Metalmetron, il progetto è cambiato e deve ritornare in Consiglio

Quella trasformazione per noi era e rimane sbagliata a prescindere dagli alimentari

Rifondazione Comunista elaborazione graficaè stata l'unica forza, all'interno dell'attuale schieramento di centrosinistra, ad opporsi alla trasformazione dell'ex fabbrica Metalmetron in un'area prevalentemente commerciale. Sarebbe stato importante, partendo proprio dall'utilizzo di quelle aree, trovare soluzioni compatibili con la città per realizzare opportunità lavorative stabili e dignitose. Sarebbe stato necessario sviluppare ed incentivare la presenza sul nostro territorio di strutture produttive fondate sulle frontiere più avanzate dell'innovazione tecnologica ed invece avremo nuovamente dei grandi magazzini. Una scelta miope che non sarà certo in grado di rilanciare l'economia savonese, ne tanto meno sarà in grado di fornire lavoro stabile e qualificato.

Oggi il caso Metalmetron torna prepotentemente alla ribalta in quanto il nuovo progetto presentato da New Co. prevede, nel futuro centro commerciale, anche i generi alimentari esclusi nel 2005. Non voglio entrare nella polemica "alimentari si, alimentari no", ma è indubbio che quello che abbiamo è un nuovo progetto e che quindi il Consiglio comunale deve tornare ad esprimersi.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 9 Novembre 2007

I commenti dei quotidiani

Scontro fra colossi sulla Metalmetron - da La Stampa

Il centro commerciale Metalmetron è sempre al centro del dibattito politico. Ieri anche Rifondazione comunista ha preso posizione mentre la società New Co. che sta gestendo l'operazione del Centro commerciale attacca la Lega Cooperative che si era pronunciata contro il trasferimento della Conad in via Stalingrado. L'amministrazione comunale di Berruti rischia insomma di trovarsi al centro di uno scontro che vede da un lato la cordata del centro commerciale di via Stalingrado e dall'altro la Lega Cooperative. Uno scontro che ha continue ripercussioni su giunta e Consiglio.

«Rifondazione Comunista è stata l'unica forza, all'interno dell'attuale schieramento di centrosinistra, ad opporsi alla trasformazione dell'ex fabbrica Metalmetron in un'area prevalentemente commerciale - afferma il segretario provinciale Marco Ravera -. Sarebbe stato importante, partendo proprio dall'utilizzo di quelle aree, trovare soluzioni compatibili con la città per realizzare opportunità lavorative stabili e dignitose. Sarebbe stato necessario sviluppare ed incentivare la presenza sul nostro territorio di strutture produttive fondate sulle frontiere più avanzate dell'innovazione tecnologica ed invece avremo nuovamente dei grandi magazzini. Una scelta miope che non sarà certo in grado di rilanciare l'economia savonese, ne tanto meno sarà in grado di fornire lavoro stabile e qualificato. Oggi il caso Metalmetron torna prepotentemente alla ribalta in quanto il nuovo progetto presentato da New Co. prevede, nel futuro centro commerciale, anche i generi alimentari esclusi nel 2005. Non voglio entrare nella polemica "alimentari si, alimentari no", ma è indubbio che quello che abbiamo è un nuovo progetto e che quindi il Consiglio debba esprimersi di nuovo». Ieri intanto il gruppo New Co capofila dell'operazione Metalmetron ha annunciato di aver incaricato i legali di inviare una lettera di diffida al presidente della Lega Cooperative Gianluigi Granero che nei giorni scorsi aveva inviato un dossier al sindaco Berruti e agli assessori contro il nuovo progetto del centro commerciale. Nel frattempo il sindaco studia le carte. (Ermanno Branca - 10/11/07)

Metalmetron, PRC in campo «Il progetto torni in consiglio» - da Il Secolo XIX

Si allunta, tra le forze di maggioranza a Palazzo Sisto, la lista di chi chiede di riportare in consiglio comunale la pratica Metalmetron dopo l'esplosione della vicenda legata agli alimentari: «È un nuovo progetto, quindi deve tornare in consiglio». Ad alcuni assessori Ds (Di Tullio e Aglietto), all'assessore della Margherita Franco Lirosi, al vicesindaco Paolo Caviglia con tutto lo Sdi si aggiunge ora - con i massimi vertici provinciali - anche Rifondazione Comunista.

Il partito - che in giunta esprime l'assessore Jorg Costantino - è sceso ufficialmente in campo ieri, con un comunicato del segretario provinciale Marco Ravera. «Rifondazione Comunista - scrive Ravera - è stata l'unica forza, all'interno dell'attuale schieramento di centrosinistra, ad opporsi alla trasformazione dell'ex fabbrica Metalmetron in un'area prevalentemente commerciale». Prosegue Ravera, stigmatizzando la scelta del 2005 favorevole al commerciale: «Sarebbe stato importante, partendo proprio dall'utilizzo di quelle aree, trovare soluzioni compatibili con la città per realizzare opportunità lavorative stabili e dignitose. Sarebbe stato necessario sviluppare la presenza sul nostro territorio di strutture produttive fondate sulle frontiere più avanzate dell'innovazione tecnologica ed invece avremo nuovamente dei grandi magazzini. Una scelta miope che non sarà certo in grado di rilanciare l'economia savonese, ne tanto meno sarà in grado di fornire lavoro». Poi l'affondo legato all'attualità: «Oggi il caso Metalmetron torna prepotentemente alla ribalta in quanto il nuovo progetto presentato da New Co. prevede, nel futuro centro commerciale, anche i generi alimentari esclusi nel 2005. Non voglio entrare nella polemica "alimentari si, alimentari no", ma è indubbio che quello che abbiamo è un nuovo progetto e che quindi il Consiglio comunale deve tornare ad esprimersi». (10/11/07)

Aree ex Metalmetron, Rifondazione: "Una scelta miope che non rilancerà l'economia savonese" - da www.ivg.it

"Non voglio entrare nella polemica "alimentari sì, alimentari no" ma è indubbio che quello che abbiamo è un nuovo progetto e che quindi il Consiglio comunale deve tornare ad esprimersi", dichiara asciutto il segretario provinciale Rifondazione Comunista Marco Ravera intervenendo sul "caso ex Metalmetron" e sulle varianti apportate al progetto originario dalla New Co. che hanno aperto la strada alla possibilità di includere nel nuovo plesso commerciale anche un grosso centro alimentari, probabilmente un insediamento Conad, sollevando in particolare in queste ultime settimane molte reazioni di forte preoccupazione da parte del presidente della Confesercenti Savona Franco Zino e del coordinatore provinciale della Legacoop Gianluigi Granero i quali hanno fatto pressione sul sindaco Berruti per bloccare questa eventualità, chiedendo anche'essi che venga riaperta in Consiglio la discussione sul progetto.

D'altra parte la critica mossa da Rifondazione Comunista, la quale a suo tempo si era opposta alla trasformazione dell'ex fabbrica Metalmetron in un'area prevalentemente commerciale, assume un carattere negativo più generale: "Sarebbe stato importante, partendo proprio dall'utilizzo di quelle aree, trovare soluzioni compatibili con la città per realizzare opportunità lavorative stabili e dignitose – argomenta infatti da parte sua il segretario del PRC –; sarebbe stato necessario sviluppare e incentivare la presenza sul nostro territorio di strutture produttive fondate sulle frontiere più avanzate dell'innovazione tecnologica e invece avremo nuovamente dei grandi magazzini. Una scelta miope – conclude netto Ravera – che non sarà certo in grado di rilanciare l'economia savonese, né tanto meno sarà in grado di fornire lavoro stabile e qualificato". (10/11/07)