Ce n'andammo

In una libreria di Bolzano, là dove i libri in italiano sono divisi da quelli in tedesco, ecco un libretto con il nome dell'autore: Joseph Zoderer, il titolo: "Ce n'andammo" e una valigia; girandolo e capovolgendolo, ancora il nome dell'autore, la stessa valigia, il titolo però è scritto in tedesco: "Wir gingen".

Ce n'andammo - Wir gingen
Joseph Zoderer
Edition Raetia Srl
€ 9.50
pag. 72

Se n'andarono.

Se n'andarono da Merano in una mattina di gennaio del 1939, l'anno delle Opzioni! Lui, Joseph Zoderer aveva quattro anni, calzoni corti, calze di lana; il papà indossava un cappotto nero con il colletto di velluto che era stato dello zio, un sacerdote; la mamma un cappotto lungo fino alle caviglie a quadri chiari color del latte a strisce color cacao, il fratello di quattordici anni, calzoni lunghi, calzoni di loden, calzoni d'un colore bruno come la terra...

Ma Joseph nulla ricorda di quella mattina!

Da Merano se n'andarono e si trasferirono a Graz. Joseph ha quattro anni e la parola "opzione" non ha per lui alcun significato e poi non ricorda nemmeno di averla mai sentita pronunciare quella parola.

Ricorda invece perfettamente la voce del padre che urla: Ich hab' einen Bock geschossen (letteralmente: ho colpito un capriolo. Una grave mancanza per un cacciatore quando la caccia è regolamentata. Qui vuol significare: ho commesso l'errore fatale della mia vita). Joseph ricorda un comò marrone con dei cassetti; non capisce bene l'analogia fra la frase del padre e quel mobile, ma non vede altre persone nel ricordo, eppure ci devono essere state per forza, eppure, quella frase, il padre deve averla detta per forza alla mamma e ai suoi fratelli.

Ich hab' einen Bock geschossen è una frase che Joseph si porterà appresso nella vita, senza angosciarsi troppo e senza chiedersene il significato; curiosamente la custodirà in sè, non la dimeticherà!

Joseph non ha amici d'infanzia da lasciare a Merano e crede di trovarne a Graz. Crede di essere felice a Graz, crede di essere a casa, crede che lui e i suoi amici siano uguali.

Per il fratello e per i genitori tutto è diverso; a Merano loro, (che avevano, in cuor loro, creduto di fare la cosa giusta) erano considerati degli sciocchi; a Graz degli intrusi, o peggio dei traditori, perchè avevano abbandonato la loro "Heimat", perchè avevano lasciato terra tedesca agli italiani e ora toglievano ai proprietari della nuova Heimat posti di lavoro e case!

Ma Joseph non capisce queste cose, crede di avere una bella infanzia; ricorda, prima dei bombardamenti, le ortiche polverose che rendevano calda e vecchia l'estate, in riva al fiume Mur; ricorda che non facevano mai il bagno, in quel fiume, e che l'acqua sfrecciava via e appariva nera e dava un'impressione di profondità; lui e i suoi amici non sapevano nemmeno nuotare, ma camminavano scalzi sulle grosse pietre piatte e sulla sabbia ghiaiosa...

Lui è felice a Graz; inconsciamente felice e quella Heimat diventa la sua Heimat e quegli amici i suoi amici d'infanzia in una Heimat che, solo da grande capirà, mai è stata sua!

Da grande, Joseph, vorrà capire e, non potendo chiedere a chi ormai non c'è piu', chiederà al fratello.

Non avendo ricordi suoi, frugherà dentro a quelli del fratello. Ma non sarà una cosa facile, il fratello riuscirà solo gradualmente ad abituarsi a quell'essere frugato. Il fratello, spaventato e sorpreso, racconterà a Joseph la loro triste storia che è in parte la triste storia dei sudtirolesi.

è il 1939, l'Alto Adige appartiene all'Italia da vent'anni, i fascisti al governo e tra Mussolini ed Hitler viene stipulato una specie di patto; un qualcosa che avrebbe dovuto, secondo loro, trovare una soluzione definitiva al problema altoatesino! E così in Alto Adige a tutti viene imposto di scegliere. Scegliere se rimanere in Alto Adige e diventare italiani oppure restare ciò che sono ed emigrare, emigrare in quello che era allora il Terzo Reich.

Due schede, una bianca per "optare" italiano e una arancione per "optare" tedesco... Il papà di Joseph sceglie la scheda arancione. Sceglie senza capire. Senza capire il mercanteggiare fra Hitler e Mussolini. Senza capire che la sua scelta implica l'abbandono della propria Heimat. La sola domanda che si pone, il papà di Joseph, è: rimanere ciò che sono o diventare uno straniero?

Poi quando iniziò a capire pronunciò quella frase: Ich hab' einen Bock geschossen.

Poi, quando Joseph capì, capì pienamente il senso di quelle parole!

Elisabetta Caravati - Marco 2014