No all'ampliamento

La posizione di Greepeace, Italia Nostra, Legambiente e WWF

La decisione della Commissione Nazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale che, a larga maggioranza, ha approvato l'ampliamento a carbone della centrale termoelettrico della Tirreno Power a Vado Ligure è un atto gravissimo che non tiene conto del grave impatto sanitario ed ambientale che tale decisione contribuirà ad accentuare rispetto alla condizione attuale, che aumenta in maniera significativa le emissioni climalternati, in barba sia al protocollo di Kyoto che al piano europeo di riduzione delle emissioni, e che calpesta la volontà delle popolazioni e delle amministrazioni locali e umilia la stessa Regione Liguria.

Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente e WWF si sono da sempre dichiarate contrarie all'aumento della produzione energetica con combustibili fossili, non solo per le ragioni sopra ricordate, ma anche e soprattutto perché viviamo in una regione dove esistono tre grandi impianti energetici che da soli producono una quantità di energia superiore di ben 3 volte le necessità della Liguria.

Allo stesso tempo lo sviluppo delle energie rinnovabili e della politiche di efficienza e risparmio energetico, pur avendo fatto passi avanti in questi anni, sono ben al di sotto della soglia del 20% sul totale di produzione energetica che l'unione europea indica come obbiettivo da raggiungere entro il 2020, questo sia a livello nazionale che come Regione Liguria.

Bisogna quindi contrastare decisioni come questa, che vanno nel segno opposto, così come occorre contrastare il centralismo strisciante che sottendente alla decisione per la centrale di Vado Ligure (la prima di una serie simile e che non fa ben sperare per altri progetti che giacciono in commissione Via nazionale).

Per questo abbiamo apprezzato le parole del Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando che hanno messo in luce come il parere e la volontà della Regione ( che si era espressa contro la realizzazione del terzo gruppo a carbone) siano stati non solo non considerati, ma umiliati anche nel metodo con cui sono state prese le decisioni.

Per questo lo invitiamo ad essere conseguente con queste dichiarazioni e chiediamo alla Regione di opporsi con forza alla decisione presa in sede di Via nazionale e di impugnare l'atto nelle sedi politiche, nazionali ed europee, ma soprattutto in quelle giudiziarie ed amministrative.

Giuseppe Onufrio - Direttore delle campagne di Greenpeace Italia
Giovanni Gabriele - Presidente regionale Italia Nostra
Stefano Sarti - Presidente regionale Legambiente
Marco Piombo - Presidente regionale Wwf
Genova - 16 Novembre 2008