Ha sognato una stazione lei, Dacia Maraini; due valigie di tela chiara e un treno che non arrivava. Ma poi quel treno è arrivato e lei è partita tante volte. E noi con lei. Attraverso le sue parole, i suoi libri; attraverso l'incanto dell'immaginazione e la bravura di Dacia nel raccontarci...
Ho sognato una stazione | |
Dacia Maraini | |
Laterza | |
€ 7,00 | |
pag. 224 |
I temi trattati, in questo nuovo libro di Dacia Maraini (una conversazione con Paolo Di Paolo), sono i soliti che stanno a cuore alla scrittrice; così come solite sono le persone da lei amate e soliti i luoghi che hanno segnato la sua vita...
E così ecco ancora il Giappone e quella nave per Kobe; dopo, al ritorno dal Giappone, Bagheria e la Sicilia. Quella Sicilia che poi, per molti anni, Dacia rifiutera', quasi volesse tagliare ogni ponte con l'isola; ma quell'isola ritornera', con i suoi legami indissolubili, la sua tenerezza, la sua bellezza...
Tanti altri luoghi, tanti paesi lontani e vicini, l'Africa e il Brasile; Roma e l'Abruzzo...
La bella mamma che continuamente raccontava storie alla piccola bambina dai capelli biondi; quel padre che Dacia crede d'aver amato tanto, probabilmente più di quanto sarebbe lecito amare un padre. E le due sorelle, Yuki e Toni. E la morte di una delle sorelle...
L'amore per Moravia; l'amicizia con Pasolini; e poi un altro amore, e una bimba, Flavia, a cui raccontare e a cui rimanere legata quando quell'altro amore già sarà finito...
La passione per la scrittura e la lettura e per il teatro. La musica. L'impegno sociale.
La voglia di viaggiare. Viaggiare per capire; viaggiare leggendo per scrivere poi; scrivere per raccontare, per trasportare, per far partire noi lettori da quella stessa stazione dove lei aspettava quel treno che sembrava non arrivare, ma che poi è arrivato!
Elisabetta Caravati - Novembre 2010