Villapiana ricomincia dall'utilizzo dei rifiuti

Buona la partecipazione alla prima iniziativa del nuovo circolo del PRC

Per sei, sette mesi, il circolo di Villapiana di Rifondazione Comunista aveva subito la sorte dell'Araba fenice: che vi fosse ancora tutti lo sapevano, ma dove fosse finito nessuno poteva dirlo. La mini-scissione che l'aveva colpito, con la fuoriuscita di alcuni militanti confluiti nel movimento di Ferrando, era stata la causa di questa eclissi organizzativa e politica.

Così, ci siamo adoperati per ripristinare quello che è sempre stato un punto di riferimento per la sinistra villapianese, per i comunisti e per tutte le forze democratiche. Rifondazione Comunista, alle scorse elezioni comunali e circoscrizionali, ha ottenuto un ottimo risultato in termini percentuali e assoluti, riportando in Consiglio di quartiere Francesco Calabria e non ha mai smesso di avere un contatto diretto con la popolazione e con le altre forze sociali e politiche. Valga per tutti l'esempio della vicenda tortuosa del centro sociale "Barricata", con cui si è creato nel tempo un leale rapporto di reciproca e giusta autonomia, ma di fattiva collaborazione.

E così, le ultime tappe della riorganizzazione del PRC nel quartiere hanno visto lo svolgersi di un congresso straordinario del circolo e l'elezione di Silvio Poggi a segretario e di Vito Brunetti a tesoriere, con al seguito un nutrito Comitato direttivo. Direttivo, ma soprattutto operativo, che non ha perso tempo e ha voluto organizzare alla società "La Generale" una serata di dibattito sul "problema rumenta", invitando Jorg Costantino, assessore comunale all'ambiente, Mimmo Filippi, geologo e assessore provinciale con delega alla gestione dei rifiuti. Il tutto introdotto e coordinato dal segretario della federazione Marco Ravera, dopo un saluto molto bello, ricco di passione politica, di Silvio Poggi.

Ravera ha esordito con un prologo riguardante proprio le vicende di recupero politico da parte di Rifondazione nel quartiere di Villapiana, ponendo a sottolineatura come fosse veramente imprescindibile la ridisposizione di un presidio politico del PRC in una zona di Savona fortemente legata ai valori della democrazia, ad una tradizione operaia e "rossa". "È prossima – ha proseguito il segretario provinciale – l'apertura anche di una nuova sede. Sarà in via Ceva al 3 R. e ci auguriamo divenga in poco tempo un luogo fisico dove si possa tornare a discutere della politica locale e anche nazionale. Da dove partano quegli input necessari per un lavoro ottimale per tutta la sinistra, che sappia coinvolgere e aggregare, che abbia la funzione di volano per una unità alla cui base sta senza dubbio la partecipazione popolare".

Prima di passare la parola all'assessore Filippi, Marco Ravera ha sintetizzato il merito del piano provinciale dei rifiuti che verrà posto in approvazione in tempi brevi. La grande novità che viene introdotta attraverso le linee guida del medesimo piano è senza ombra di dubbio la raccolta differenziata di tutti quei rifiuti che troppo spesso vengono considerati solo tali e che, invece, sono propriamente definiti "materiali di riutilizzo".

L'assessore Filippi, in chiave critica, ha esposto la situazione profondamente negativa in merito alla gestione del problema "rumenta", indicando nello sviluppo della "differenziata" l'unica efficace espressione di controtendenza rispetto alle attuali politiche di smaltimento della spazzatura. Ne produciamo tanta, le discariche sono piene e, per fare l'esempio di Cima Montà, sono anche chiuse. Un'altra vittoria politica di Rifondazione Comunista che per anni ha chiesto la chiusura del presidio di accumulazione dei rifiuti e, scontrandosi con le presunte "esigenze" di mantenimento della discarica prima e di costruzione di un inceneritore nella zona di Savona poi, è riuscita a tracciare una linea di condotta amministrativa in tal senso che si muovesse nella direzione della tutela dell'ambiente e, pertanto, di una chiusura dei cancelli di Cima Montà.

Resta però il dilemma, che assilla un pò tutti i comuni, della collocazione della spazzatura. In questo momento Savona porta alla discarica del "Boscaccio" la propria "rumenta". Poiché non si può avere un atteggiamento quasi fideistico nella imperiturità dei siti di allocamento dei rifiuti, visto che non sono infiniti e, dopo le rispettive chiusure, occorrono decine e decine di anni per bonificarli, appare del tutto evidente che va perseguita un'altra via.

Mimmo Filippi, che da quarant'anni studia i problemi geologici del territorio, ammette del tutto tranquillamente che la risposta per una sostenibilità ambientale in materia di smaltimento dei rifiuti altra non può essere se non una politica di sensibilizzazione costante rispetto alla raccolta "porta a porta". Vetro, carta, cartone, plastica, lattine, i residui e gli scarti di cucina sono tutti elementi di una catena che può condurre – ha spiegato Filippi – ad un grande risparmio di energie nel ciclo anche di riutilizzo degli stessi materiali di scarto. Mettere, ad esempio, una bottiglia di plastica nella condizione di essere riutilizzata fa in modo che si arrivi ad un recupero fino al 50% di energia. Energia che altrimenti dovrebbe essere impiegata per eliminare completamente il contenitore di acqua gettato in un comune cassonetto dell'immondizia.

Non parliamo, dunque, di rifiuti – ha ribadito l'assessore Filippi – ma parliamo piuttosto di riutilizzo, di riconversione di materiali "post-consumo" che possono ancora avere una funzione e che evitano così anche di produrre quelle molecole di diossina che escono dai termovalorizzatori e si posano sui campi e su tutto ciò che ci circonda, provocando gravissimi danni all'ecosistema e alla nostra salute.

Ed ecco un'altra novità che il piano provinciale dei rifiuti ci offre: una volta per tutte si è abbandonata l'ipotesi di edificazione di un inceneritore e, contestualmente, si pone l'accento su un necessario adeguamento agli standard di attuazione della "differenziata" richiesti dall'Unione Europea e, prima ancora, dalla Legge Ronchi.

Non è un mistero che l'attuazione del piano provinciale dei rifiuti comporti dei costi. Il "porta a porta", cadenzato nel tempo con un calendario ben preciso di giorni in cui passeranno i dipendenti dell'Ata a ritirare i rifiuti separati in appositi contenitori, comporterà le spese di produzione di questi contenitori, il loro mantenimento attivo in ogni condominio. Per le vie di Savona scompariranno i cassonetti bianchi, blù ed anche le campane del vetro. Tutto partirà da casa nostra, dal nostro piccolo quotidiano momento di produzione della "rumenta".

Il finanziamento del piano provinciale è stabilito per legge, e verrà sostenuto in parte dai fondi della Regione Liguria. Savona ad esempio – ha detto Costantino – procederà per "step", ossia per tappe: i finanziamenti di via Fieschi infatti saranno dati non in una unica tranche, ma in diversi momenti.

È probabile che il Comune inizi la raccolta dai quartieri del ponente della città, dove cioè è più semplice operare riguardo alla progressiva attuazione del piano.

La serata ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, la presenza del presidente della II Circoscrizione Renato Dallaglio, del segretario della sezione "Briganti" dei DS Fabio Musso. I molti interventi che si sono succeduti hanno offerto la possibilità di integrare alcuni aspetti delle esposizioni dei relatori e rendere ancora più chiare le già evidenti necessità di seguire una condotta di sostenibilità ambientale a partire da ognuno di noi, dalle nostre case. Ogni giorno.

Marco Sferini
Savona - 23 Aprile 2007

Il saluto del Segretario del Circolo

Dopo la miniscissione e le varie vicende che hanno cancellato praticamente la presenza del nostro Partito dal quartiere di Villapiana, e dopo un lungo impegno, durato alcuni mesi, per cercare di ricostruire un nuovo circolo, dopo aver superato non poche difficoltà, possiamo finalmente dire di avercela fatta! Siamo riusciti a ricominciare, con questa prima uscita pubblica, a lavorare in questo importante e popoloso quartiere della città. Questa sera possiamo affermare che Rifondazione Comunista è nuovamente presente a Villapiana.

Ciò ci rende molto orgogliosi, ma siamo ben coscienti, che non significa che da ora in avanti la nostra strada sarà in discesa, anzi da questo momento si dovrà lavorare ancora con maggiore impegno. Sicuramente la soddisfazione per questo primo traguardo raggiunto, ci darà una nuova carica e nuova energia per lavorare sul territorio, cercando di dare anche il nostro contributo alla discussione politica riguardante i problemi del quartiere.

Noi pensiamo che la nostra presenza sia importante verso i molti elettori che ci hanno votato, ma anche per chi non la pensa come noi, poiché il dibattito e la discussione portano sempre a qualcosa di positivo, sia che esse riguardino temi locali che temi più generali.

È proprio per questo che abbiamo voluto tornare ad esserci e vorremmo che la nostra presenza fosse importante e qualificata. Non so se riusciremo ad ottenere questo ambizioso risultato, ma sono certo che per cercare di ottenerlo daremo tutto il nostro massimo impegno. Presto apriremo una nuova sede del Circolo e ci metteremo, nei limiti delle nostre possibilità e capacità, a disposizione di tutti coloro che vorranno mettersi in contatto con noi per chiederci chiarimenti, per proporci problematiche, per informarci sulle cose che riguardano il quartiere ma non solo.

Questa sera abbiamo promosso questo primo incontro che riguarda uno dei problemi più sentiti dai cittadini: lo smaltimento dei rifiuti. I nostri programmi comprendono molte altre iniziative come questa su altri temi, cercheremo di affrontarli insieme invitando, come questa sera, persone qualificate a parlarne e, insieme, cercheremo di mettere a punto eventuali proposte da portare avanti e da sostenere. Nelle nostre intenzioni c'è anche la volontà di organizzare feste, concerti, o altri intrattenimenti per passare insieme alla gente qualche ora in allegria e per cercare di vivacizzare la vita del quartiere e della popolazione.

A questo proposito abbiamo già in programma un pranzo/merenda e concerto per il Primo Maggio nei giardini di via Verdi. Non so se inizialmente avremo molte presenze, ma spero Che con un po' di buona volontà e molta tenacia potremo ottenere qualche soddisfazione.

A nome del nostro Circolo, ed anche a nome mio personale, voglio ringraziare molto tutti i componenti della Segreteria della Federazione Provinciale del PRC per il grosso aiuto che ci hanno dato e per la fiducia che hanno riposto in noi.

Insomma il motore l'abbiamo acceso, speriamo che la benzina non ci manchi e che la macchina ci porti lontano.

L'introduzione del Segretario provinciale

Finalmente Villapiana ritorna a parlare della "nostra" politica, della politica di Rifondazione Comunista. Un risultato possibile grazie all'impegno della Segreteria provinciale che sta cercando di ricostruire i circoli colpiti dalla mini-scissione guidata da Marco Ferrando, ma grazie soprattutto al lavoro di alcuni compagni, Silvio e Vito in testa, che hanno rimesso in piedi il circolo di Villapiana. Un circolo importante che oggi ritorna dopo mesi con un'iniziativa pubblica.

Ma l'appuntamento di oggi non vuole essere semplicemente l'"inaugurazione" di un nuovo circolo, per questo l'appuntamento è rinviato all'apertura della nuova sede di via Ceva 3, ma vuole essere un'importante occasione di discussione su un tema di grande importanza per il Rifondazione Comunista. L'ambiente è uno degli aspetti principali della nostra linea politica. Lo vediamo a livello nazionale così come a livello locale. Numerose le foto di Piera Barberisbattaglie che ci hanno visti protagonisti.

La lotta impari contro la cementificazione della costa. Parliamo spesso e giustamente della Margonara e del progetto Fuksas, ma il nostro partito ha contrastato con forza anche altri interventi: dal porto di Spotorno-Noli al retroporto di Varazze; dal porto di Loano a quello di Ceriale. Tornando alla Margonara credo sia utile sottolineare che il nostro è stato l'unico partito di maggioranza a opporsi senza tentennamenti al progetto. I nostri tre consiglieri comunali sono stati gli unici a dire un chiaro No alla nuova colata di cemento; un intervento che noi vogliamo ostinatamente vedere come l'ultima pesante impronta lasciata dalla precedente amministrazione. Il nostro impegno contro il porto della Margonara non si è tuttavia esaurito con i pur importanti e pesanti No in Consiglio comunale. La nostra battaglia continua e il coinvolgimento della Sottosegretaria all'Ambiente Laura Marchetti è solo un primo esempio.

Un impegno il nostro a tutela dell'ambiente che passa anche per la promozione di fonti di energia alternative e contro il carbone. L'allargamento della centrale a Vado Ligure con un nuovo gruppo a carbone da 460 Mw, che andrebbe ad aggiungersi ai due già esistenti, è solo l'ultimo esempio. A lungo si è infatti parlato di nuove centrali a carbone in Val Bormida.

E ancora la recente e isolata presa di posizione contro la Albenga-Predosa che rischia di mettere in forte discussione gli equilibri ambientali soprattutto in relazione alle risorse idriche superficiali e profonde. O l'impegno costante del nostro Assessore regionale Franco Zunino.

E parlando di ambiente, e vengo al tema della serata, non possiamo certo sottovalutare l'impegno di Rifondazione Comunista per un nuovo ciclo dei rifiuti. Un impegno, che come da accordi di governo, ha visto una vera e propria rivoluzione nel modo di intendere e di vedere il problema rifiuti.

Di questo parleranno con maggiore competenza Jörg e Mimmo voglio tuttavia sottolineare alcuni aspetti. In Provincia siamo partiti dal precedente Piano, "approvato" nel 2003 dall'allora maggioranza consiliare, sempre di Centro-Sinistra, ma con il PRC all'opposizione. Un Piano che risentiva di alcune debolezze di fondo: esso era stato costruito partendo dalla scelta a priori del termovalorizzatore quale soluzione finale ed intorno a tale scelta erano state poi dimensionate tutte le altre variabili. In particolare era stato ipotizzato un limite massimo del 35% per la raccolta differenziata (livello minimo cui l'Italia avrebbe dovuto attestarsi già dal 2003), non era previsto il "porta a porta", non si rispondeva in modo coerente alla caratteristiche della Provincia di Savona in relazione alla produzione dei rifiuti.

Per questo, anche a seguito degli accordi politici intercorsi, la nuova Giunta ha ritenuto necessario procedere ad una generale revisione del vecchio Piano, sulla base di linee di indirizzo presentate dall'assessore competente ed approvate all'unanimità. Esse contenevano criteri peraltro largamenti diffusi ormai nella cultura comune, ma non così emergenti in quella specifica delle comunità politiche e sociali della Liguria e di Savona in particolare; e facevano riferimento essenzialmente alla riduzione alla fonte della produzione di rifiuti, alla separazione ed incentivi al compostaggio domestico oppure raccolta differenziata con il metodo del "porta a porta" ed avvio alla produzione industriale di compost di qualità, si ponevano obiettivi superiori al 50% per la raccolta differenziata, la massima riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera e la progressiva chiusura delle discariche e loro utilizzo residuale solo in relazione all'interramento controllato dei materiali di scarto dei processi di compostaggio o di produzione di CDR.

Seguendo a quelle indicazioni oggi la Provincia di Savona ha un nuovo Piano per la gestione integrata dei Rifiuti Urbani che sarà approvato a breve, il recente ritardo è di natura burocratica e non politica. Un piano che rappresenta una scelta di civiltà ed ha in sé una specifica dimensione culturale sulla quale far crescere la comunità del savonese; ed è uno strumento concreto per far sì che questa comunità si ponga in armonia con il territorio e l'ambiente in cui vive e lavora.

Un piano dunque importante e rivoluzionario, come dicevo prima, che avrà maggiore vigore se verrà applicato con forza nel comune capoluogo. A Savona, partendo proprio dalle indicazioni del nuovo Piano provinciale dei rifiuti adottato nel marzo 2006, Rifondazione aveva promesso e poi ha mantenuto la chiusura della discarica di Cima Montà ed aveva promesso una maggiore incisività nella raccolta differenziata. Bene a breve partirà una sperimentazione per verificare come assicurare funzionalità ed efficienza di questo sistema innovativo e funzionale alla massima valorizzazione del riciclo. Nuovo impegno rispettato visto che tale sperimentazione verrà avviata a Legino.

Insomma una bella differenza tra chi promette e chi mantiene. Una bella differenza tra la presenza o meno di Rifondazione al governo della città e della provincia.