Piattaforma: perchè non un referendum?

Le dimissioni in massa a Vado Ligure aprono nuove prospettive

La piattaforma di Vado Ligure così come progettata non è assolutamente sostenibile sia per le dimensioni, sia per le modalità costruttive. Rifondazione Comunista lo ha sempre affermato con forza e determinazione, dai voti in Consiglio provinciale e comunale fino alla recente Giunta regionale che ha visto il nostro rappresentante non partecipare al voto.

Oggi, con le dimissioni dei rappresentanti della Margherita e del comitato delle Firme dalla Giunta del Comune di Vado Ligure, cui va la nostra solidarietà politica e personale per l'importante e difficile passo compiuto, questo fronte si allarga, seppur da basi e da posizioni diverse, poiché i dimissionari sono rimasti in maggioranza mentre il PRC è all'opposizione. Un importante gesto che va colto.

Poiché i sostenitori del progetto affermano che la piattaforma porterà benessere e ricchezza per Vado e il comprensorio, perché allora non sottoporre il progetto Maersk a referendum? Occasione già clamorosamente negata anni fa. Sul quesito discuteremo, ma sarebbe opportuno, nonché auspicabile coinvolgere i cittadini in un percorso partecipato.

Segreteria provinciale Rifondazione Comunista
Vado Ligure - 9 Agosto 2007