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La minaccia di chiusura della Piaggio di Villanova d’Albenga

L’assemblea dei lavoratori della Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga ha proclamato uno sciopero di due giorni con conseguente chiusura dello stabilimento.

L’azienda, infatti, ha annunciato durante l’incontro all’Unione Industriali di mettere in cassa integrazione circa 200 lavoratori tra lo stabilimento di Villanova d’Albenga e Sestri Ponente. Tale decisione non poteva che generare le giuste proteste dei lavoratori, che già in questi anni hanno dovuto affrontare situazioni molto delicate e al limite della conservazione del proprio posto di lavoro.

Per rilanciare la Piaggio negli anni passati era stato caldeggiato il trasferimento da Finale Ligure a Villanova d’Albenga in quanto, secondo l’azienda, la vicinanza dell’aeroporto avrebbe rilanciato la produzione dello stabilimento stesso.

Oggi, invece, è emersa la prima vertenza nella nuova struttura a causa del ricorso unilaterale, tenuto nascosta dall’azienda ai sindacati e ai lavoratori, alla cassa integrazione. Scelta che rischia di bloccare interi reparti produttivi della massima importanza, a cominciare dalla revisione motori.

Tutto ciò è doppiamente incomprensibile poiché non risultano esserci problemi di commesse. È inaccettabile che, una volta di più, a pagare le scelte dei manager siano operai e impiegati. Anche per questo Rifondazione Comunista dichiara la sua vicinanza e manifesta solidarietà ai lavoratori della Piaggio, rendendosi disponibile, in qualsiasi momento, al sostegno e ad incontri con i lavoratori.

MARCO RAVERA
Segretario regionale Rifondazione Comunista – Liguria

FABRIZIO FERRARO
Segretario provinciale Rifondazione Comunista – Savona

27 febbraio 2016