Il "nonno" che avanza

Renato Zunino torna Sindaco di Celle Ligure. Buon risultato per la lista guidata da Giovanni Durante

Renato ZuninoIl PD doveva essere il partito del nuovo, aperto ai giovani e alla società civile (come se chi milita nei partiti fosse incivile!). Evidentemente la pensano diversamente i dirigenti del Partito Democratico nella nostra provincia. Candidato Presidente della Provincia Michele Boffa per 16 anni Sindaco di Millesimo, poi Assessore della Giunta Bertolotto, quindi Consigliere regionale e capogruppo PD. A Varazze il grande regista è stato ancora una volta il tre volte sindaco Giovanni Busso. A Vado Ligure, e crediamo di non offendere la memoria di nessuno, era pronto a tornare in campo Roberto Peluffo. A Bergeggi è di nuovo Sindaco Riccardo Borgo già primo cittadino dal 1974 al 2004.

Non fa eccezzione Celle Ligure. Renato Zunino, infatti, è nuovamente Sindaco, carica che aveva già ricoperto ininterrottamente dal 1975 al 1992. La sua lista "Insieme per Celle" ha ottenuto il 38.88% dei voti (nel 2004 la lista di centrosinistra ottenne oltre il 60%) governerà la cittadina rivierasca, ma qualcosa sta cambiando. La lista "Futuro Oggi", che candidava a Sindaco il Presidente provinciale dell'ARCI Giovanni Durante, ottiene un ottimo risultato, anche considerato il fatto che la lista è nata poche settimane prima del voto, superando il 30% dei consensi. Ultimo Paolo D'Anna appoggiato dal PDL (che per l'occasione inglobava anche la Lega Nord) al 29.57%.

Celle non volta pagina, ma come dicevamo qualcosa si sta muovendo.

la redazione del sito
Savona - 26 Giugno 2009

CandidatoVoti%Seggi
Renato Zunino (Insieme per Celle)144739.8811
Giovanni Durante (Futuro Oggi)110830.543
Paolo D'Anna (PDL)107329.57/
Candidato/aPreferenze
Carla Venturiano92
Luigi Bertoldi62
Luisa Mezzano45
Alessio Tusacciu37
Marco Beltrame36
Eleonora Damonte36
Piero Rebagliati36
Marco Canini22
Lorenzo Cerisola22
Lorenzo Monteverde22
Rocco Mitidieri18
Anna Corso17
Claudio Giampieri12
Luca Rebagliati11
Sabrina Ferrando9
Simone Siri9

Riflessioni sulle elezioni amministrative a Celle Ligure come scusa per parlare della situazione politica savonese

Celle Ligure è un bel paese, a Celle si vive bene, a Celle arrivano molti turisti. Queste sono affermazioni generiche che vengono spesso proposte da chi a Celle non vive. In realtà Celle non è poi così bella, oddio, lo è stata, ma da oltre un decennio parecchie opere pubbliche e private hanno Giovanni Durantepeggiorato di molto il suo aspetto urbanistico, architettonico e ambientale. Zitti zitti in questi anni a Celle si è costruito molto, alla faccia della certificazione ambientale, e si è costruito male.

Certo che se si visita superficialmente il centro storico si può avere ancora una buona impressione, ma se si scava solo un po' di più si noteranno immediatamente tante ville sorte in collina, scarsissima manutenzione per il verde, opere pubbliche come il rifacimento di via Poggi svolte con scelte di materiali assurdi, la Piazza Assunta dei Piani progettata da architetti psicolabili, o ancora peggio la "nuova" passeggiata di levante con una colata di cemento orribile, fari costosissimi che illuminano il mare (?), una galleria completamente rifasciata di lamiera zincata (mai visto nulla di così brutto), tutto ciò realizzato con lo sperpero di milioni di euro, in parte ricavati dal risarcimento della Heaven, in parte con soldi diretti dei contribuenti.

La vicenda del rilevato ferroviario meriterebbe maggiore approfondimento, comunque ricordo velocemente che l'opera privata non ha portato nessun vantaggio alla comunità, ma ha permesso una speculazione di diversi milioni di euro, con inchieste della magistratura mai chiuse completamente, varianti per gravi difformità realizzative, sanatorie in conferenza dei servizi... Insomma il peggioramento è visibile e ben chiaro ai cellesi. La qualità urbana si riflette su quella culturale e sociale, infatti Celle, da anni vive una stasi permanente, fatta di pseudo sviluppo, a coprire un'involuzione vivile e sociale.

La continuità amministrativa, diciamo degli ultimi trentacinque anni, ha creato le condizioni per l'instaurazione di un potere parallelo a quello politico-amministrativo, fatto di "favori", lusinghe e minacce che hanno trasformato i cittadini in "sudditi". Il voto di scambio è una realtà assodata e accertata in Celle, basta girare e parlare con le persone, vi accorgerete che tutti ammettono questa realtà, e non solo i detrattori dell'amministrazione pubblica.

Questo potere "occulto" si basa su un'intersecazione di controllo dei centri di potere, a partire da quello politico, attraverso un sistematico gioco ad escludendum nel percorso del PCI-PDS-DS-PD delle persone non gradite che hanno osteggiato via via questo sistema di potere, in modo tale da garantire un controllo "scientifico" di una parte dell'elettorato.

A questo controllo si è aggiunto progressivamente quello sulle categorie economiche, che sfinite da una regressione dell'economia turistica si sono appoggiate a chi ha fatto loro balenare di volta in volta occasioni di rilancio, possibilità di finanziamenti, promesse mantenute solo "ad personam".

Questo incrocio tra politica, economia e gestione "privatistica" del bene comune hanno permesso un controllo preciso dell'elettorato, in modo trasversale, che in ogni occasione di elezioni amministrative ha permesso una continuità politico-amministrativa senza eguali, attraverso una regia occulta e personalizzata da far invidia a Salazar o a Franco.

Non ho bisogno nemmeno di far nomi tanto è evidente a tutti come funzionano le cose a Celle, ripeto, chi non crede a questa lettura venga a Celle e parli con i cittadini, a caso, e vedrete... La mancanza di ricambio del personale politico ha poi prodotto gravi danni al paese, producendo amministrazioni sempre più autoreferenziali, scarse sul piano della progettualità, colme di presuntuosità e disprezzo per le opposizioni.

Nelle elezioni amministrative del 2009, dopo un decennio di torpore, i cittadini hanno cercato di voltare pagina, promuovendo una lista civica alternativa sia alla continuità amministrativa sostenuta dal PD-IDV (mi chiedo cosa ha a che fare l'IDV locale con Di Pietro e DeMagistris...), sia al PDL locale.

Questa lista civica promossa da decine di ragazzi cellesi che si chiama Futuro Oggi è nata solo 40 giorni prima delle lezioni, e con un programma ambizioso e moderno (obamiano, se posso...) ha raccolto ben 1.108 voti, pari al 31% dei suffragi, diventando la seconda forza del comune, addirittura superando la PDL che ha fatto sfracelli nei comuni limitrofi (Albisola e Varazze).

I giovani cellesi hanno chiesto a cittadini adulti e con più esperienza di dar loro una mano, io sono uno di quelli (numerosi..) che ha deciso di sostenere questo progetto con decisione ed entusiasmo. Questi ragazzi, insieme ai cittadini che si avvicinavano con entusiasmo a questa proposta mi hanno chiesto, Celle Ligurecon 240 firme, di far loro da candidato sindaco, riconoscendomi, credo, valori e competenze. Ho detto loro dall'inizio che le possibilità di affermazione sarebbero state quasi nulle, che durante la campagna elettorale avremmo subito ogni tipo di pressione e che sono una persona di sinistra. Nonostante queste premesse hanno insistito senza tentennare.

In pochi giorni abbiamo costruito una lista composta per metà da giovani e donne con meno di 30 anni, abbiamo proposto un programma articolato e ambizioso, abbiamo svolto decine di iniziative tra i cittadini, nelle frazioni, in modo innovativo, creativo.

La lista della continuità, che poi ha vinto con il 39% dei voti (nel 2004 vinse con il 60%...), ci ha da subito snobbato, per poi preoccuparsi sempre più mentre il nostro gruppo cresceva tra l'entusiasmo delle persone che incontravamo, costruendo voglia di riscatto, di partecipazione, di democrazia, alimentando una speranza profonda di cambiamento. Ci hanno rincorso per tutta la campagna elettorale, spiazzandoli continuamente nel merito e nei modi. Quando hanno cominciato ad aver paura sono partite le minacce ai cittadini, le promesse roboanti, le telefonate anonime ai nostri candidati, le minacce dirette o trasversali ad alcuni di noi. A me, per esempio, hanno fatto sapere che "sputo nel piatto dove mangio" e che mi "avrebbero fatto perdere il posto di lavoro" (presidente dell'ARCI, ndr). Ora non mi dilungo sul fatto che non mi ricordi di aver mai mangiato nello stesso piatto di queste persone, e che lo stipendio mio e delle persone che lavorano con me dipende esclusivamente dall'impegno che abbiamo profuso in questi anni di lavoro, certo che questi atteggiamenti intimidatori da parte di "democratici" fanno veramente schifo.

Non so se esiste un "caso Celle", forse sì, certamente si tratta di un caso esemplare di quello che è oggi il centro sinistra, almeno di quello savonese. La paura di perdere per la mancanza di comprensione dei profondi cambiamenti sociali, politici e culturali induce il PD a schierare ovunque "poteri forti", persone con passati discutibili(come a Celle), senza provare minimamente a sperimentare forme di cambiamento della classe politica (unico caso mi pare Albissola Marina, dove infatti è stato ottenuto un risultato in controtendenza), il risultato non poteva che essere uno scollamento definitivo tra elettorato e gruppi dirigenti, che ha portato alla più grave sconfitta della sinistra in provincia di Savona.

Mi auguro sinceramente che l'interpretazione del voto del 6 e 7 Renato Zunino Sindaco di Celle Ligure
Giovanni Durante Consigliere di opposizione
uno scorcio di Celle Ligure
giugno faciliti un processo di profondo rinnovamento nel centro sinistra, sia nel PD che nella sinistra atomizzata (Rifondazione, Comunisti italiani, verdi, sinistra e libertà...). Il popolo di sinistra "in rotta" ha urgentemente bisogno di un percorso di riavvicinamento sia nei contenuti, sia nei modi di far politica, più vicino ai bisogni dei cittadini, attraverso una nuova stagione di dialogo e confronto, con meno tendenze autoreferenziali, con l'apertura culturale necessaria per recuperare all'impegno civico e politico generazioni intere che "fanno" altro. Qui non mi riferisco a gruppi ristretti di politici di professione giovani, ma appunto a generazioni intere, quarantenni, trentenni e ventenni, che possono offrire idee, competenze, entusiasmo, intelligenze, progettualità ad un centrosinistra con la canna del gas in bocca.

Spero altresì che la riflessione sul voto non induca a pensare che vince il centrodestra perché il centrosinistra non è abbastanza di destra. Questa lettura ha prodotto danni quasi irreparabili in questo decennio. Se il centro sinistra e il PD, che ha maggiori responsabilità, non sapranno aprire un percorso sulla diversità "berlingueriana", su un'idea avanzata dello sviluppo, slegata dalla cementificazione della costa di questo ultimo ventennio, sulla questione morale in politica, sulla democrazia partecipata, sulla valorizzazione delle competenze e quindi su una società meritocratica e nel contempo più solidale, credo che non ci sarà futuro per uno schieramento democratico-progressista, almeno finchè non ne nascerà uno completamente nuovo dalle ceneri di quello che abbiamo conosciuto.

Giovanni Durante
Presidente provinciale ARCI
Consigliere comunale "Futuro Oggi"
Celle Ligure - 26 Giugno 2009