Il benessere deve realizzarsi a favore dell'intera comunità

Molteni e Martino sottovalutano il malessere dei cittadini

Le dichiarazioni dell'Assessore Molteni, pur avendo in buona parte funzione "provocatoria", a mio avviso sottovalutano pesantemente il malessere diffuso che esiste tra i cittadini e nel tessuto sociale del comprensorio savonese, a riguardo delle scelte urbanistiche effettuate negli ultimi dieci-quindici anni. A Luca Martino che rincara la dose, vorrei ricordare che le elezioni amministrative riguardano la complessità delle problematiche e che in particolare in riferimento alle ultime, nella coalizione di centrosinistra almeno due forze politiche hanno espresso chiaramente critiche profonde al recente passato. Cavarsela sbrigativamente con l'esistenza di una fantomatica alleanza tra borghesia rivoluzionaria pantofolaia e "sinistra radicale" mi pare poco intelligente. Mi verrebbe poi da dire che a parte un palestinese nato in una mangiatoia un po' di secoli fa, non mi ricordo di rivoluzionari non provenienti dalla piccola o media borghesia, a cominciare da quello ancora amatissimo dalle nuove generazioni e conosciuto per il sopranome derivato da un diffuso intercalare argentino.

Ma tralasciando cose più grandi di noi, a me pare che il problema essenziale sia quello di comprendere se il benessere di cui parla Martino si realizzi a favore dell'intera comunità, della sua maggioranza o di pochi a scapito di altri ed altro, in particolare dell'ambiente che è un bene comune fondamentale. Non si tratta di rimpiangere una funzione industriale alla città che, così come conosciuta nel secolo scorso, evidentemente risulta improponibile, ma davvero il nostro benessere (mi fa piacere che sia stato usato questo termine anziché quello più ambiguo dello sviluppo) passa attraverso il Crescent o ancor più attraverso il progetto Fuskas?

La crisi economica in cui siamo entrati peraltro appare devastante: ha senso impegnare irreversibilmente un pezzo di territorio pregiato e con forti connotazioni affettive/culturali di rapporto coi cittadini per realizzare un porto turistico, per un settore in forte crisi (la crisi non c'è naturalmente solo per i superyacht, ma ancor più regalare un pezzo di territorio demaniale e dunque pubblico per l'utilizzo di pochissimi mi sembra - e non mi si accusi di ideologismo - profondamente sbagliato). l'Assessore regionale all'Ambiente Franco Zunino
interviene nel dibattito aperto da Ferdinando Molteni
Davvero pensare e progettare un futuro più rispettoso per l'ambiente significa essere conservatori? Lo stesso Obama, che certo non è un rivoluzionario, sembra pensarla diversamente. Sono poi d'accordo sul fatto che a volte sulla cementificazione vengono utilizzati, da parte di alcuni, anche elementi strumentali, ma non credo che il centrosinistra possa eludere il problema o scaricare invettive su chi, spesso vicino a noi, in modo invece trasparente ci muove critiche.

Franco Zunino
Assessore regionale all'Ambiente
Celle Ligure - 21 Novembre 2008