Sarò Franco

In uscita dal porto incentivare il trasporto merci su rotaia

Ciao Franco sono Guglielmo Bonaccorti lavoro all'ufficio agricoltura e ambiente della Camera di Commercio da due anni. Mi fa molto piacere poterti scrivere e colgo subito l'occasione per un quesito.

Mi sono sempre chiesto perchè nelle varie e tormentate pianificazioni della viabilità portuale di Savona non si sia mai letta o proposta la possibilità di utilizzare la sede della ferrovia del porto per attivare una strada di scorrimento per il traffico pesante. Non inciderebbe sulla viabilità cittadina e avrebbe bisogno solo di un semplice adeguamento. Esiste qualche motivo particolare?

Grazie e a presto.

Guglielmo Bonaccorti

Caro Guglielmo,
innanzi tutto scusami per il ritardo col quale rispondo alla tua e-mail. Questo è un periodo un po' faticoso, in particolare per le numerose riunioni, sia interne al PRC che con le forze del Centrosinistra, in vista delle elezioni amministrative del Giugno prossimo.

Anche per il fatto che nelle discussioni con l'Ulivo finora si è rimasti inchiodati ad esaminare ed approfondire solo alcune questioni programmatiche preliminari (pur importanti, quali le strategie energetiche provinciali, il piano dei rifiuti e la gestione delle acque), il tuo intervento mi pare possa aiutarci ad affrontare una questione fondamentale il porto di Savonaper lo sviluppo della nostra città e della nostra provincia. A noi sembra fondamentale, per l'economia del nostro territorio, valorizzare e sviluppare l'attività commerciale del porto mercantile: anche per questo (oltre che per i noti motivi di impatto paesaggistico) non ci convincono per nulla le scelte di Bofill e il porto turistico della Margonara, le cui realizzazioni rischiano di stringere in una morsa mortale il porto commerciale, introducendo, nella zona mercantile, funzioni improprie, incompatibili e peraltro superflue per la città (a cosa serviranno ulteriori seconde case a 5-6.000 euro a mq. dovranno ben spiegarcelo!).

Il porto di Savona ha da sempre sofferto della cronica difficoltà dell'inoltro delle merci sbarcate verso l'entroterra. Le funivie, che saranno potenziate ed "ambientalizzate" (perlomeno per il tratto costiero), rappresentano un importante mezzo alternativo per l'inoltro di parte delle rinfuse (carbone, clinker, rinfuse bianche, etc.), ma non c'è dubbio che finora tutto il resto delle merci sbarcate fuoriesce dal porto solo su gomma, comportando problematiche notevoli, sia di natura viabilistica che ambientale.

Come credo tu sappia, esiste un progetto che, sia Italia Nostra e le altre Associazioni ambientaliste che la FILT (Sindacato di categoria degli autoferrotramvieri della CGIL), hanno, da tempo, avanzato, e cioè l'utilizzo del trasporto delle merci su ferrovia, anziché su gomma, perlomeno fino a Parco Doria, attraverso la formazione di convogli, su cui caricare direttamente anche i mezzi pesanti in orari prestabiliti (in quanto la linea ferroviaria portuale attraversa abbastanza pesantemente la città e quindi risulta comunque indispensabile ridurre i probabili disagi ed è anche per questo che pensare ad una vera e propria via di scorrimento su gomma, in tale sede, mi sembra un po' complicato).

Non so dirti come mai tale ipotesi non sia stata perseguita, né dall'Autorità Portuale né dagli Enti Locali preposti alla programmazione territoriale ed infrastrutturale: noi riteniamo utile riproporne la fattibilità. Ci servirebbe comunque, al riguardo, fare un ulteriore sforzo d'approfondimento: ci sono alcuni compagni che hanno competenze in materia, ma sicuramente il contributo di persone come te ci sarebbe molto utile e ti ringrazio molto per la tua anticipata disponibilità.

Fatti sentire al più presto. Ciao.

Franco Zunino
Savona - Marzo 2004