Ma vie volée - 57 ans sans voir la France

(Mi scuso se segnalo, questa volta, un libro scritto in francese, ma non ho trovato un'edizione in italiano).

Ma vie volée
57 ans sans voir la France
Renée Villancher
Belfond
€ 14,50
pag. 192

Una donna prigioniera della povertà e della guerra e della storia e di Stalin. Una donna prigioniera di se stessa, della sua ingenuità, della sua buona fede, del suo amore. L' amore per un uomo che non l'amava abbastanza e per una Patria, che non l'amava abbastanza. Un uomo che già era sposato ed una Patria che ha impiegato troppi anni prima di aiutarla.

Per cinquantasette anni l'unico sogno di Renée è stato quello di poter rivedere la Francia ed in particolare il Giura, la regione dove lei è nata ed ha vissuto prima di innamorarsi di un soldato russo e, con lui, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, partire per l'Unione Sovietica...

La vita di Renée si può riassumere e sintetizzare in un'unica parola, senza correre il rischio di dimenticare qualcosa. La vita di questa donna è stata un incubo. La Russia per lei è stata l'inferno; null'altro. La sua storia, però, è solo la sua storia, non è e non vuole essere la storia dell'URSS e tanto meno la storia di un popolo; è soltanto la storia di una donna che si è innamorata nel momento sbagliato di un uomo troppo diverso da lei e che (con lui) è arrivata, sempre nel momento sbagliato, in uno stato troppo diverso dal suo.

Vive un'infanzia difficile Renée: il padre muore e subito dopo arrivano la guerra l'occupazione il razionamento dei viveri. In quello scenario triste e difficile, a Renée "appare" Yvan, un giovane soldato russo del quale si innamora. Con lui, con la loro bambina di pochi mesi e con sua mamma, Renée, lascia la Francia per l'Unione Sovietica. Ha appena diciannove anni, quando, dal finestrino di un treno, viaggiando come bestie e non come esseri umani, intravede un'Europa devastata dalla guerra. Non sa cosa l'aspetta in Russia, ma ama suo marito e si fida ciecamente di lui...

In Russia, Renée, troverà l'inferno! Un inferno fatto di vodka e di botte e di fame e di morte e di lavoro e di lacrime e di "prigionia"... Un inferno nel quale, quando sarà finalmente "libera", tornerà; tornerà portando con sè un pò di terra di Francia, un pò di terra per la sua sepoltura...

Elisabetta Caravati
Gennaio 2005