È ora di cambiare pagina

Le Elezioni Comunali del 2006: una nuova ed entusiasmante fase o il solito mugugno?

Alla fine ci siamo arrivati. Ruggeri ha fatto conoscere il suo pensiero: il Sindaco di Savona Carlo Ruggeriandare in regione e possibilmente fare a Genova quello che (non) ha fatto a Savona.

Intanto non era assolutamente così chiaro che sarebbe rimasto a Savona, la sua "famosa lettera" parlava infatti dell'intenzione di continuare ad occuparsi di Savona. Mica ha detto che lo avrebbe fatto dallo scranno di sindaco! E poi perché rinunciare ad uno degli ultimi treni rischiando di restare a Savona a fare il "capostazione" (divertente e calzante definizione di Ermanno Branca de La Stampa)? Crediamo che non ci sia più nulla da spendere su questa figura, che ha tenuto, e purtroppo terrà con le sue mancate dimissioni, in scacco Savona, nell'illusione che qualcosa sarebbe cambiato (dalla politica programmatoria alla pratica di condivisione a sinistra delle scelte politiche). La dignità e la correttezza politica avrebbero imposto una chiara decisione in tempi tali da consentire a Savona le elezioni già in questa primavera, ma è del tutto inopportuno ed incongruo attendersi da questo apparato politico un simile rispetto.

È ora di cambiare pagina. Ci aspetta quasi un anno di progettazione per dare risposte diverse a Savona, che non può non partire da un'analisi anche del presente. Un'analisi tante volte fatta su queste pagine rammentando che non è solo relativa alla figura di Ruggeri, in quanto tale, ma all'intero apparato politico che in questi anni ha optato elettoralmente, a partire dai contenuti e dal metodo, per uno sfondamento a destra.

Adesso dunque arriviamo al nodo della questione. I savonesi critici, sia quelli avvezzi alle dinamiche politiche-istituzionali che quelli che pur lontani dal Palazzo con questo hanno comunque avuto modo di relazionarsi, da tempo avvertono un disagio molto forte. Alle volte sembra persino di rivivere una atmosfera particolare, quella dei primi anni '80. Per capirci meglio e non lasciare fraintendimenti, quella atmosfera prodromica che a Savona portò ad una serie incredibile di colpi di scena politici. Ora si tratta di capire se siamo intenzionati a creare le condizioni per una nuova realtà.

La prima cosa da verificare è se esista uno spazio. Vediamo. il Comune di SavonaNel centro-destra potremmo dire che la desertificazione avanza (sia in termini organizzativi che di programma). Se non provvedono subito a creare un riferimento credibile e autorevole sono in panne. Inoltre la candidatura di Ruggeri ruberà voti alla destra e sarà interessante verificarne i risultati ad Elezioni Regionali concluse. Ancora più difficile immaginare un programma di destra "innovativo" e riconoscibile da quello del mandato Ruggeri!

Nel centro-sinistra invece le questioni sono decisamente più articolate. Potremmo individuare tre piani, che per brevità unificheremo chiamandoli il CSI (centro-sinistra istituzionale), tra loro interconnessi: quello propriamente affaristico, quello che grazie agli affari riesce a quagliare un insieme anche eterogeneo di peones (attratti da medagliette, prebende, gradi di caporal-maggiore), e quello che si tappa il naso aspettando Godot.

Fuori dal CSI, con orbite fortemente ellittiche, ci sono altri pianeti che vagabolano in questo microscopico universo savonese. Associazioni, formazioni politiche, circoli culturali che - a seconda del ciclo celeste e degli avvenimenti nazionali - desiderose di influenzare, magari con la forza di gravità, come la luna, le maree del CSI, si avvicinano o si allontanano, mai paghe e perennemente immusonite, in perfetto stile ligure.

Vi sono poi una serie di realtà, magari più piccole, ma non per questo meno significative, che piuttosto di "ruotare" attorno al CSI preferiscono prenderne le distanze, col rischio però di dis/perdere tutta la forza innovatrice e di sensibilità politica che hanno.

C'è poi una forza come la nostra. Un partito che ha tutte le carte in regola per assumersi la corresponsabilità di costruire un'area più vasta del "dissenso". Credibile, autorevole, alternativa. Lo spazio, in questo microcosmo, è davvero enorme. Sapremo sfruttarlo? O rischiamo di buttarlo alle ortiche, ancora una volta? Col rischio davvero di fare semplice testimonianza, cosa della quale spesso veniamo accusati. L'esperienza del connubio con Noi per Savona, che non abbiamo saputo sfruttare all'epoca, potrà essere rinnovellata ed ampliata?

La prossima volta ci occuperemo degli argomenti politici, la cui somma può costruire un programma alternativo.

Patrizia Turchi
Capogruppo Comunale a Savona
Emanuele Varaldo
Consigliere Comunale a Savona
Savona - 3 Marzo 2005