L'Albenga-Predosa non è un'opera prioritaria

A ponente grossi rischi per le risorse idriche

Sulla bretella Carcare-Predosa, impropriamente divenuta Albenga-Predosa, il programma del Presidente della Provincia Marco Bertolotto recita testualmente: "Sempre in un'ottica di consolidamento dei rapporti tra Savonese e basso Piemonte, a completamento del sistema gravitante attorno all'asse della A6 Torino-Savona, occorre valorizzare i collegamenti trasversali: realizzando lo studio di fattibilità e sviluppando i successivi stadi progettuali della bretella Carcare-Predosa; valutando in base ad un'analisi dei costi e dell'impatto ambientale la migliore soluzione per aumentare la capacità dell'Albenga-Garessio-Ceva".

L'idea della Carcare-Predosa, già prevista nel PTC provinciale da alcuni anni (quello del 1995 la bocciava preferendo e stabilendo come prioritario un adeguamento del tracciato della strada provinciale per Spigno) era quella di creare una struttura (super-strada) sulla direttrice per Carcare-Alessandria fornendo un collegamento diretto ad alto scorrimento ad oggi garantito dall'autostrada Genova-Voltri-Alessandria.

La Carcare-Predosa nella sua formulazione originaria non è stata mai da noi ritenuta prioritaria sia per l'impatto ambientale che avrebbe soprattutto nel basso Piemonte, sia per la presenza di soluzioni alternative a suo tempo avanzate da affiancare al non più rinviabile potenziamento dei tratti ferroviari Savona-San Giuseppe-Alessandria e San Giuseppe-Torino.

Giudichiamo inoltre negativamente l'ipotesi di allargare il progetto al ponente savonese poiché l'opera avrebbe forti ripercussioni ambientali soprattutto nella tratta Albenga, Garessio, Ceva. Infatti il tracciato, che prevede parti rilevanti in galleria, in relazione alle caratteristiche fisiche e meccaniche dei territori attraversati, sicuramente comporterebbe grossi rischi e produrrebbe effetti negativi e irreversibili rispetto alle risorse idriche superficiali e profonde ponendo in discussione gli equilibri ambientali. La necessità di realizzare l'opera tenendo conto e facendo fronte alle suddette problematiche, se tecnicamente possibile, non potrebbe che comportare costi e tempi insostenibili.

In coerenza con quella che è da sempre la posizione da noi espressa e facendo seguito al programma condiviso, il Gruppo provinciale di Rifondazione Comunista, rinviando un compiuto e definitivo giudizio a quando ci saranno le risultanze dello studio di fattibilità indispensabile per avviare un progetto preliminare, si è astenuto sull'ordine del giorno con cui tutte le altre forze presenti in consiglio, hanno confermato un complessivo giudizio positivo sull'opera.

Marco Ravera - Segretario PRC Savona
Giuliana Cornetti - Capogruppo PRC Provincia di Savona
Savona - 12 Aprile 2007