Rifondazione: no al carbone, sì all'energia alternativa

Un successo il dibattito alla sala COOP di Vado Ligure

Quando si parla del carbone magari viene in mente una locomotiva di fine '800 e inizio '900, con a rimorchio il piccolo vagoncino per l'appunto pieno del materiale utile a far correre il treno. Questo almeno nell'immaginario collettivo, soprattutto di quello dei bambini. Ma agli abitanti di Vado Ligure, se si parla di carbone, da oltre trent'anni a questa parte si crea l'immediata associazione mentale con la centrale oggi gestita da Tirreno Power.

Oggi il carbone è una fonte di energia pericolosa e obsoleta, che può essere sostituita da quelle che vengono sempre più sovente richiamate all'attenzione dei cittadini come "energie alternative", rinnovabili, capaci di aumentare la soddisfazione dei bisogni dei cittadini e di diminuire progressivamente il duplice danno che deriva dall'utilizzo del carbone.

Ci riferiamo, infatti, all'inquinamento atmosferico e alle particelle che microscopicamente entrano nei nostri polmoni, nel nostro corpo e ci avvelenano sangue, vita fino a provocare una larga parte di quei tumori che poi, nei dati nudi e crudi delle aziende, risultano inspiegabili, non declinabili in nessuna ragione di sorgenza se non nella metafisica idea del destino, del fato, del caso lasciato a sé stesso.

Rifondazione Comunista, da parecchio tempo, conduce una battaglia nazionale – e non solo – per promuovere proprio lo sviluppo e l'incentivazione delle energie rinnovabili, per un minore consumo dei prodotte del nostro pianeta, per una cultura del risparmio e della conseguente tutela della salute di tutti. Per questo l'incontro promosso dalla Federazione di Savona e dal Circolo di Vado Ligure del PRC nella Sala COOP, proprio sul problema dell'ampliamento della Centrale Tirreno Power con un nuovo gruppo a carbone, ha ricevuto una particolare attenzione tanto dai cittadini quanto dalle associazioni ambientaliste, dai comitati e dai sindaci dei comuni limitrofi.

A discutere sono stati chiamati Ciro Pesacane (presidente del Forum Ambientalista), Franco Zunino (assessore regionale all'Ambiente), Giorgio Barisone (del Comitato direttivo del Circolo di Vado Ligure). Ragioni di salute e impegni di altra natura hanno impedito a Simona Ricotti (del Comitato No Nuke di Civitavecchia) e a Tommaso Sodano (ex senatore del PRC e attuale responsabile nazionale ambiente del Partito) di essere presenti.

Il dibattito si apre con le precisazioni del segretario provinciale del Partito, Marco Ravera, che ricorda come la Liguria sia una regione dove si produce moltissima energia e che, per questo, puntare sul carbone è una scelta che ci riporta indietro e non nella proiezione di una società capace di autotutelarsi, di riconoscere i pericoli delle malattie causate da combustibili che non sono veramente mai stati "buoni".

Ciro Pesacane viene da Napoli e conosce benissimo la situazione di un'altra regione in cui il problema delle energie e dell'ecologismo in generale assume le connotazioni, ad esempio, dello smaltimento dei rifiuti e della compressione degli sprechi che tanta parte recitano nel quadro complessivo del disastro ambientale in Campania.

Pesacane punta il dito contro un'economia selvaggia, che non tiene conto di alcuna limitazione delle risorse naturali e che ha come bussola esclusiva il profitto privato. "L'ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure – dice l'esponente ambientalista – sta perfettamente in questo contesto. Per questo è necessaria una lotta che sia fatta prima di tutto contro lo "sviluppismo a tutti i costi" e che inizi a muovere le coscienze delle persone sul fronte del risparmio".

Franco Zunino traccia, invece, il quadro tecnico-politico della vicenda, dove la Regione Liguria, con la propria Valutazione di Impatto Ambientale, dice un "no" chiaro e netto all'ampliamento di Tirreno Power mentre, dopo dieci anni che ciò non accadeva, il Governo esprime una sua Valutazione di Impatto Ambientale contraria a quella ligure e che non tiene sostanzialmente conto delle osservazioni della giunta regionale.

Gli interventi sono molti: si va dal sindaco di Quiliano Nicola Isetta, che ribadisce l'impegno della sua amministrazione, unitamente a quella di Vado Ligure e di altre come Spotorno, Carcare, Savona (presenti all'iniziativa, infatti, anche l'assessore all'Ambiente di Savona, Jorg Costantino, il primo cittadino vadese Carlo Giacobbe, il sindaco spotornese Bruno Marengo e l'assessore al bilancio di Carcare Furio Mocco), alla consigliera di opposizione Franca Guelfi di Vivere Vado, al movimento dei cittadini Uniti per la salute.

Tutti gli interventi sottolineano l'aspetto positivo della presa di posizione contraria della Regione e ricevono una ulteriore assicurazione dall'assessore Zunino in merito al fatto che, qualora il Governo si ostinasse a non tenere in debita considerazione le osservazioni contrarie dell'ente regionale, foto di Marco Sferiniquesto farà ricorso e continuerà la battaglia contro l'ampliamento di Tirreno Power con tutti i cittadini organizzati e le forze politiche sui territori.

Una serata, dunque, di discussione ma anche di impegno, di lotta, in un momento in cui la politica sembra dire poco alle persone e dove invece, come ha ribadito Ciro Pesacane nelle sue conclusioni, sono ancora forti le pulsioni aggregative dei comitati e quelle che vivono e si nutrono dell'organizzazione di forze come Rifondazione Comunista per una vera tutela sociale del diritto a vivere senza l'inquinamento - lo si può proprio dire - del profitto.

Marco Sferini
Vado Ligure - 12 Marzo 2009

Sintesi dell'introduzione del Segretario provinciale

Mentre il resto del pianeta investe sempre più nelle fonti di energia alternative e rinnovabili (solare, fotovoltaico, eolico, ecc...) in Italia, a Vado Ligure, c'è chi invece vuole tornare al passato. Al carbone. Così in una regione, eccedentaria sotto il profilo della produzione di energia elettrica come la nostra, la Tirreno Power ha avanzato la richiesta di ampliamento della centrale con un nuovo gruppo a carbone che andrebbe ad aggiungersi ai due esistenti. Un progetto bocciato dai comuni, dalla provincia e dalla stessa Regione (non ultimo l'ordine del giorno approvato ieri), ma approvato dalla VIA nazionale, creata ad hoc dal nuovo Governo Berlusconi.

Di questo e non solo parleremo questa sera in una serata che vuole mettere a contatto realtà diverse accumunate da Tirreno Power. Si scusano ma non sono potuti essere con noi Simona Ricotti del Comitato No Coke di Civitavecchia per motivi di salute, questa notte è stata bloccata al Pronto Soccorso per l'asma causata dal troppo carbone e Tommaso Sodano bloccato a Napoli come testimone per il processo contro Bassolino per i rifiuti. Si scusano e vi salutano. Due assenze importanti che non mutano, tuttavia, il senso della serata che vediamo come un nuovo tassello della nostra lotta dopo la grande manifestazione del 13 dicembre scorso.

Come Rifondazione da anni ci battiamo, dentro e fuori le istituzioni, per il rispetto dell'ambiente e per la tutela della salute dei cittadini. Nella nostra realtà il carbone è fin troppo presente e dovremmo abbandonarlo definitivamente anziché aumentarlo. No al carbone quindi, ma un no chiaro anche a qualunque monetarizzazione del rischio, ovvero compensare finanziariamente i danni ambientali e i danni alla salute. In questo senso giudico negativamente l'apertura fatta dai sindacati su questo tema. Possiamo barattare l'ambiente e la salute per qualche posto di lavoro in più? Io credo di no.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Vado Ligure - 11 Marzo 2009