La Provincia si defila e non partecipa all'incontro sull'ampliamento

Sul caso centrale nuovo scontro tra Regione e Provincia

Il nostro territorio non attraversa certo un periodo tranquillo. La crisi industriale miete ogni giorno nuove vittime, basti pensare a Ferrania, AP, Bombardier, Bitron, FAC solo per fare alcuni un momento della riunionerapidi esempi. Il lavoro è sotto assedio, così come l'ambiente spesso oggetto di ricatto per arginare il primo problema. In nome dello sviluppo e della ripresa, infatti, la nostra provincia è attraversata da progetti che nulla hanno a che fare col lavoro vero, stabile e sicuro. Pensiamo ai tanti troppi porticcioli turistici (Margonara, Albenga, Loano, ecc...), alle infrastrutture inutilmente faraoniche quali l'Aurelia Bis e l'Albenga-Millesimo-Predosa. O ancora la piattaforma Maersk. Spesso ci troviamo soli a contrastare questi progetti, ma ce n'è uno che vanta una "contrarietà record": l'ampliamento a carbone della centrale di Vado Ligure e Quiliano.

Per fare il punto della situazione dopo la firma del Ministro Prestigiacomo, l'Assessore regionale all'Ambiente Franco Zunino pensa sia doveroso convocare una riunione partendo dai due comuni maggiormente coinvolti. Il Presidente della Provincia Vaccarezza obbietta e chiede che siano invitati tutti i 69 comuni della provincia. Detto fatto. La Regione convoca con urgenza tutti comuni, ma Vaccarezza ci ripensa e tramite fax chiede a Zunino di posticipare la riunione appena convocata. Il senso delle istituzioni...

La riunione viene ugualmente confermata e vi partecipano 13 comuni di orientamento politico diverso, ma attenti quanto meno al problema. Assente di lusso, se si esclude un breve passaggio di Marson, la Provincia. Motivo? "Il no della Regione è pregiudiziale, bisogna prima studiare le carte". Bene, bravi, bis, ma bisognerebbe anche dire se si è contrari o favorevoli all'ampliamento. Quello è già scritto!

Presenti alla riunione e con le idee più chiare, oltre a Vado un momento della riunioneLigure e Quiliano, anche i comuni di Albissola Marina, Altare, Bergeggi, Boissano, Carcare, Millesimo, Noli, Osiglia, Savona, Varazze e Vezzi Portio. Tutti, infatti, hanno espresso ferma contrarietà all'ampliamento sollevando alcune questioni all'Assessore regionale come ad esempio il monitoraggio delle emissioni della centrale. Monitoraggio oggi nelle mani di Tirreno Power, ma che Zunino vorrebbe portare in mani pubbliche. La lotta contro l'ampliamento continua.

la redazione del sito
Savona - 2 Agosto 2009