Mai con il centrosinistra!

Michele Brosio, Silvia Poggi e Patrizia Turchi lasciano Rifondazione Comunista

"Di scontri nel PRC ce ne sono sempre stati, ma l'impressione è che questa volta ci sia qualcosa in Patrizia Turchipiù (speriamo ovviamente di sbagliarci). A confrontarsi infatti non sono semplicemente Franco Zunino e Patrizia Turchi, a confrontarsi sono due visioni diverse della politica e del partito". Così scrivevamo nella seconda metà dello scorso novembre a seguito di un vivace scambio di opinioni, tra Zunino e Turchi, avvenuto sulle pagine dei quotidiani locali. Purtroppo non ci siamo sbagliati.

Attraverso un comunicato fatto pervenire a "Il Secolo XIX" e a "La Stampa" di Savona, Patrizia Turchi, capogruppo in consiglio comunale a Savona per il PRC e già segretaria provinciale del Partito, lascia dopo 15 anni di militanza Rifondazione Comunista.

Ho deciso di dimettermi dal PRC dopo 15 anni di militanza, per questi motivi:

Le ragioni di questa scelta saranno meglio esplicitati nel corso di una assemblea pubblica, che si svolgerà venerdì 27 gennaio alle ore 21 presso la SMS 24 Aprile di Via Verdi. All'assemblea pubblica parteciperanno anche Michele Brosio e Silvia Poggi, membri della direzione provinciale ed anch'essi dimissionari dal partito.

Patrizia Turchi

Con Patrizia quindi lasciano il PRC anche Michele Brosio Consigliere della II Circoscrizione e Silvia Poggi membro della Direzione provinciale del partito. Le motivazioni sono legate alla politica locale e nello specifico alla scelta, decisa a larga maggioranza dal partito, del dialogo con le forze del centrosinistra in vista delle prossime elezioni comunali. Una notizia, quella dell'abbandono del PRC, che non ci può certo lasciare indifferenti, una scelta che rispettiamo, ma che riteniamo profondamente sbagliata poiché va a frammentare ed indebolire ulteriormente, in nome di un'opposizione pregiudiziale, la sinistra savonese.

la redazione del sito
Savona - 25 Gennaio 2006

I commenti dei quotidiani

Patrizia Turchi ha lasciato Rifondazione - da La Stampa

Contro l'accordo di governo con i DS

Patrizia Turchi si è dimessa da Rifondazione. Il consigliere comunale di Savona non condividendo la scelta di governo adottata dalla segreteria provinciale, ha lasciato il partito. Michele Brosio «Ho deciso di dimettermi dal Rifondazione, dopo 15 anni di militanza, per questi motivi: il definitivo adeguamento di Rifondazione ad una politica priva di qualsiasi potenzialità trasformatrice, che a Savona assume caratteristiche di soffocante incapacità di elaborazione ed iniziativa; l'incredulità circa il metodo seguito nell'apertura della trattativa con il centrosinistra in vista delle elezioni comunali, prevedendo un passaggio dall'opposizione (coerentemente portata avanti in consiglio comunale da sette anni) alla maggioranza senza giustificazione alcuna, sul piano politico e programmatico, che non quella di "non disturbare il manovratore"; la necessità di offrire ai savonesi una proposta alternativa, per la quale è necessario lavorare confrontandoci con quei settori di "sinistra critica", con i quali Rifondazione ha ritenuto di non dover interloquire. Le ragioni di questa scelta saranno meglio esplicitati nel corso di una assemblea pubblica, che si svolgerà venerdì 27 alle 21 alla Società di mutuo soccorso 24 Aprile di Via Verdi. All'assemblea parteciperanno anche Michele Brosio e Silvia Poggi, membri della direzione provinciale ed anch'essi dimissionari dal partito».

Intanto Franco Astengo, portavoce dell'associazione "A sinistra per Savona", critica il candidato del centrosinistra Berruti per la mancanza di contenuti del programma presentato agli alleati: «Il programma presentato dal candidato Federico Berruti, agli alleati è stato accolto, addirittura, da applausi bipartisan. Tutti, infatti, ne rilevano pregi e Rifondazione lo giudica "interessante" al punto che lo stesso centrodestra lo giudica come possibile punto di riferimento anche per il proprio schieramento, aggiungendo che sarà la presenza della sinistra ad impedirne l'attuazione. Questo quadro indica con il massimo della chiarezza la realtà di una situazione savonese dove, nel mondo della politica, appare davvero latitare la chiarezza e la capacità d'analisi: prima di tutto manca l'esame di ciò che è stata, fin qui, l'amministrazione comunale, il giudizio sul suo operato, la valutazione sul deficit di democrazia imposto alla città con la vicenda dell'abbandono del sindaco e con le conseguenze di questo atto sull'attività amministrativa. Inoltre manca un contraddittorio su precisi contenuti di programma come) ritiro del Piano regolatore e apertura di un confronto in città, visione comprensoriale delle possibilità di sviluppo. In questo senso la scelta compiuta circa l'utilizzo delle aree Metalmetron è sbagliata e va immediatamente corretta; il recupero dei grandi contenitori storici va affidato alla mano pubblica. L'ex San Paolo e Palazzo santa Chiara potrebbero ospitare le facoltà umanistiche dell'Università e la Biblioteca; l'immediata chiusura di Cima Montà rimane il presupposto indispensabile per una diversa politica dello smaltimento dei rifiuti». (Ermanno Branca - 24/01/2006)

Terremoto a Rifondazione se ne va la "pasionaria" Turchi - da Il Secolo XIX

Con la consigliera comunale abbandonano anche Brosio e Poggi. Il segretario «Prendo atto»

Patrizia Turchi, a Savona consigliera comunale di lungo corso e tante battaglie, lascia Rifondazione Comunista. Con lei abbandonano il partito di Bertinotti anche altri due membri della direzione provinciale: Michele Brosio (consigliere della Seconda Circoscrizione) e Silvia Poggi. Intanto, ieri pomeriggio, il presidente provinciale Marco Bertolotto ha incontrato il segretario diessino Giovanni Lunardon: permane la situazione di stallo per la vicepresidenza della Provincia. Quando Berruti lascerà, Bertolotto vorrebbe nominare Roberto Peluffo (diessino già in amministrazione), ma i DS chiedono il posto per Lorena Rambaudi: le quotazioni di quest'ultima sono in risalita. Se Peluffo non punterà i piedi, alla fine, sarà lei a spuntarla.

Ma torniamo a Rifondazione: la frattura appare definitiva e insanabile, ma parte dal lontano ed è l'ultimo approdo dopo mesi di tensioni nate Patrizia Turchi e Michele Brosio
foto di Marco Ravera
quando il partito ha deciso di partecipare alle trattative e tentare il "rientro" nel centro-sinistra, in vista delle elezioni di primavera. La Turchi ha convocato tutti per venerdì alle ore 21.00, alla SMS 24 Aprile di via Verdi. Un'occasione, ha spiegato in un comunicato, per meglio esplicitare «le ragioni di questa scelta». Ma anche l'occasione per "tirare le reti" e capire chi e come la può seguire in un'altra avventura politica. È noto che la Turchi partecipa da tempo ai lavori di "A Sinistra per Savona", il gruppo che ha chiamato a raccolta la sinistra critica e alternativa e si appresta a varare una lista per le prossime elezioni. La battagliera consigliera non sembra però incline all'esperienza delle liste civiche e vuole capire, il prossimo venerdì, il margine di manovra a sua disposizione per dare un precisa connotazione politica alla nuova avventura. Tra le contestazioni a Rifondazione che la Turchi ha messo per iscritto, nel suo comunicato di addio dopo 15 anni di militanza, "il metodo seguito nell'apertura della trattativa con il centrosinistra" e, appunto, "la necessità di offrire ai savonesi una proposta alternativa».

Glaciale la reazione della segretreria provinciale di Rifondazione: «Mi dispiace - ha detto Franco Zunino - ma non posso fare altro che prendere atto. La stragrande maggioranza del partito ha deciso di aprire un percorso di confronto con il centrosinistra». E ha concluso: «Non è vero che non abbiamo contatti con la "sinistra critica", molti ci hanno invece incoraggiato sulla strada intrapresa». (Antonella Granero - 24/01/2006)