Decidiamo insieme ai cittadini come trasformare piazza del Popolo

Binario Blu approvato con le modifiche proposte da Rifondazione

Nel giorno del PUC il Consiglio comunale di Savona ha anche votato la trasformazione di piazza del Popolo. O meglio ha fissato alcuni paletti: dal parcheggio interrato, alle volumetrie previste, passando per la piazza pubblica. Il resto lo vogliamo decidere con i cittadini.

la redazione del sito
Savona - 22 Marzo 2009

L'intervento di Milvia Pastorino

L'oggetto di questa delibera è un'area che potremmo definire il nucleo pregiato di quel cuore della città, che comprende oltre a questo comparto anche gli Orti Folconi che, come richiamato dal programma elettorale del Sindaco Berruti, deve essere destinato ai savonesi. Da qui la scelta di far realizzare un grande City Park sotterraneo (di 1000-1100 posteggi pubblici e l'Assessore Di Tullio osserva il plastico bocciato di piazza del Popolo1400-1500 posteggi privati), e la sistemazione dello spazio sovrastante come piazza pubblica con cospicua dotazione di verde.

Una scelta importante quindi, che da un lato riqualifica una vasta area destinandone gran parte ad uso pubblico, dall'altra, attraverso la realizzazione del City Park, pone le condizioni per un reale nuovo modello di mobilità della nostra città.

L'ipotesi prefigurata nel Master Plan confrontata con gli indirizzi della deliberazione adottata nel luglio scorso presenta alcune variazioni di sostanza. Una su tutte. Si propone di costruire anche su una porzione di spazio destinato a piazza pubblica. In altre parole, il privato chiede di costruire su una porzione di terreno il cui "uso pubblico" era previsto come, diciamo così, "pagamento del diritto a costruire".

Va bene, il privato, sia esso proprietario o progettista, ha tutto il diritto di chiedere, tuttavia il Comune non solo ha il diritto, ma ha il dovere di valutare, anche con lungimiranza, se accettare e quale beneficio ne ha la collettività ed allora, sempre prevedendo la giusta contropartita (con l'auspicio che si riesca a pensare a qualcosa d'altro di un aumento della dotazione di posteggi), se si può accettare l'idea di ridistribuire parte dei volumi nella zona nord dell'area, di fronte alla Provincia, consentendo così un alleggerimento della concentrazione volumetrica nell'area del Tribunale, non si può non ricordare che restituire, o meglio per usare le parole del Sindaco, destinare questa area ai savonesi, vuole dire anche mantenere almeno in tutta l'area antistante l'attuale Piazza del Popolo fino al Letimbro, la destinazione di area verde con funzione pubblica, così come prevista dalle deliberazione del luglio scorso, area che deve essere disegnata con un percorso partecipato in grado di garantire una elaborazione collettiva ed un disegno finale capace di rispondere appieno ai reali bisogni della città.

D'altra parte la nostra città è così carente di spazi collettivi, di luoghi di incontro, di contenitori culturali che, ne siamo certi, sarà facile far sì che questa "grande area pubblica" non diventi luogo di degrado e di insicurezza come paventato da moltl'Assessore Di Tullio osserva il plastico bocciato di piazza del Popoloi.

Non posso non osservare a questo proposito, come gran parte dei Consiglieri abbiano difficoltà a vedere nella prospettiva di una area pubblica una grande occasione per creare opportunità di incontro, di svago, di divertimento, di socializzazione e subito si affrettino ad auspicare l'intervento del privato, magari proponendo l'ennesima galleria commerciale, come unica garanzia di qualificazione e sicurezza.

Mi sembrano molto appropriate le parole pubblicate su Eddyburg: "Gli spazi pubblici sono l'anima della città e la ragione essenziale della sua invenzione; sono il luogo nel quale società e città s'incontrano, nel quale il privato diventa pubblico e il pubblico si apre al privato. Uno dei segni più gravi della crisi attuale è nel fatto che gli spazi pubblici sono oggi a rischio, minacciati da mille tentativi di privatizzazione e mercificazione... Lo testimonia il tentativo, in corso ormai trionfalmente da qualche decennio, di sostituire agli spazi pubblici i "non luoghi", caratterizzati dalla ricerca dei requisiti opposti a quelli che rendono pubblica una piazza (lo spazio pubblico per antonomasia): la recinzione mentre la piazza è aperta, la sicurezza mentre la piazza è avventura (luogo di incontro), l'omologazione mentre la piazza è differenza e identità, la natura delle persone che la abitano, clienti anziché cittadini, la distanza dalla vita quotidiana anziché la sua prossimità".

Questa deliberazione conferma la decisione di realizzare da una parte un City-Park che è indispensabile per ripensare la mobilità del nostro centro ottocentesco liberato dalla presenza invasiva delle automobili; dall'altra restituisce ai cittadini una importante area oggi occupata solo dalle automobili.

Per decidere cosa fare di essa basterà essere disponibili ad aprirsi al patrimonio di intelligenza e di idee dei savonesi.

Milvia Pastorino
Capogruppo PRC Comune di Savona
Savona - 20 Marzo 2009