Albenga-Millesimo-Predosa: inutile opera bipartisan

La "bretella" dimostra una volta di più la mancanza di una strategia di intervento sui sistemi di trasposto alternativi alla gomma

L'opera viaria Albenga-Millesimo-Predosa dimostra ancora una volta la mancanza di una strategia di intervento sui sistemi di trasposto alternativi alla gomma. Questa mancanza di strategia si lega a doppio filo alla logica dell'Italia a due velocità sulla quale si fonda l'alta velocità. Così si trovano i denari per finanziare opere devastanti e costosissime, sia in termini monetari che ambientali, sulle tratte ritenute remunerative da Trenitalia. Quelle posizionate sulle direttrici dei grandi hub, il tracciato dell'Albenga-Millesimo-Predosanell'obiettivo di recuperare 5/10 minuti sul un tratto Milano-Roma, mentre si lasciano nel dimenticatoio le altre linee.

La devastante situazione delle infrastrutture ferroviarie liguri è il prodotto di questa logica. Una logica che dimostra ancora una volta l'abdicazione della politica rispetto alle tematiche della pianificazione territoriale, lasciata anche questa al mercato e alle strategie di Trenitalia o di altre cordate private che decidono cosa, dove e come intervenire sulle infrastrutture. L'Albenga-Millesimo-Predosa si inserisce perfettamente in questa logica.

Il nostro parere negativo sull'opera parte dalla considerazione che la Valbormida ed il tratto costiero centrale ligure necessita di un intervento forte e massiccio sulle infrastrutture ferroviarie ad iniziare dalla manutenzione e ammodernamento del tratto Savona-San Giuseppe-Ceva con il decollo del progetto di metropolitana leggera. Il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie costituisce per noi l'unica risposta perseguibile e realizzabile finalizzata alla riconversione della Valbormida e l'unico elemento per una sua reindistrializzazione compatibile. La mancanza di una strategia in questo senso determineràil tracciato dell'Albenga-Millesimo-Predosa l'emarginazione dell'asse centrale ligure dalle vie di comunicazione verso Piemonte e Lombardia.

Tra un inutile sperpero di risorse monetarie e ambientali e interventi di manutenzione e potenziamento delle struture alternative alla gomma, che costituisono la risposta vera ai problemi della mobilità provinciale, scegliamo decisamente la seconda ipotesi.

La Albenga-Millesimo-Predosa non costituisce alcuna risposta alla necessità di infrastrutture viarie connesse al potenziamento delle attività portuali e della logistica, indicate come possibile risposta alla crisi occupazionale provinciale. Investitre i denari necessari alla progettazione e costruzione dell'opera nel trasporto ferroviario costituisce una risposta strategica, non pregiudiziale, meno invasiva e più fattibile.

Un'opera inutile che devasterebbe sia l'entroterra, sia il ponente savonese, ed avrebbe forti ripercussioni ambientali soprattutto nella tratta Albenga, Garessio, Ceva. Infatti il tracciato, che prevede parti rilevanti in galleria, in relazione alle caratteristiche fisiche e meccaniche dei territori attraversati, comporterebbe grossi rischi e produrrebbe effetti negativi e irreversibili rispetto alle risorse idriche superficiali e profonde ponendo in discussione gli equilibri ambientali.

Il turismo e lo sviluppo non si ottengono certo con questi progetti inutilmente faraonici.

Furio Mocco
Responsabile Lavoro e Politiche economiche PRC Savona
Carcare - 21 Dicembre 2009