Cassa integrazione alla Bitron di Savona

Un trend negativo in continua crescita

Un'altra situazione di crisi si aggiunge alla già pesantissima situazione occupazionale Savonese. Il caso Bitron si aggiunge, infatti, alla Testa, Piaggio, Vaselle ex Pira, FAC, Ap Looked, Ferrania. Il saldo occupazionale odierno non è solo pesantissimo, ma purtroppo conferma un trend negativo in continua crescita.

Le tragiche vicende in atto, che coinvolgono ormai migliaia di lavoratori e di famiglie, dimostrano in modo evidente che il solo ottimismo non basta ad affrontare una crisi globale. Così come le solite ricette dell'abbattimento dei costi e dei diritti non ha ottenuto l'effetto sperato in termini di competitività. È inoltre appurato che non produrranno effetto i soliti strumenti di aiuto alle sole imprese.

In un mercato del lavoro che non solo è stagnante, ma in continua decrescita per opportunità di impiego, risulta una chimera sperare nella riqualificazione professionale. In modo organico occorre invece pensare a strumenti che sostengano il reddito dei lavoratori colpiti dai provvedimenti di cassa integrazione e mobilità.

Parallelamente occorre pensare anche ad incentivare nuove opportunità occupazionali partendo dalle specifcità territoriali savonesi, magari perché no "scopiazzando" altre esperienze nazionali già collaudate. Alle ricette di Berneschi (terzo valico, Erzelli, Gronda) e di Ruggeri che vedono le grandi opere come unica opportunità per fronteggiare la crisi, occorre sostituire interventi di più basso impatto e immediatamente realizzabili e cantierabili, se si vuole effettivamente iniziare un percorso nuovo che ponga le basi di un nuovo modello economico-occupazionale.

Ai lavoratori della Bitron, come a tutti gli innumerevoli altri, va la nostra solidarietà in termini di impegno politico.

Commissione Lavoro PRC Savona
Savona - 1 Aprile 2009