Ostaggi dell'oste

L'impegno del PRC resta quello di battersi affinché vengano bloccati i piani di sviluppo, i progetti industriali fatti senza il confronto con il territorio e con i lavoratori

Non possiamo esimerci dal commentare alcuni passaggi e interviste riportate su tutti i quotidiani di questi giorni riguardo il caso Ferrania. La presentazione del piano industriale di risanamento dell'impresa, i cambi al vertice della stessa e le esternazioni degli azionisti di riferimento confermano ancora una volta che i veri ostaggi dell'intera vicenda sono I lavoratori e il territorio.

L'oste (il mercato secondo Malacalza) sta presentando il conto (leggasi piano industriale) che i lavoratori e il territorio valbormidese dovranno pagare al fine di permettere il concretizzarsi di una azione filantropica che la cordata aggiudicataria del bando di vendita di Ferrania, aveva iniziato senza neppure aspettare il fallimento definitivo della vecchia Ferrania! (vedasi intervista a Malacalza del Secolo XIX del 27/07/2006)

Che tempestività e che filantropia ci verrebbe da dire, appena avuto il sentore di una situazione di rischio o di sofferenza, ecco che, al pari di molti super eroi che si battono per il trionfo della giustizia e della libertà,compaiono altrettanti super imprenditori che rischiando il loro denaro e la loro immagine,lanciano una scialuppa di salvataggio ai lavoratori di quel sito,al territorio e all'economia locale, provinciale, regionale e nazionale!

Ma sia i lavoratori che il territorio, nonostante ormai in balia delle onde della tempesta, invece che afferrare la scialuppa e saltarci sopra, iniziano a tergiversare sulle condizioni della stessa. "È troppo sporca, puzza anche un po', non è del colore giusto, non si intona con il colore della maglietta!".

"Ma che cazzo!". Dicono i supereroi "vi pare che nelle vostre condizioni possiate permettervi il lusso di queste elucubrazioni? Prendere o lasciare sono le sole alternative possibili, noi non abbiamo altro del tempo da perdere, altre missioni, altre imprese filantropiche ci attendono, altri nel mondo hanno bisogno del nostro aiuto! Il mercato, quindi l'oste, deve emettere e incassare il corrispettivo dello scontrino!"

Ed ecco che 430 lavoratori superstiti dei 650 iniziali e il territorio vabormidese, diventano merce di scambio in una partita che assume toni sempre più tragici. Condotta secondo regole e strategie dettate da vari giocatori che non sono mai stati i lavoratori di Ferrania. "Noi siamo gente pratica" dice Malacalza "le parole non servono ... ciò che conta è un progetto industriale realizzabile".

Bene e allora ci domandiamo come mai si è sempre parlato di dote energetica a chi avesse comprato Ferrania senza che nessuno andasse ad analizzare seriamente se l'opzione fosse realizzabile? Eppure la documentazione relativa alla valutazione di impatto ambientale per i Progetti Entergy e Italiana Coke era ed è a disposizione di tutti. I motivi del diniego a tali progetti sono scritti nero su bianco, così come gli accordi di programma e i protocolli di intesa. Un qualsiasi progetto per chiamarsi tale deve superare una fase essenziale che si chiama studio di fattibilità, ebbene ci chiediamo seriamente cosa sia cambiato da allora, rispetto ai progetti Entergy e Italiana Coke, per definire realizzabile e fattibile una cosa che sino all'altro giorno non lo era?

I fatti di questi giorni confermano ancora una volta che chi, come noi, ha evidenziato come la partita energetica fosse l'unico interesse vero sotteso al progetto industriale di Ferrania, dai tempi della presentazione del bando di vendita, al protocollo di intesa e all'accordo di programma, ha visto giusto. Il PRC ha sempre mantenuto una posizione trasparente e coerente prima di tutto con i lavoratori di Ferrania e con il territorio anche in aperta critica nei confronti di chi, a questi protocolli di intesa e accordi di programma, ha voluto far dire cose diverse da quelle realmente contenute e contemplate già nel bando di vendita.

Lasciamo ad altri il triste gioco dello scarica barile di responsabilità e di impegni non mantenuti, al quale purtroppo da troppo tempo stiamo assistendo! Il nostro impegno è e resta quello di batterci affinché vengano bloccati I piani di sviluppo, I progetti industriali e i conti fatti senza l'oste giusto: quello del territorio e dei lavoratori!

i circoli PRC della Val Bormida
Circolo Bella Ciao di Cairo Montenotte
Circolo Zunino di Carcare
Carcare - 27 Luglio 2006