Continua il dibattito sulle grandi opere

Razionalizzare e ammodernare le infrastrutture esistenti

Su una cosa sola concordiamo con quanto dichiarato da Ruggeri è cioè: "Conservare significa declino" Carlo Ruggerinon per nulla lo stato attuale è anche il risultato di scelte che non hanno guardato al futuro.

Quando Ruggeri lega la piattaforma Maersk alla copertura dei parchi carbone di San Giuseppe sa benissimo di accostare cose che hanno avuto tempificazioni e storie diverse. La copertura dei parchi carbone di San Giuseppe è un impegno ormai datato da oltre 25 anni, ma mai realizzato. Non ultimo tale intervento è comparso anche sull'accordo di programma per Ferrania. Mai come in questo caso si può proprio dire che c'è stato conservatorismo che ha prodotto declino, sia sul piano strategico che sul piano ambientale.

L'accostare la piattaforma Maersk e la copertura dei parchi carbone è una provocazione basata su un ricatto che ormai va avanti da troppi anni. Quanta occupazione stabile porterà la piattaforma e soprattutto come si rapporterà alle infrastrutture esistenti, questo non, lo si dice. O forse la piattaforma significa poter giustificare l'Aurelia bis o la Alberga-Millesimo-Predosa? Opere costose che non costituiscono una risposta di sistema a problematiche annose che sono sempre state dimenticate.

Che senso ha parlare di Piani di Sviluppo Locali in senso logistico del ponente ligure e della Val Bormida se non si affronta in modo organico il sistema dei trasporti alternativi alla gomma e si continuano a sponsorizzare opere quali l'Albenga-Millesimo-Predosa e Aurelia Bis? Ai grandi interventi e alle grandi opere viarie basate sul trasporto su gomma si devono sostituire interventi razionali e realizzabili in termini di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture viarie esistenti.

L'intervista a Ruggeri dimostra ancora una volta come il dibattito sulle infrastrutture e sulle opere pubbliche, anche localmente, punta su grandi e costosi interventi di dubbia utilità sia per il territorio che per il comparto economico che dovrebbero Carlo Ruggeri
Assessore regionale all'Urbanistica
sostenere.

La strategia vincente è, invece, a nostro parere un piano straordinario di opere piccole e medie immediatamente cantierabili alternative alla gomma. Interventi razionali e realizzabili in termini di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture viarie esistenti a cominciare dall'ammodernamento ferroviario nel tratto Savona-San Giuseppe–Ceva –Alessandria e nel tratto costiero. La proposta permetterebbe, infatti, all'area savonese di migliorare sia le relazioni orizzontali con il ponente ligure e con le regioni meridionali francesi, sia quelle in senso verticale con il Piemonte.

Questa è la strategia che costituirebbe una svolta al conservatorismo delle scelte strategiche attuate sino ad oggi.

Segreteria provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 1 Aprile 2009

I commenti dei quotidiani

Rifondazione contro Maersk e Aurelia bis - da La Stampa

La piattaforma serve per il lavoro o per giustificare nuove autostrade?

Rifondazione contesta le grandi opere seguite dall'assessore regionale Carlo Ruggeri «Quando Ruggeri lega la piattaforma Maersk alla copertura dei parchi carbone di San Giuseppe sa benissimo di accostare cose che hanno avuto tempi e storie diverse. L'accostamento è una provocazione che ormai va avanti da troppi anni. Quanta occupazione stabile porterà la piattaforma? O forse la piattaforma significa poter giustificare l'Aurelia bis o l'Albenga-Millesimo-Predosa? Opere costose che non risolvono problemi annosi.

La strategia vincente è invece un piano straordinario di opere piccole e medie immediatamente cantierabili alternative alla gomma. Interventi razionali e realizzabili in termini di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture esistenti a cominciare dalla Savona-SanGiuseppe e da quella costiera. La proposta permetterebbe infatti all'area savonese di migliorare sia i collegamenti con il ponente ligure, sia quelli con il Piemonte. Questa è la strategia che costituirebbe una svolta al conservatorismo delle scelte attuate sino ad oggi». (04/04/09)