Sarò Franco

La rivoluzione che coniugò le pratiche della teologia della liberazione e quelle del marxismo

Caro Franco (mi permetto di darti del tu),
leggendo la breve scheda biografica pubblicata sul sito ho scoperto il tuo impegno nel mondo del volontariato e la tua attività in progetti di cooperazione internazionale. Ti ho quindi scritto per chiederti informazioni sull'associazione Italia-Nicuragua, sulla sua attività, sui suoi obbiettivi. Conoscevo infatti Italia-Cuba, ma non l'associazione di cooperazione con il Nicaragua.

Paolo Sicco

Caro Paolo, mi fa particolare piacere parlare del Nicaragua, alla cui storia recente e al cui popolo mi sento molto legato e dell'Associazione Italia-Nicaragua, di cui faccio parte ormai da molti anni.

Quest'anno peraltro ricorre sia il settantesimo anniversario della morte del patriotaAugusto Cesar Sandino rivoluzionario Augusto Cesar Sandino, che il venticinquesimo anniversario della rivoluzione e della nascita dell'Associazione Italia-Nicaragua. L'Associazione Italia-Nicaragua, nata con la volontà di sostenere la "rivoluzione sandinista", una rivoluzione che mettendo assieme marxisti e cristiani (al governo sandinista parteciparono tre ministri religiosi, tra cui il grande poeta Ernesto Cardenal) mise fine ad una delle più feroci e sanguinose dittature dell'America Latina, capeggiata dal famigerato Anastasio Somoza. Una rivoluzione che, coniugando, appunto, le pratiche della teologia della liberazione e quelle del marxismo, seppe creare grandi speranze, non solo in quel piccolo paese dell'America Centrale, ma un po' in tutto il mondo, con riflessi di grande rilievo anche in Europa e nel nostro Paese.

Le pressioni degli USA, prima attraverso il minamento dei porti del Nicaragua (il governo sandinista si rivolse alla Corte Internazionale dell'Aja che condannò gli Stati Uniti, per "attività di tenore terroristico" contro la sovranità di un altro Stato), poi foraggiando ed addestrando i "contras" (gruppi controrivoluzionari che insanguinarono per anni il nord del Nicaragua, con numerose e feroci attività di guerriglia) e poi con i forti finanziamenti alla destra guidata da Violeta Chamorro nelle elezioni presidenziali del '90, oltre agli errori commessi dagli stessi sandinisti, misero fine a questa importante e particolare esperienza.

Anche Savona si mobilitò a sostegno del governo sandinista, sia collaborando all'invio di materiale didattico attraverso le navi organizzate dall'Associazione Italia-Nicaragua che partirono dal porto di Genova, grazie al sostegno ed alla collaborazione dei "camalli" genovesi, sia finanziando, con l'aiuto delle Organizzazioni Sindacali (e della CGIL in particolare), un progetto a sostegno di un asilo nido, per le madri lavoratrici di una ditta di conservazione del pesce (Alinsa) di Porto Corinto. Conoscemmo Porto Corinto attraverso alcuni lavoratori portuali di quella città, invitati ad un corso di formazione dalla Scuola portuale di Genova e con loro conoscemmo pure l'Alcalde (il Sindaco) della città che invitammo ad un incontro con Bruno Marengo, allora Sindaco di Savona.

Nacque così una relazione tra Savona e Porto Corinto, anche con un tentativo di gemellaggio tra le due cittadine: in due successivi viaggi, il primo assieme al giornalista il leader sandinista Daniel OrtegaMarcello Zinola (da allora chiamato tra gli amici "Managua") e il secondo con l'allora Assessore provinciale Giovanni Burzio, rafforzammo tale relazione e portammo a termine il finanziamento del microprogetto di sostegno alla comunità della cittadina portuale nicaraguense. La sconfitta elettorale dei sandinisti (anche nelle elezioni amministrative di Porto Corinto) ha poi, di fatto, impedito di proseguire tale rapporto.

A livello nazionale l'Associazione Italia-Nicaragua ha continuato, pur con maggiori difficoltà ed un numero ridimensionato di iscritti, a sostenere, con innumerevoli progetti, il popolo nicaraguense e il movimento sandinista, pur quest'ultimo nel frattempo attraversato da divisioni e polemiche. Progetti rivolti in particolare alle donne, ai bambini, ai lavoratori. Due volte all'anno (Gennaio ed Agosto, di solito) vengono anche organizzati campi di lavoro, a cui nel passato hanno partecipato anche lavoratori e giovani della nostra provincia.

Di particolare importanza è stato, in questi ultimi anni, il sostegno che l'Associazione ha fornito alle lavoratrici e lavoratori (ed ex lavoratrici/lavoratori) delle "bananeras": nelle coltivazioni di banane si è fatto uso, infatti, per molti anni di prodotti altamente tossici, per lo più irrorati dagli aerei mentre i campesinos si trovavano a lavorare sui campi, e proibiti in altri paesi (naturalmente del nord del mondo, produttori di tali schifezze). Molti lavoratori ed ex si sono Augusto Cesar Sandino e
il leader sandinista Daniel Ortega
foto Ed Kennedy III
nel tempo gravemente ammalati: molti sono stati i casi di tumore. Il sostegno dell'Associazione è stato ed è tuttora sia di carattere politico, concorrendo a far conoscere in tutto il mondo quanto accaduto e sostenendo una campagna di boicottaggio delle multinazionali coinvolte, sia di carattere economico sostenendo parzialmente le spese legali del processo in corso e quelle mediche per i numerosi lavoratori bisognosi di cure specialistiche e costose.

Migliori informazioni che non queste brevi note si possono trovare sul sito internet www.itanica.org e per ulteriori informazioni: Associazione Italia-Nicaragua, Via Mercantini, 15 (c/o CGIL) - 20158 Milano Tel + fax 02-33220022 e-mail itanica@iol.it.

Ancora grazie Paolo e se volessi fare un viaggio per conoscere la realtà attuale del Nicaragua, oltre all'Associazione, puoi rivolgerti a Pindorama (viaggi consapevoli - itinerari per conoscere); e-mail: pindorama@iol.it.

Franco Zunino
Celle Ligure - Settembre/Ottobre 2004