Si con riserva a Parco Doria

La dichiarazione di voto di Sergio Lugaro

Sig. Presidente, Sig. Sindaco, parlo a nome dei Gruppi Consiliari del PRC e del PdCI.

Pochi giorni fa la Giunta comunale, come ha descritto l'Assessore Aglietto, ha approvato il progetto che IPS ha realizzato per le aree del Parco Doria. Entro il 2009, se il percorso istituzionale non subirà intoppi, circa 22 mila metri quadrati di area artigianale/manifatturiera saranno in larga parte destinati ad insediamenti produttivi, 2 mila metri quadrati saranno adibiti ad uffici direzionali e 1100 ad attività commerciali che, come ci assicura l'Assessore, non saranno alimentari.

Si parla di grande occasione per Legino e, in generale, per il ponente cittadino. Si parla di una nuova opportunità insomma. Se è così – come auspichiamo sia – contestiamo comunque il fatto di andare avanti a colpi di varianti sul Piano regolatore comunale adottato, ma non approvato, per mettere in piedi questo nuovo modello di progettualità che oggi in particolare investe le aree dell'ex ferrovia.

Va detto altresì che opportunità dovrebbe far rima con crescita occupazionale, oltre che con produttività. Le due cose non possono essere separate, se non altro per obbedienza alle leggi di mercato. Va anche detto che l'onere di urbanizzazione sarà la realizzazione di una palestra e sappiamo quanto Savona abbi bisogno di impianti sportivi.

In pratica il progetto in se può anche essere condivisibile ma, un'altra volta, ci troviamo a discutere di un progetto preconfesionato che non ha coinvolto nella sua elaborazione la cittadinanza.

Ricordiamo come l'area del Parco Doria risulti estremamente importante al punto che la Regione la individuava, nel suo parere sul PUC, quale possibile Distretto di Trasformazione. Tali futuribili Distretti di trasformazione piano piano stanno per estinguersi. Uno alla volta spariscono.

Alcuni aspetti della pratica inoltre non ci convincono in pieno è infatti comparsa l'area commerciale, è stata aumentata di ben 11 metri l'altezza degli edifici e contestualmente ridotta la distanza tra essi. Non capiamo la necessità dell'innalzamento delle altezze, se la giustificazione dovesse essere quella di un maggior introito per oneri di urbanizzazione per l'edificazione della palestra questo non risponderebbe a verità in quanto erano sufficienti già gli oneri presenti nel primo progetto.

La Terza Circoscrizione, già dal primo progetto, ha contestato l'intervento sulla viabilità di via Stalingrado, che avrebbe dovuto prevedere l'uscita di tale variante presso piazzale Amburgo per decongestionare il traffico di tale arteria.

Invitiamo per ultimo gli uffici ad inviare queste pratiche corpose alle circoscrizioni in tempi ragionevoli e non come è accaduto per questa e altre pratiche, pochi giorni prima della discussione in Consiglio Comunale.

Alcuni di noi in Commissione si sono astenuti e oggi, per spirito di coalizione e con l'auspicio che tali attività produttive incrementino veramente i posti di lavoro, daranno comunque parere favorevole, sottolineando nel contempo un forte disagio: le cose non possono e non devono più andare avanti così.

Sergio Lugaro
Consigliere PRC Comune di Savona
Savona - 15 Novembre 2007