Tutti insieme appassionatamente

Ad eslusione di Rifondazione Comunista, tutti i partiti della maggioranza in Regione aprono all'ampliamento

La volontà espressa dalla maggioranza in Regione di acconsentire all'ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado la centrale Tirreno PowerLigure e Quiliano va a scontrarsi in modo netto con l'operato della precedente amministrazione regionale che proprio in materia energetica aveva intrapreso una strada volta alle energie rinnovabili, non certo alle fonti fossili ed in particolare al carbone.

Una scelta grave che rappresenterebbe uno schiaffo alle comunità locali, ai comuni interessati. Una scelta miope che legherebbe il territorio savonese ad altri 50 anni di carbone, un aspetto in netta e clamorosa controtendenza rispetto alle politiche energetiche attuate dalla stragrande maggioranza dei paesi europei e non solo. Una scelta dannosa perché continuerebbe ad incidere pesantemente in modo negativo sulla qualità della vita e sulla salute dei cittadini.

Non regge il ricatto lavorativo che muta argomenti, ma non la sostanza (prima si parlava di centinaia di assunzioni, poi di rischio chiusura, ora vengono tirati in ballo i lavoratori dell'Ansaldo cui va la nostra totale solidarietà, ma che non troverebbero comunque una risposta duratura nel progetto di ampliamento).

Così come non sta in piedi la richiesta da parte della Regione di una riduzione delle emissioni e di una maggiore efficienza, elementi dovuti dall'azienda per legge, in relazione alle più recenti normative comunitarie e non oggetto di una trattativa.

Per queste ragioni chiediamo che la Regione Liguria sia coerente con quanto espresso fino ad oggi e respinga con chiarezza ogni ipotesi di ampliamento, esigendo al contempo il completo rispetto delle normative europee e nazionali vigenti.

Marco Ravera - Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Franco Zunino - già Assessore all'Ambiente della Regione Liguria
Savona - 10 Marzo 2011