Per Scajola il futuro è nel carbone

Grande preoccupazione per le dichiarazioni del Ministro delle Attività Produttive

«Il futuro dell'energia è il carbone, perchè costa il 35% in meno e quindi ci permette un notevole risparmio sui costi delle imprese». Queste le parole dal Ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola pronunciate nel corso della cerimonia per i sessant'anni dell'Unione Industriali di Savona. Il sito individuato per questa illuminante e innovativa trovata è quello dell'ormai ex-Ferrania.

Le affermazioni del Ministro Scajola hanno destato grande preoccupazione. Riportiamo di seguito le dichiarazioni di Patrizia Turchi, Capogruppo del PRC in Comune a Savona, e quelle degli Ambientalisti Savonesi del MODA.

la redazione del sito
Savona - 9 Dicembre 2005

Dichiarazioni dissennate

Dopo la sciagura scelta di liberalizzare la produzione energetica, a Savona e nella sua Provincia assistiamo all'incredibile dichiarazione di Scajola sulla opportunità del carbone in Valbormida, tra i plausi dell'Unione Industriali, che vorrebbe pure uno snellimento delle procedure burocratiche... della serie "lasciateci lavorare", come se fino ad oggi l'UI avesse "tutelato" con efficacia gli insediamenti produttivi ed i lavoratori!

I costi di quel fossile (così come il nucleare) sono elevatissimi in termini ambientali, questo vale ovunque e soprattutto in una zona che già ha vissuto pesantemente la presenza di poli inquinanti dismessi sui quali cade il silenzio della bonifica. Credo sia del tutto logico che la Provincia ed i Comuni facciano sentire la propria voce in merito a queste dichiarazioni dissennate.

Patrizia Turchi
Capogruppo PRC Comune di Savona
Savona - 4 Dicembre 2005

Inutile e diseconomica la combustione del carbone e No a nuove centrali in Val Bormida

Per risparmiare sul prezzo dell'energia e rilanciare la Valbormida, non servono nuove centrali a carbone come proposto con enfasi dal Ministro Scajola in pieno accordo con la Giunta Burlando (non proprio tutta, ndr). Ormai nessuno crede più alle favole del "carbone pulito" come documentato da studi internazionali che assegnano al carbone il più alto impatto ambientale e sanitario tra i combustibili fossili. Riguardo poi al così detto "carbone economico", il Ministro Scajola argomenta che il costo dell'energia prodotta a Ferrania sarebbe vantaggioso per le imprese locali. Ricordiamo che l'UE denuncia che l'alto prezzo dell'energia in Italia è condizionato soprattutto da regimi di monopolio che di fatto annullano la concorrenza del libero mercato. L'UE conferma pure che l'Italia ha l'elettricità più cara del continente visto che la paga circa 60-70 euro per MWh contro la media europeo di 40-45. Ecco alcuni esempi di anomalie di mercato:

Chiediamo quindi al Ministro Scajola prima di tutto di adoperarsi per correggere tali storture del mercato elettrico italiano e per promuovere le energie rinnovabili e poi, se proprio vuol aiutare le imprese valbormidesi, imponga a Tirreno Power ad esempio di vendere a prezzo scontato parte dell'eccedenza di energia della centrale a carbone di Vado come parziale rimborso dei gravi costi economici relativi all'impatto ambientale subito per decenni nel savonese da questa "centrale in città".

Ambientalisti Savonesi MODA
Savona - 5 Dicembre 2005