Pubblichiamo l’appello dell’associazionismo savonese in favore della pace nell’Est Europa. Rifondazione Comunista, condividendolo appieno, prenderà parte alla manifestazione prevista sabato 26 febbraio

La crescente tensione ai confini dell’Ucraina, tra Russia da una parte e NATO e Ucraina dall’altra, rischia di degenerare in una devastante e orribile guerra.

Contro l’escalation militare è  importante mobilitarsi perché l’Italia, l’Europa e l’ONU svolgano un ruolo di distensione in questo difficile momento, impegnandosi a ridurre la tensione e promuovere un accordo politico negoziato tra tutte le parti coinvolte.

Il governo italiano e l’Unione europea devono ribadire il rifiuto di ogni tipo di intervento militare, rilanciando le trattative per la riduzione degli armamenti, a partire sia dal ritiro  delle truppe russe dai confini ucraini, che di quelle che la NATO ha inviato nei Paesi dell’Est europeo.

L’Europa ha ancora aperte le profonde ferite derivanti dalle  due guerre mondiali, che hanno dilaniato intere popolazioni, per rischiare un nuovo devastante conflitto.

Il governo italiano non si dimentichi che l’articolo 11 della Costituzione recita che l’Italia ripudia la guerra quale strumento di risoluzione dei conflitti e dunque si adoperi con ogni mezzo per una risoluzione negoziata. Anche a Savona, come in tutta Italia, invitiamo i cittadini democratici a scendere in piazza sabato 26 febbraio. Appuntamento  in piazza Mameli per le ore 17,30.

ACLI, ANED, ANPI, ARCI, Bottega Solidale s.c., Caritas, CGIL,  CISL, Emergency, Fondazione Diocesana Comunità Servizi onlus, ISREC, Legambiente, Libera, UDI, UIL

Savona, 21 febbraio 2022