Rifondazione dice no ai parcheggi in piazza Mameli

L'intervento in Consiglio comunale di Milvia Pastorino: «Una resa definitiva del centro ottocentesco all'automobile»

Confesso che provo, dinanzi alla pratica che stiamo discutendo "sconforto". Questa maggioranza, uno scorcio di piazza Mamelinella quale pienamente ci riconosciamo, è nata, si è coesa e si è affermata attorno ad uno slogan che ne racchiudeva il senso ed il valore profondo "Savona, la città delle idee". Ed allora come non provare sconforto dinanzi ad una pratica che nasce da una idea vecchia e stantia. Vecchia non solo e non tanto perché ripescata da un cassetto dell'Amministrazione precedente ma soprattutto perché è vecchia nella sua impostazione.

È vecchia perché non c'è nulla di nuovo e di innovativo e soprattutto di veritiero quando si dice che questa è una operazione per "liberare" la piazza dalle auto. Le auto in questo modo ci saranno sempre, magari nascoste sottoterra, come si fa con la polvere sotto il tappeto.

Noi siamo favorevoli a restituire ai savonesi le strade e le piazze della nosta città e crediamo che su interventi così importanti sia doveroso aprirsi al parere, al contributo, alle idee dei cittadini, prima di decidere. Perché la partecipazione è tale, ed è vera e sostanziale quando è finalizzata a prendere le decisioni di sostanza.

Noi siamo favorevoli a restituire ai savonesi le strade e le piazze della nosta città ma per fare questo occorre spostare il nocciolo del discorso dall'auto all'uomo. Ed è quello che tante città in Europa, ma anche in Italia stanno cominciando a fare: significa ridisegnare i percorsi per le bici e per i pedoni, significa privilegiare i percorsi per i servizi pubblici magari anche disincentivando la viabilità privata (e forse questo sarebbe davvero un aiuto concreto che il Comune potrebbe dare alle Azienda pubblica dei trasporti, sempre più in difficoltà di fronte ai pesanti tagli dell'ultima finanziaria).

Realizzare un parcheggio in pieno centro significa invece inserire, nel cuore della città, un fattore di congestione al traffico e dichiarare una resa definitiva del il confronto alla Festa di Liberazione tra il Segretario del PRC e il Sindaco di Savonacentro ottocentesco all'automobile. Una resa all'auto: perché i parcheggi sotterranei costituiscono una radicale e irreversibile alterazione anche funzionale del nucleo ottocentesco della città, sorto e sviluppatosi come luogo di incontro, di attività, di relazioni commerciali sì ma soprattutto umane, e destinato a diventare luogo al servizio dell'automobile, e rappresentano una definitiva rinuncia di ogni ipotesi di pur parziale pedonalizzazione anche futura.

E tutto ciò per una operazione dal risultato illusorio. Non occorre essere Cassandra per prevedere che il posteggio pubblico continuerà ad esercitare un effetto di attrazione di un ulteriore traffico, anche vizioso, nella ricerca spesso delusa di un posto; mentre i garage, riservati ai residenti, costituiscono una vera e propria privatizzazione di un bene collettivo - cioè di tutti - a favore di pochi privilegiati.

Troviamo difficile comprendere la ragione di questa brusca accelerazione sui box interrati, in mancanza di una pianificazione complessiva della viabilità cittadina, come il "banale" buon senso suggerirebbe. Lo stesso buon senso che avrebbe dovuto forse far privilegiare, ad esempio, l'eventuale scelta di ampliamento del parcheggio di via Piave.

Così come troviamo difficile comprendere come questa decisione sia compatibile con la scelta, condivisa dall'intera maggioranza, di individuare in piazza del Popolo, il luogo per la realizzazione di un grande city park che, proprio perché ai confini del centro ottocentesco, rappresenta la giusta risposta alla domanda di parcheggio per i residenti e di posteggio per chi arriva in città, senza compromettere, ma anzi quasi prefigurando quell'ampliamento della zona pedonale, di cui si parla nel programma elettorale e che, prima o poi, auspicheremmo uno scorcio di piazza Mameli
il confronto alla Festa di Liberazione
tra il Segretario del PRC e il Sindaco di Savona
ha toccato a più riprese il tema dei parcheggi
si realizzasse.

Da una parte si parla di city park e di posteggi di cornice, e dall'altra si lavora per utilizzare le piazze del centro come grandi parcheggi sotterranei. C'è qualcosa che non comprendiamo. Da qui il nostro sconforto e sconcerto davanti ad una operazione vecchia ed arretrata che si può ridurre in poche parole: consentire a pochi cittadini facoltosi di costruirsi il garage privato sotto una piazza pubblica, ottenendo per la città, in cambio, una cinquantina di posteggi pubblici (più o meno gli stessi che ci sono ora in superificie), non liberando la piazza dal traffico ma, forse, solo dalle auto in sosta e compromettendo per sempre, e sottolineo, per sempre, possibili scenari futuri, questi sì innovativi, di una città finalmente libera dalle auto.

La nostra risposta non può che essere: No Grazie.

Milvia Pastorino
Capogruppo PRC Comune di Savona
Savona - 4 Agosto 2010