Nuovo omicidio sul lavoro

Giancarlo muore schiacciato da un carrello all'Italiana Coke. Finiamola con le chiacchiere è tempo di agire

Pochi giorni e poi anche Giancarlo Garabello sarà dimenticato come tutti gli altri 1200 lavoratori che ogni anno trovano la morte sul lavoro, vittime sacrificali del sistema neoliberista che santifica le imprese e adora il dio mercato.

Il suo nome va ad aggiungersi al lungo elenco di omicidi sul lavoro, perché di questo si tratta, anche nella nostra provincia. Omicidi dimenticati con troppa disinvoltura. Chi si ricorda dell'operaio trentacinquenne morto folgorato a Urbe lo scorso settembre? Dimenticato in fretta forse perché marocchino e privo di documenti. O ancora chi Gianfranco Viglizzo l'operaio morto nella cartiera di Varazze, precipitato mentre stava effettuando un intervento di manutenzione in una cisterna contenente acqua e solvente alta cinque metri? Oggi Giancarlo Garabello schiacciato sotto un carro ponte all'interno dell'Italiana Coke di Cairo Montenotte.

Un po' di lacrime finte, un po' di appelli retorici, forse una medaglia ai congiunti più cari e poi di nuovo, via alle danze, flessibilità, precarietà, contributi alle imprese, privatizzazione di beni e spazi pubblici, sicurezza sul lavoro considerata un onere che contrasta con la competitività delle imprese.

Tutti sanno cosa si deve fare, tutti sanno che gli interessi delle imprese non possono coincidere con gli interessi dei lavoratori, è giunto il momento di scegliere e in questo Paese l'emergenza ha il volto dei lavoratori. Finiamola con le chiacchiere è tempo di agire.

Le nostre proposte saranno presentate e discusse a Cairo Montenotte il prossimo 15 febbraio, in un'iniziativa de "La Sinistra - l'Arcobaleno" fissata da tempo, cui parteciperà anche Sergio Olivieri deputato di Rifondazione Comunista che presenterà un'interrogazione parlamentare per accertare a pieno le responsabilità di questo nuovo omicidio.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 24 Gennaio 2008