Rifondazione non voterà il PUC

Nella situazione data sono stati fatti dei passi avanti, ma insufficenti per un nostro pieno riconoscimento

Il prossimo 20 marzo, dopo il passaggio in Giunta avvenuto martedì scorso, andrà in votazione il Piano Urbanistico Comunale (PUC) cui spetta il compito di pianificare la gestione del territorio per i prossimi 15-20 anni. Un PUC che Rifodanzione Comunista, pur rinnovando la fiducia al Sindaco Berruti, non voterà così come deciso nella Direzione provinciale riunitasi lo scorso 3 marzo e come coerentemente espresso dal nostro Assessore Jörg Costantino nella Giunta sopra citata.

Una pianificazione territoriale che ha ereditato un pesante fardello dal passato (basti pensare che nel PUC sono presenti sia la Margonara che l'Aurelia Bis), ma che ha comunque provato a dare risposte concrete e sostenibili per il futuro assetto urbano della città, per la mobilità e la qualità della vita dei cittadini anche in relazione alla crescente richiesta di edilizia popolare e convenzionata partendo dal recupero dell'esistente.

Dal nostro punto di vista, tuttavia, questo cambio di marcia non è riuscito a pieno. Diverse cose sono migliorate, anche se il tutto è stato presentato a "pacchetti separati". Penso a piazza del Popolo e agli Orti Folconi dove a fronte di un aumento volumetrico, la grossa parte delle volumetrie era già prevista e non poteva essere ridotta, siamo riusciti ad ottenere la riqualificazione della piazza come area verde dedicata ad attività ludico-ricreative e alla mobilità pedonale e ciclabile, funzionalmente collegata alla sponda opposta del Letimbro. Il tutto oltre al parcheggio interrato fortemente voluto dal Sindaco Berruti inserito però in un piano generale sulla mobilità che porterà alla progressiva chiusura del centro al traffico. Sul versante Orti Folconi siamo riusciti ad introdurre l'edilizia convenzionata al 30% e il parco urbano.

Non meno importante la delibera contente le osservazioni al PUC delle circoscrizioni e i pareri di Provincia e Regione con una conquista, per noi, significativa: il limite concordato sul lungomare di ponente. Dopo aver consegnato ai privati il porto di Savona (Bofill) e la costa di levante (Fuksas) non potevamo svendere anche il ponente cittadino. Un limite, quello fissato nei 12 metri di altezza, che una parte importante della maggioranza voleva aumentare. Siamo riusciti, grazie al Sindaco, a bloccare quell'operazione.

Nella seconda delibera, lo scorso dicembre, siamo riusciti, insieme ad altri, ad introdurre elementi interessanti. A partire dall'istituzione di incentivi per il recupero del patrimonio edilizio esistente, sotto forma di sgravi fiscali. Un provvedimento teso a sostenere il recupero edilizio di una parte importante della città, ma anche capace, speriamo, di rimettere sul mercato degli affitti alloggi oggi inutilizzati. O ancora la disciplina dell'edilizia collinare che ha riequilibrato, rispetto al preliminare del PUC, gli incentivi concessi ai cosiddetti borghi liguri e le limitazioni per le cosiddette "case sparse", abbassando gli incrementi volumetrici il Consiglio comunale sulla Margonaraconcessi nel primo caso, e innalzando gli indici per le seconde (indici che rimangono comunque più bassi rispetto al Piano regolatore).

Terza delibera e nuovi piccoli, ma significativi progressi a partire dalla realizzazione della Cittadella dell'innovazione che rappresenta la vera scelta strategica per il futuro sviluppo della città. Un intervento che si realizzerà su terreno comunale e non prevederà alcun tipo di interventi di edilizia residenziale per "sostenersi". Non era scontato.

A questo dobbiamo aggiungere il blocco riguardante la reintroduzione del distretto di trasformazione TR2 cosidetto "Albamare" già stralciato in sede di adozione del preliminare del PUC e riproposto come osservazione dai privati. Ovvero un nuovo insediamento sulla collina tra Savona e Albissola Marina. O ancora il ritorno, dopo oltre venti anni, nella nostra città dell'edilizia sociale.

Risultati significativi, importanti, fortemente voluti dal nostro partito, ma insufficenti per dare un voto positivo a questa pratica. Noi in questo PUC, purtroppo, non ci riconosciamo.

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 15 Marzo 2009

I commenti dei quotidiani

Piano regolatore, Prc si astiene - da La Stampa

Jorg Costantino: "Non potevamo dire sì a Margonara e Aurelia bis"

Rifondazione comunista non voterà il Piano urbanistico comunale. Dopo due anni di intenso lavorìo, modifiche e continue mediazioni nell'ambito della maggioranza di centrosinistra, ieri mattina è arrivata la doccia scozzese. L'assessore Jorg Costantino ha annunciato che, pur condividendo molte delle innovazioni introdotte nel Piano regolatore, il suo partito si asterrà sul voto finale. Una notizia che da qualche giorno aleggiava su Palazzo Sisto e certo non facilita il compito del sindaco che proprio su una delle pratiche fondamentali vedrà assottigliarsi pericolosamente i numeri della sua maggioranza. Senza i voti di Rifondazione, la coalizione di Berruti scenderà da 25 a 22 voti, che potrebbero diventare 21 per l'assenza del consigliere socialista Li Calzi.

L'assessore Costantino ha motivato l'astensione così: «Abbiamo votato tutte le novità che sono state introdotte nel Piano regolatore, dall'edilizia sociale a quella popolare, dalle case in collina allo sviluppo del lungomare per finire alla sistemazione di piazza del Popolo. In questi anni abbiamo lavorato di comune accordo con il sindaco e l'assessore Di Tullio ad apportare una serie di modifiche al Piano urbanistico che tuttavia partiva con'eredità pesantemente negativa del passato. Siccome non possiamo accettare che nel Puc si parli di Margonara e Aurelia bis, ci asterremo. Sia chiaro che questo voto non mette in discussione il rapporto di fiducia nei confronti del sindaco o della coalizione che è saldissimo». I colleghi di giunta hanno preferito non commentare. Del resto ieri mattina era stata finalmente votata la pratica per la sistemazione di piazza del Popolo. Dopo un vivace scambio di opinioni fra il sindaco e l'assessore del Pd Luca Martino, a proposito delle volumetrie previste nelle ex aree ferroviarie, la giunta ha approvato un documento che verrà inserito nel Piano regolatore che disciplina gli indirizzi generali del Comune in vista di uno Schema di assetto urbano che sarà realizzato in futuro. Nella delibera, che conferma le indicazioni formulate dal Consiglio la scorsa estate, è stata inserita la prescrizione che vieta il residenziale nella parte centrale di piazza del Popolo. Non è escluso che dove c'era un tempo la stazione possa sorgere una scuola. (Ermanno Branca - 11/03/09)

Rifondazione comunista si astiene nel voto sul Puc - da Il Secolo XIX

L'assessore costantino: l'impianto generale del 2005 contiene anche Margonara e Aurelia bis, sì a binario blu. Il Prc: piena sintonia con sindaco e coalizione. Abbiamo votato tutti i singoli comparti. Ma c'è l'eredità del passato

Rifondazione Comunista vota Binario Blu, ma si astiene sull'approvazione definitiva dell'intero "corpo" del Puc, il quale conterrà anche la Margonara e l'Aurelia bis, due operazioni escluse sin dall'inizio dall'accordo di coalizione che regge l'amministrazione Berruti. La sorpresa era nell'aria ed è maturata ieri nella seduta di giunta e accadrà di nuovo, quasi certamente, nel consiglio comunale del 20 marzo, che consegnerà un nuovo Piano regolatore alla città, a 32 anni dal Pris (il Piano regolatore intercomunale savonese). Lo posizione del partito è stata spiegata ieri dall'assessore Jorg Costantino, con parole attente e misurate: «Non si tratta di una rottura con la coalizione, della quale rivendichiamo anzi il buon lavoro ed i risultati positivi ottenuti». Ha aggiunto: «Questa amministrazione è intervenuta, e bene, con il solo strumento che aveva a disposizione: le osservazioni al Puc adottato nel 2005. Ed ha ottenuto risultati molto importanti e positivi. Ma l'impianto è quello ereditato dalla amministrazione precedente, quella Ruggeri, quando noi eravamo all'opposizione. Su due punti il nostro dissenso è sempre stato chiaro: Margonara e Aurelia bis».

L'assessore Costantino ha sempre esercitato il suo ruolo con lealtà alla coalizione e ricerca della mediazione, nella maggioranza e nel suo partito. Non è un caso, dunque, che il Prc affidi alle sue parole la spiegazione ufficiale della linea del partito. Partito stretto tra la necessità di "marcare" le proprie posizioni in una delicata fase politico-elettorale che prelude alle Provinciali (dove Rifondazione non correrà con il Pd) e quello di continuare a sostenere lealmente la coalizione ea difendere i risultati ottenuti, anche in vista del prossimo mandato amministrativo. E nbn è un caso che il resto della coalizione abbia accolto la novità con il massimo aplomb. Spiega Costantino: «Abbiamo votato con convinzione tutti i singoli pacchetti sul Puc, l'ultimo quello relativo a Binario Blu, proprio oggi. Comparti sui quali l'amministrazione tutta ha lavorato e per i cui risultati dobbiamo dire grazie al sindaco Berruti e all'assessore Di Tullio che hanno sempre garantito e trovato il punto di mediazione tra le diverse sensibilità».

Aggiunge Costantino: «Abbiamo ottenuto risultati importantissimi, a partire dall'edilizia sociale. Ma rimane, inevitabilmente, un impianto che comprende cose che non ci convincono, come Margonara e Aurelia bis». Spiega ancora Costantino: «Abbiamo messo sulla bilancia i tanti aspetti positivi e quelli che non ci convincono ed abbiamo deciso per l'astensione». Ma sottolinea:â??«Pur astenendoci, vogliamo chiarire con forza la piena sintonia con il sindaco e con la coalizione tutta su quanto fatto e su quanto dobbiamo fare. Sottolineo che abbiamo votato favorevolmente, solo pochi giorni fa, al bilancio, che è la carta d'identità di una amminsitrazione». (Antonella Granero - 11/03/09)