Rifondazione contro le linee programmatiche del PD

Alternativi al centrodestra o corriamo da soli

Le coalizioni, come le case, dovrebbero essere costruite partendo dalle fondamenta. Il Partito Democratico savonese ha, invece, preferito partire dal tetto. Ha prima indicato, attraverso le Primarie, il candidato Presidente, lasciando alla fine coalizione e programma. Un percorso decisamente singolare anche in virtù del fatto che non abbiamo avuto primarie aperte agli altri partiti, ne candidati con programma alternativi o quantomeno Michele Boffadiversi. Percorso che abbiamo criticato, ma è quello che abbiamo davanti a noi.

Nonostante ciò continuo a credere fermamente nella politica delle alleanze. Perché? Semplice in coalizione si possono ottenere risultati che Rifondazione Comunista da sola non riuscirebbe ad ottenere. Alcuni esempi. Nel Comune capoluogo, grazie alla nostra presenza, non verrà cementificata la collina di Albamare o ancora si è limitata l'altezza dei palazzi nel lungomare di ponente. Sempre grazie alla politica delle alleanze potrebbe giungere lo stop della Giunta regionale alla Margonara, senza considerare la contrarietà della Regione stessa all'ampliamento della centrale di Vado Ligure. Per non parlare del Piano provinciale dei rifiuti. Risultati forse insufficenti, ma irraggiungibili senza la politica delle alleanze.

Sono per questo tipo di politica e il candidato Presidente del PD, Michele Boffa, è una persona seria e preparata, nonché sensibile alle istanze della sinistra. Lo dico con serenità anche se non sta certo a me scoprire le sue qualità umane e politiche.

Sembrerebbe tutto pefetto, ma così non è. Il PD ha avviato una serie di incontri bilaterali che includono, tra gli altri, l'UDC e la Rosa Bianca. Non ho nulla contro i rappresentati locali dei due movimenti, ma le posizioni politiche che esprimono sono inconciliabili con le nostre. La coalizione non può e non deve allargarsi a destra.

Il perimetro della coalizione doveva, quindi, essere definito prima, così come il programma. Il attesa dell'incontro tra la delegazione del PD e la nostra, ho avuto occasione di leggere le linee per il programma che il Partito Democratico ha presentato agli elettori in occasione delle Primarie. Quelle linee, non a caso sottoscritte anche da esponenti della destra locale durante la consultazione popolare, contengono obiettivi per noi inacettabili. Mi riferiscono all'Albenga-Predosa a ponente e all'Aurelia Bis a levante "bretelle" che avrebbero forti e irreversibili ripercussioni ambientali senza considerare che sarebbe davvero alternativo al centrodestra fare della nostra provincia un'area maggiormente libera dalle auto senza inseguire con soldi pubblici inutili opere faranoiche.

Così come è per noi assurdo il continuo e incondizionato sostegno all'aeroporto di Villanova d'Albenga. Non è bastato un bel servizio di Anno Zero e nemmeno un articolo inchiesta de L'Espresso a far demordere il PD. L'articolo in questione, del dicembre 2008, ricorda che l'aeroporto è continuamente finanziato con i nostri soldi (per essere chiari) e serve sostanzialmente al Ministro Michele Boffa
candidato Presidente del PD
Claudio Scajola (solo 18mila passeggeri all'anno). O ancora nelle linee programmatiche del PD vengono enfatizzati gli accordi di programma di Ferrania, stiamo vedendo i risultati anche in questi giorni, e di Vado sulla piattaforma. Non ci siamo.

Le linee programmatiche del PD, che altri hanno già accettato, dovranno essere pesantemente riviste. Se il Partito Democratico avrà il coraggio di fare un passo indietro e di essere alternativo al centrodestra si potrà realizzare l'accordo con Rifondazione. In caso contrario siamo già pronti.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 11 Gennaio 2009