Mondocane

Serbi, bassotti, Saddam e Bertinotti

Mondocane
Fulvio Grimaldi
Kaos Edizioni
€ 15,00
pag. 337

Bakunin ha certamente viaggiato molto: andava per la Russia contadina a spiegare il socialismo e l'anarchia a gente ricurva per il troppo lavoro, troppo stanca per credere in un mondo di eguaglianza totale come quella che non contempla il potere ad ordine delle cose umane. Ho letto il libro di Fulvio Grimaldi "Mondocane - Serbi, bassotti, Saddam e Bertinotti" e mi sembra che Bakunin abbia viaggiato poco. Fulvio l'ho conosciuto due anni fa, quando venne a Savona a presentarci il suo video-reportage "Fino all'ultima kefìah!" sulla seconda Intifada palestinese: non mi aveva detto di aver combattuto con i fedayin contro il sionismo imperante nell'area mediorientale, così come non sapevo che da giovincello energico aveva tentato di far colpo su una ragazza improvvisando una sciata finita contro uno steccato...

Una vita spesa per i deboli del mondo, per quella "giustizia proletaria" (ed ecologista) che continuiamo a ricercare con una ostinazione che a volte fa paura persino a chi scrive. E' nell'Irlanda dei "volontari di Bogside" (si veda a proposito il "Canzoniere di Lotta Continua") che scopre barricate e sangue: quel "bloody sunday" fatto di grande orgoglio per la monarchia britannica, scempio di vite umane, carne lasciata a bruciare sul selciato. Così ritrova il conflitto nell'Eritrea che si scontra con l'Etiopia e per poco non si fa trapassare da una "pallottola amica".

Grimaldi giornalista, inviato di guerra, di pace, di lotta, di difesa dell'ambiente con spericolati servizi al Tg3 "curziato": troppo vero e sincero per essere accettato persino dai suoi stessi compagni. Lo cacciano persino da "Liberazione", il giornale quotidiano di Rifondazione Comunista perchè ha osato dire una parola buona su quella Cuba che ha messo a morte tre terroristi. E forse anche per aver cercato di sapere qualcosa di più sulle finzioni americane nella lotta per distruggere la Serbia di Milosevic.

Combatte il potere Fulvio: anzi no... combatte l'abuso di potere, da qualunque parte arrivi. Anche da Bertinotti. Il suo mondo si divide in "bassotti e altotti": e lui ha scelto di stare dalla parte di chi la vita la deve guardare a naso in sù e fa fatica ogni volta che alza gli occhi. Nando il bassotto sa che il mondo è per ora degli "altotti", ma la rassegnazione non fa per lui.

Capire sulla base di un grande forte onniprensente elemento: il dubbio. Grande saggezza marxista: l'indagine, lo studio e l'elaborazione attraverso il principio secondo cui nel capitalismo tutto si muove per un interesse strutturale, quello economico. Le Torri Gemelle? Per molti sono un dramma americano: per Fulvio sono l'alibi di Bush per espandere il suo dominio strategico-politico-economico (lo vogliamo chiamare "imperialista" o Bertinotti s'incazza?) sul Medioriente e su parte dell'Asia, quella che fu di Alessandro Magno. L'aviazione americana poteva intercettare gli aerei che sono piombati sulle Torri (di quello scaraventatosi sul Pentagono... beh... non è proprio certo che sia stato un aereo a provocare 800 morti lì... ma semmai un missile cruise) in otto minuti. Perchè non l'ha fatto? Ed è di oggi la notizia che Colin Powell ha ammesso di aver fornito all'ONU delle prove false sull'antrace e sulle presunte armi di distruzione di massa detenute dall'Iraq. Chi le ha fornite le prove? E chi se non la CIA: premiata ditta in colpi di Stato e massacri di innocenti.

Saddam il demonio. Saddam il tiranno, il sanguinario. I curdi uccisi? Vi dice qualcosa il nome di Khomeini? L'Iraq non possedeva armi chimiche allora, come poteva gasare i curdi? Erano gli americani a dare le armi a Saddam in quel tempo: gli americani stessi hanno smetito a più voci di aver mai venduto armi del genere a Saddam Hussein. Saddam era un autocrate: non era certo il benevolo democraticissimo presidente Berlusconi, o il buon lingua di verità Tony Blair, oppure il terzo della truppa imperialista: lo sconfitto Anznar. Ma che diritto abbiamo noi di portare il nostro modello di "democrazia", anche senza le bombe!!!, a paesi come l'Iraq? Chiedere a Bush per la spudorata menzognera risposta. Per una risposta veritiera e onesta chiedere magari a quel tal Chavez del Venezuela...

Palestina, terra di pietre contro i carri armati. Terra dove il massacratore Ariel Sharon manda i suoi elicotteri a silurare il leader di Hamas, Yassin. Tutto legale, anche se gli USA un poco protestano. Intanto il muro della vergogna prosegue nella sua edificazione, mentre a Gaza manca l'acqua, manca la vita, manca il respiro.

Bassotti e altotti anche qui, soprattutto qui. "Intifada fino alla vittoria!" e Nando ti risponde, come sempre: "Sei un caso disperato!". Alla prossima, Fulvio!

Marco Sferini
Aprile 2004