VIA (semi) libera alla piattaforma

Il parere tecnico della Regione pone importanti paletti. Ora si apra un confronto politico con l'Amministrazione vadese

Rino CanaveseIl tanto atteso parere della VIA regionale sulla piattaforma di Vado Ligure è finalmente arrivato. Parere positivo con sette importanti prescrizioni che minano l'opera dando in parte ragione a quanti hanno nel corso degli anni sollevato dubbi sulla sostenibilità ambientale dell'opera.

Il progetto definitivo deve quindi essere modificato. Questi gli aspetti più significativi. La piattaforma, per favorire il ricircolo delle acque, dovrà subire una rotazione che la renderà perpendicolare alla costa. Parallelamente la VIA regionale impone il mantenimento degli attuali scali petroliferi nella fase di cantierizzazione, senza ricorrere ad accosti temporanei. Si dovrà, inoltre, provvedere ad una revisione del sovrappasso.

Proprio la zona di radicamento dovrà essere riprogettata prevedendo interventi di mitigazione e compensazione finalizzati alla riqualificazione dell'area e al mascheramento della piattaforma, da concordare con i competenti uffici regionali e la Sovraintendenza per i beni archeologici e paesaggistici della Liguria.

Le altre quattro prescrizioni riguardano i monitoraggi. Dovrà essere monitorata la qualità dell'aria che potrebbe subire un sensibile peggioramento Illarcio, Caviglia e Vaccarezzaa causa dell'attività portuale. Anche in quest'ottica i trattori operanti il collegamento tra piattaforma e scalo ferroviario dovranno essere ad alimentazione elettrica. Il monitoraggio diretto dei solidi sospesi dovrà essere associato ad un modello idrodinamico e dispersivo dell'area compresa tra il porto di Savona e l'area marina protetta di Bergeggi.

Non meno importante l'attività di monitoraggio naturalistico finalizzato alla caratterizzazione dei popolamenti coralligeni compresi tra l'isola di Bergeggi e la diga foranea di Vado, comprensiva di rilievo morfologico dei fondali e caratterizzazione bionomica. Infine il piano di monitoraggio dovrà essere prodotto e concordato con gli Uffici Regionali competenti, in sede di progetto esecutivo. Questo dovrà partire all'inizio degli eventuali lavori di costruzione della piattaforma e protrarsi per almeno 5 anni dopo la fine dei lavori.

La piattaforma è quindi semi-compatibile dal punto di vista ambientale, lo sarà compiutamente se verranno seguite queste prescrizioni. Questo l'aspetto tecnico, ma rimane aperto il nodo politico. La nuova amministrazione di Vado Ligure ha vinto le elezioni proprio perché contraria al progetto. Diventa quindi fondamentale aprire un tavolo di confronto tra Regione, Provincia e Comune per approfondire e valutare il quadro con gli interessati. Ma il confronto, se serio come auspichiamo, non dovrà avere esiti precostituiti.

la redazione del sito
Savona - 19 Luglio 2009