Una strana "consegna del silenzio"
Interpellanza sulla discarica di Cima Montà di Savona
Il sottoscritto consigliere provinciale
Premesso
- Di aver appreso da notizie di stampa che: "le Giunte Ruggeri e Garassini si sono incontrate in Provincia (i partecipanti si sarebbero dati la "consegna del silenzio") per riaffrontare la spinosa questione che tra il 2002 e il 2003 ha scatenato scontri, dure contestazioni, arroccamenti di posizioni. Il primo contatto è stato caratterizzato da una richiesta precisa da parte del Comune: la Provincia verifichi la possibilità di concedere una fase transitoria alla chiusura di Cima Montà per consentire la costruzione nel sito della discarica di un impianto di incenerimento per il quale ci vorranno anni";
- Che, sempre secondo notizie di stampa, "i partecipanti si sono dati la consegna del silenzio ma per fortuna, qualcosa è andato storto. Nei prossimi mesi la Provincia emanerà una variante al Piano dei rifiuti in cui verrà presa in considerazione la candidatura i Savona ad ospitare l'inceneritore";
Sottolineato ed evidenziato
- Che in data 10 Giugno 1999 la Provincia, con Provvedimento dirigenziale prot. 38375, ha così autorizzato: "ai sensi degli art. 3 commi 1, 17, 20, 22, 23, della LR 21/2/1995 n. 11, l'impresa denominata ATA all'esecuzione delle opere di cui al progetto sopra approvato, con le sotto riportate prescrizioni e contestualmente si autorizza, altresì, la gestione delle discarica sino al completamento finale per una quantità complessiva di 119.700 (…)";
- Che, rispondendo ad una interrogazione del sottoscritto, l'Assessore provinciale all'Ambiente, in data 14/5/2001, tra l'altro, comunicava in riferimento alla proiezione della vita residua della discarica di Cima Montà: capienza iniziale 237.378 mc, ampliamenti concessi 119.700. Data in cui è stimato l'esaurimento volumetrico della discarica: 30/11/2002 (la proiezione di abbancamento degli ultimi anni è la seguente: 1999-41.258 mc; 2000-43.003 mc; 2001-43.003 mc; 2002 -39.436 mc);
- Che nel Piano Provinciale di gestione dei rifiuti (2002) è stata confermata la chiusura e bonifica della discarica di Cima Montà ad esaurimento delle volumetrie autorizzate;
- Che, con Atto dirigenziale di autorizzazione emesso in data 7/1/2003, è stata autorizzata la Società ATA, "ai sensi dell'articolo 28 DLGS 22/97, alla prosecuzione delle operazioni di coltivazione, previa realizzazione degli accorgimenti tecnici necessari, della discarica sita in località Cima Montà per la volumetria sopra dettagliata pari a mc 16.500 fino al raggiungimento delle quote indicate nella documentazione acquisita e comunque non oltre il 31/12/2003";
- Che la volumetria di 16.500 mc è "così costituita: 5.500mc volumetria inutilizzata in seguito all'ultimazione delle opere di completamento del III° lotto, autorizzate con il P.D. 38375/99; 11.000 mc volumetria non computata nel possibile aumento volumetrico non sostanziale ex art. 35 LR 18/99, concesso con il P.D. 38375/99, ma concedibile in quanto il complessivo volume raggiunto pari a 75.000 mc risulta = e non > al 10% della volumetria base pari a 750.000 mc concessa con la DGR 731/82";
- Che nell'Atto dirigenziale del 7/1/2003 è stato altresì disposto: "che la validità del presente Atto dirigenziale di autorizzazione è subordinata all'ottemperanza a quanto di seguito dettagliato: 1) dovrà essere comunicata la data in cui verranno iniziati i lavori per la realizzazione degli accorgimenti tecnici necessari alla coltivazione; 2) la data in cui si esaurirà la capacità volumetrica del III° lotto attualmente in fase di coltivazione; 3) la data in cui inizierà la coltivazione delle volumetria pari a 16.500 mc oggetto del presente atto dirigenziale; 4) rimangono in essere tutte le prescrizioni gestionali previste nei provvedimenti precedenti e non in contrasto con il presente Atto dirigenziale di autorizzazione";
Interpella il Presidente della Provincia per conoscere
- Se corrisponde al vero che il Comune di Savona avrebbe chiesto una "fase transitoria" alla chiusura della discarica di Cima Montà;
- Se corrisponde al vero che "nei prossimi mesi la Provincia emanerà una variante al Piano dei rifiuti in cui verrà presa in considerazione la candidatura di Savona ad ospitare l'inceneritore" (Il Piano approvato non prevede il sito di Cima Montà per la realizzazione di un inceneritore);
- Se corrisponde al vero che i partecipanti alla riunione si sarebbero dati "la consegna del silenzio";
- Se non ritiene che, per discutere di possibili varianti al Piano dei rifiuti, andrebbero, prima di tutto, investite in assoluta trasparenza le Commissioni competenti del Consiglio provinciale (cui compete ogni decisione sul Piano dei rifiuti) avendo cura di fornire la relativa documentazione anziché attivare riunioni, sempre secondo quanto affermato dalla stampa e non smentito, con la "consegna del silenzio";
- Se non ritiene, sulla base degli atti sin qui compiuti dall'Amministrazione provinciale, che si debba procedere alla chiusura e alla bonifica della discarica di Cima Montà;
- La data comunicata da ATA di inizio lavori per la realizzazione degli accorgimenti tecnici necessari alla coltivazione (Atto dirigenziale del 7/1/2003);
- La data, comunicata da ATA, in cui si esaurirà la capacità volumetrica del III° lotto (Atto dirigenziale del 7/1/2003);
- La data, comunicata da ATA in cui è iniziata la coltivazione della volumetrica pari a 16.500 mc oggetto dell'Atto dirigenziale del 7/1/2003;
- Se non ritiene di riferire, sull'intera vicenda, alle Commissioni consiliari competenti.
Bruno Marengo
Consigliere Provinciale PRC
Savona - 14 Ottobre 2003