Vado al massimo... Vado a gonfie vele

I vadesi bocciano la piattaforma e l'amministrazione comunale

L'andamento delle operazioni di scrutinio relative alla consultazione popolare di Vado Ligure sulla piattaforma contenitori dimostrano quanto Rifondazione ha sempre sostenuto con forza: a Vado si doveva svolgere una consultazione seria, vincolante, in grado di rappresentare realmente il consenso o il dissenso rispetto all'operazione.

L'amministrazione comunale, tentando invano di ricompattare la dell'maggioranza uscita dalle urne nel 2004, ha scelto un'altra strada, meno chiara, più soggetta alle interpretazioni, meno rispettosa nei confronti dei cittadini e della Maersk stessa.

Quello che emerge fin da ora è comunque una contrarietà diffusa al progetto sull'intero territorio comunale dalla Valle di Vado a Segno, da San Genesio a Porto Vado fino all'ultimo seggio scrutinato quella della Marinella dove nel quesito 1, relativo al parere sui contenuti dell'accordo di programma, l'opzione "negativi per Vado Ligure" raccoglie 573 voti contro i soli 170 dell'opzione "un'opportunità di sviluppo irripetibile per Vado Ligure". E seppur il questionario non è statisticamente corretto difficilmente i sostenitori del progetto potranno "sommare" i voti delle diverse opzioni favorevoli alla piattaforma.

Un altro messaggio sembra giungere chiaro dalle urne. La maggioranza del 2004 non esiste più e questo si sapeva, quella emersa nel Consiglio comunale dell'11 dicembre (Giacobbe e Bovero) ha scarso consenso tra i cittadini. Anche su questo aspetto l'Amministrazione comunale dovrà trarre le dovute conclusioni.

Marco Ravera - Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Simone Falco - Segretario Circolo 25 Aprile di Vado Ligure
Mauro Lami - Consigliere comunale del PRC
Savona - 21 Gennaio 2008