La Margonara tra "cozze" e "oculina patagonica"

L'insensibilità ambientale di Gambardella e Canavese mostra il vero volto del progetto

Rino CanaveseIl primo era stato Giovanni Gambardella che nel commentare il parere della Regione sul progetto Fuksas, con grande senso delle istituzioni, aveva replicato: «non si può condizionare un progetto da 120 milioni per una cozza». Oggi, a margine della conferenza dei servizi voluta fortemente dall'Autorità portuale per dare il la al progetto, è il Presidente Rino Canavese ad attaccare ambiente e istituzioni, minimizzando o meglio irridendo le motivazioni della VIA regionale recepite dalla Giunta su proposta dell'Assessore Franco Zunino.

Come affermano diversi testi tecnico-scientifici, non ultimo "L'atlante degli habitat marini della Liguria", nella zona interessata dal progetto "esiste un tratto di costa rocciosa naturale caratterizzata dalla presenza di numerosi scogli affioranti e sommersi; qui è stata segnalata la presenza del madreporario di origine tropicale Oculina patagonica (Antozoi Sclerattiniari), la cui introduzione nell'area è probabilmente da mettere in relazione con il traffico mercantile".

Per Canavese questo non ha alcun valore e, pertanto, bisognerebbe distruggere il tutto come hanno fatto nel porto di Haifa. Un sito che il Ministero dell'Ambiente e l'Università di Genova indicano come di grande valore naturalistico, per il Presidente dell'Autorità Portuale di Savona è insignificante, anzi dannoso ed è pertanto sacrificabileRino Canavese Presidente dell'Autorità Portuale.

Insomma. Per Gambardella e Canavese gli "affari" valgono più dell'ambiente che ci circonda.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 17 Dicembre 2009