Continua la trasformazione della città

Il progetto Metalmetron passa in Comune, quello di Parco Doria ha il via libera dalla Regione

Purtroppo è cosa ben nota che le giunte che hanno governato negli ultimi anni Savona sono le aree Metalmetronstate accomunate dalla forte vocazione alla speculazione edilizia; la questione Metalmetron ne è l'ennesima conferma e purtroppo neanche la presenza di Rifondazione Comunista nella maggioranza è riuscita a porre freno a questo modello economico.

Non bisogna nascondersi il fatto che in questi anni di abbandono non c'è stata la "coda" di imprenditori interessati ad uno sviluppo industriale di quell'area, ma sarebbe stato possibile prevedere un utilizzo diverso da quello dell'ennesimo centro commerciale. Invece, mese dopo mese, il progetto Metalmetron e quello della vicina area ex Parco Doria hanno evidenziato un'ostilità verso un modello di sviluppo della città più equilibrato tra attività commerciali e produttive.

Il Consiglio comunale ha, infatti, approvato il centro commerciale, inclusa la discussa vendita di generi alimentari. La pratica è passata con 21 voti a favore (PD, Comunisti Italiani, socialisti e le forze moderate della coalizione), 11 voti contrari (Popolo delle Libertà) e 3 astenuti (i consiglieri del PRC Sergio Lugaro ed Emanuele Varaldo - uscita prima dall'aula per motivi personali la capogruppo Milvia Pastorino - e il consigliere socialista, ex capogruppo DS, Roberto De Cia). Una pratica costruita male e portata avanti peggio che difficilmente avrà ricadute positive sulla città, un'operazione che tuttavia sarà facilitata dal sentire comune degli le aree Parco Doriaabitanti del quartiere che preferiscono una destinazione commerciale all'attuale abbandono.

Anche il futuro delle adiacenti ex aree ferroviarie è emblematico: proprio quando si evidenzia la necessità di favorire il più possibile il trasporto di merci su ferro viene dismessa una parte del Parco Doria per costruire un nuovo asse stradale! Il progetto è stato approvato nei mesi scorsi in Consiglio comunale, con un si "critico" del PRC, e ieri ha avuto il via libera della Giunta regionale. L'intervento, destinato a dotare Savona di una "cittadella delle imprese", completa un quadrante produttivo per aziende medie e piccole che comprende anche l'ex caserma Bligny, il Paip, una parte degli ex depositi Erg, e appunto l'ex Metalmetron. Nell'area, di 40 mila metri quadrati, è prevista la costruzione di tre nuovi edifici di cui il principale è destinato all'insediamento di diverse attività artigianali e produttive; nella sua estremità di levante è prevista la realizzazione di una torre direzionale ad uso uffici di circa 25 metri. Gli altri due edifici minori sono destinati uno ad ospitare l'impianto di micro cogenerazione, a servizio dell'intero complesso, mentre nell'altro verrà rilocalizzata una piccola attività commerciale. 18 mila metri quadrati saranno destinati all'industria e all'artigianato, quasi 3 mila ad uffici e poco più di mille alla distribuzione al dettaglio. Sorgerà inoltre un nuovo impianto sportivo, di oltre 800 metri quadrati. La pratica è stata presentata e sostenuta in Regione dall'Assessore all'Urbanistica Carlo Ruggerile aree Metalmetron e le aree di Parco Doria
foto tratte da www.provincia.savona.it e da www.ivg.it
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Cambiano i progetti, ma non cambia la sostanza. Ogni nuova operazione sia edilizia sia commerciale viene presentata come indispensabile per lo "sviluppo": questo termine è ormai senza significato, una scatola vuota utile a giustificare la speculazione su aree strategiche della città.

la redazione del sito
Savona - 24 Maggio 2008