.47%, di Celle Ligure (102 voti pari al 3,61%), di Albisola Superiore (180 voti pari al 3,57%), di Spotorno (53 voti pari al 3,45%) di Noli (36 voti pari al 3,42%).

Non brillano invece Albenga con una percentuale che si ferma all’1,97 pur in presenza di 220 preferenze; nemmeno Pietra Ligure con un 2,58% risultato del consenso di 106 voti e Varazze con il 2,50% pari a 142 voti.

Tra i capoluoghi di provincia, Savona si comporta sufficientemente bene. Il suo 3,59% già citato si inserisce al secondo posto, dopo il 3,66% della Spezia, e prima del 3,15 di Genova e del 2,81% di Imperia. Questi i dati assoluti e in percentuali.

Se proviamo a fare un bilancio della campagna elettorale, limitatamente alla nostra provincia, escludendo quindi per un attimo il complessissimo contesto nazionale e continentale, prima di tutto dobbiamo doverosamente ringraziare le compagne e i compagni, le amiche e gli amici che si sono impegnati in qualunque modo per l’affermazione della lista della pace.

Era ed è importante che anche nella nostra provincia Rifondazione Comunista desse tutto il proprio supporto organizzativo alla formazione delle liste, alla loro presentazione, alla campagna elettorale. Posso dire, in tutta onestà, che non ci siamo risparmiati e che abbiamo davvero fatto tutto quello che ci era possibile per far sì che Pace Terra Dignità avesse un risultato più che degno.

Viste le nostre povere risorse e il completo impegno volontario che da sempre ci contraddistingue rispetto ad altre forze politiche, io credo che questo ringraziamento debba essere inteso anche come espressione di una genuinità politica oggi piuttosto rara in un tempo in cui la prevaricazione, il personalismo egocentrico e il calcolo d’interesse fanno da padroni nella politica tanto ligure quanto italiana.

La nostra campagna elettorale per le europee è stata fatta con meno di cinquecento euro, se vogliamo essere assolutamente trasparenti con elettrici, elettori e sostenitori. Le difficoltà iniziali ci hanno permesso, paradossalmente, nel dover raccogliere le firme per presentare la lista alla competizione, di interagire con molte persone. Per cui possiamo affermare che già in quel momento noi siamo stati in piena campagna elettorale.

Un cenno doveroso alle amministrative locali. Rifondazione Comunista ha sostenuto quattro liste comunali: “Uniti per AlbiSola” con candidata sindaco Stefania Scarone e in lista il nostro Roberto Casella; “Scelgo Finale” con candidata sindaco Simona Simonetti e in lista il nostro Gianluigi Caviglia; “Progetto Comune” con candidato sindaco Nicola Isetta e a Celle Ligure la lista “Idea Comune” con Germano Gadina candidato sindaco.

Facciamo i complimenti a Nicola Isetta che ha conquistato il suo quarto mandato, che ha ottenuto 1.996 voti pari al 50,7% delle preferenze espresse dai quilianesi. È la conferma davvero molto evidente di un buon governo del territorio vasto di un comune che sta tra il mare e l’entroterra e che ha subito nel tempo molte traversie idrogeologiche e che oggi è in prima fila nella lotta contro il posizionamento del rigassificatore Golar Tundra e gli impianti di stoccaggio del gas proprio a due passi dal centro abitato.

Nicola sa che potrà contare su Rifondazione Comunista in ogni momento in questa e in tante altre lotte per il miglioramento della vita della comunità quilianese. Quindi, ancora complimenti e continuiamo a lavorare insieme.

Le altre liste da noi sostenute purtroppo non sono riuscite a vincere le competizioni elettorali. Tuttavia, Stefania Scarone ha ottenuto 2.044 voti attestandosi quasi al 40% dei voti validi e Roberto Casella, pur non entrando in consiglio comunale, ha ottenuto 30 preferenze. Simona Simonetti a Finale Ligure farà un’ottima opposizione al neo eletto Angelo Berlangieri. La lista ottiene il 14,5% dei voti, il nostro compagno Gianluigi Caviglia 26 preferenze.

Nei comuni, anche dove sono presenti più di due liste, la polarizzazione del voto si fa sentire e pesa, alla fine, sul risultato complessivo e su quello, quindi, delle singole liste. Il grande lavoro fatto da Stefania, da Roberto, da Simona e da Gianluigi merita ovviamente un applauso, tutt’altro che scontato.

Visto che non si tratta soltanto di un rapporto politico, ma di qualcosa di più: di una empatia che travalica l’aspetto elettorale e che, infatti, ci ha sempre uniti anche al di là dei momenti competitivi.

A Celle Ligure vince invece Marco Beltrame col 31,9% dei voti, mentre il candidato da noi sostenuto, Germano Gadina, si ferma al 22,52% con 662 voti. Quella di Celle Ligure, al pari di Quiliano, è senza dubbio, insieme a Vado Ligure, tra le sfide più combattute. Anche a Germano e a tutti i candidati consiglieri porgiamo i ringraziamenti per il loro lavoro. Il nostro circolo “Rosa Luxemburg” del Levante Savonese ha messo tutto l’impegno possibile per sostenerlo e anche di questo possiamo essere giustamente fieri.

A Vado Ligure prevale l’erede diretto di Monica Giuliano (passata nelle fila totiane), Fabio Gilardi. La lista targata PD raccoglie il 58,3% con 2.362 voti, mentre Franca Guelfi di “Vivere Vado” si ferma con 1.684 voti al 41,6%. In questo caso, Rifondazione Comunista, dopo l’esperienza di “Memoria e Futuro”, aveva avviato un percorso di collaborazione in vista anche di questa tornata elettorale che, però, è stato interrotto non per volontà nostra.

Ce ne siamo dispiaciuti e di più non abbiamo potuto fare se non prendere atto che i partiti non erano graditi nella lista ambientalista; pur notando che tra i candidati al consiglio comunale vi erano persone già esponenti di partito o movimento. Questa idea che la civicità delle liste debba essere quasi moralmente superiore alla loro partiticità è un altro espediente di un moderno populismo che dovremmo invece evitare.

Forse anche i 137 voti raccolti da Pace Terra Dignità alle europee, per quanto fosse possibile stabilire un parallelo utile con tra le lotte pacifiste e quelle ambientalista (gas e guerra sono in strettissima correlazione…), avrebbero portato qualcosa di più alla terza prova della Guelfi che, comunque, ne siamo sicuri sarà energicamente battagliera con i suoi consiglieri in seno all’assemblea cittadina.

A Vado, come a Quiliano e Savona, c’è bisogno di una costante opposizione tanto al rigassificatore quanto alla cantieristica a cielo aperto promessa da Gilardi per anni e anni.

Questo era un po’ la nostra cronaca-punto di vista su due campagne elettorali tutt’altro che semplici. Nessuna lo è mai veramente, a dire il vero. Quello che possiamo ribadire è che Rifondazione Comunista in ogni lotta proverà sempre ad essere presente e a dare il suo supporto politico ed organizzativo.

Grazie a tutte e tutti per l’impegno.

MARCO SFERINI
Responsabile provinciale organizzazione

11 giugno 2024


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