Tirreno Power, la Giunta Regionale approva una delibera "contro"

Senza Rifondazione inversione di 180° rispetto alle posizioni e alle delibere assunte nel precedente mandato

La posizione espressa dalla Giunta regionale su Tirreno Power ieri e portata in conferenza dei servizi oggi 15 marzo 2011, rispecchia la posizione espressa dalla proprietà, sostenuta dal centro-desta, dal PD e dalle forze sindacali, che in questi mesi si sono impegnati in una massiccia campagna Gianfranco Gervino il portavoce dell'associazione Uniti per la  Salutemediatica ricattaoria e di opinione a tutti i livelli.

La Regione fa una inversione di 180° rispetto alle posizioni e alle delibere assunte nel precedente mandato, compreso il ricorso la TAR sull'ampliamento. Posizioni e delibere legate sia all'impegno dell'ex Assessore all'Ambiente (Franco Zunino, ndr) che ad un ben diverso peso numerico della sinistra in Consiglio regionale e in Giunta. Nonostante gli sforzi dei gruppi della sinistra, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Da Il Secolo XIX del 15 marzo 2011 "Anche l'assessore al lavoro Enrico Vesco (Federazione della Sinistra) ieri ha risposto con titubanza alla precettazione in giunta tirato per una manica dal partito savonese, contrario a qualsiasi concessione alla centrale, e per l'altra dai sindacati genovesi che senza l'investimento di Tirreno Power temono un'ondata di cassa integrazione ad Ansaldo".

Le aperture e le concessioni contenute nella delibera cancellano anche le croniche e ripetute inadempienze da parte di Tirreno Power rispetto alle prescrizioni(coperture parchi carbone, metanizzazione, monitoraggio....). Promesse da anni, ma mai realizzate. Esse ritornano oggi tali e quali come promesse a corollario di un sostanziale benestare all'ampliamento.

La delibera fa carta straccia delle posizioni espresse dai territori, dalle associazioni, dai medici, dai movimenti e da alcuni partiti della sinistra a cominciare da Rifondazione Comunista che da anni si è battuta e si batte su questo fronte ad ogni livello politico e istituzionale.

È una delibera Contro. Contro le nuove tecnologie, contro l'innovazione, contro l'ambiente. È una delibera piegata ai più biechi interessi mercantilistici e mercantili.

Cambiare politica energetica significa cambiare la società, ripensare le città,Franco Zunino ex Assessore regionale all'Ambiente il trasporto, la politica dei rifiuti, intraprendere finalmente la strada del rinnovamento e dell'investimento nel futuro, nei giovani, puntare su un nuovo modello che per forza di cose deve fare i conti con un ecosistema le cui risorse non sono inesauribili ma finite.

La delibera regionale ipoteca le politiche territoriali energetiche e ambientali della Liguria per i prossimi 50 anni! Anche in questo caso, nonostante le tragiche notizie che arrivano dal Giappone, si decide di chinare ancora una volta la testa all'interesse privato di pochi, consentendo di speculare sulla salute e sul futuro della collettività.

Ancora una volta, come per il nucleare a livello nazionale, si decide di tirare diritti, caparbiamente e ottusamente, per una strada senza prospettive, incuranti di ciò che di positivo si potrebbe scatenare da una scelta completamente diversa da quella avvallata.

Miopia, incapacità o altro? Quali che siano le vere motivazioni alla base della Delibera regionale la realtà è che questa "politica" si allontana sempre di più dai bisogni veri espressi a gran voce dai territori. Essa si mostra al contrario particolarmente attenta alle sollecitazioni economiciste e mercantilistiche delle sirene dello "sviluppismo" ad ogni costo, ben rappresentato dall'imprenditoria locale che conta come migliori alleati naturalmente il centro-destra, il PD, ma anche le rappresentanze sindacali confederali, che in questi mesi hanno chiaramente esposto le loro posizioni chiamando ad una mobilitazione generale per avallare i progetti contestati da Gianfranco Gervino il portavoce dell'associazione Uniti per la Salute
Franco Zunino ex Assessore regionale all'Ambiente
intervistati da Striscia la Notizia presente al presidio
una parte cospicua della popolazione (piattaforma Maersk e Tirreno Power) tendente ad isolare i soliti oppositori e il cosiddetto partito del "NO".

Passa quindi la linea del centro-desta, del PD che in questi mesi ha "fintamente" raccolto firme contro l'ampliamento, della CGIL espressa chiaramente e ripetutamente dal suo Segretario provinciale e di cui il Segretario provinciale del PD è espressione.

Vince quindi la linea del potenziamento e del potenziamento a carbone! Ancora più carbone, ancora più energia, ancora più profitti, ancora più inquinamento!

Ma tranquilli, come cantavano i Queen: "The show must go on" (lo Show deve andare avanti):
Spazi vuoti - per cosa stiamo vivendo?
luoghi abbandonati - suppongo che noi conosciamo il risultato
Senza sosta, qualcuno sa cosa stiamo cercando?

Furio Mocco
Responsabile Lavoro PRC Savona
Savona - 15 Marzo 2011