Che "scoglio" Rifondazione Comunista!

Tutto da rifare il progetto della Margonara

lo scoglio della MargonaraLe operazioni speculative ed immobiliari previste con il progetto Margonara sono state ridimensionate, così come l'impatto ambientale che il possibile porticciolo turistico avrà. Questo è quanto emerso dalla Conferenza dei Servizi tenutasi lo scorso 19 Ottobre. Una conferenza in cui la Regione e la Provincia, anche grazie all'apporto di Rifondazione Comunista, hanno svolto un ruolo decisivo ottenendo un nuovo progetto che dovrà recepire le prescrizioni formulate dai due Enti. Il porticciolo turistico dovrà essere infatti corredato da una serie di studi sulla propagazione del moto ondoso, sugli effetti rispetto alla costa e naturalmente sui fondali ricchi di posidonia. Inoltre è stata chiesta una riduzione volumetrica degli edifici a terra che non dovranno superare in altezza il piano stradale dell'Aurelia, nonché una diminuzione della dotazione di parcheggi. Insomma il progetto è tutto da rifare.

Un progetto, quello del porticciolo della Margonara, che noi avversiamo per molti motivi. Siamo infatti convinti che creare un porto turistico all'imbocco del porto commerciale vada a contrastare l'utilizzo del porto stesso, ma non è solo questo. Esiste come noto un problema ambientale. L'area in questione è una delle poche non sfruttate tra Savona ed Albissola, un'area che ha un certo significato per gli stessi abitanti, basti pensare al legame con lo soglio della "Madonetta", senza contare che i porticcioli turistici portano a modifiche significative del litorale. Oltre ai problemi commerciali e ambientali ne esiste uno serio legato alla viabilità tra i due comuni (Savona ed Albissola Marina), non a caso questo progetto è spesso associato a quello dell'Aurelia Bis. Infine c'é da domandarsi se serve davvero un porto turistico a poca distanza da quello di Savona, che potrebbe essere esteso nella parte del vecchio porto, e quello di Varazze notevolmente ampliato negli ultimi anni.

la redazione del sito
Savona - 21 Ottobre 2005

I commenti dei quotidiani

Porto della Margonara, progetto da rifare - da La Stampa

La Conferenza dei Servizi ha bocciato il preliminare chiedendo una riduzione delle costruzioni residenziali

Il porto della Margonara dovrà essere riprogettato. Ieri mattina la Conferenza dei servizi convocata dalla Port Authority si è conclusa con una bocciatura del progetto preliminare che Omnia e Spada non avevano ancora adeguato alle prescrizioni formulate dai Comuni di Savona e Albissola. Le due società private dovranno formulare un nuovo progetto che verrà presentato nei Consigli comunali e solo a quel punto potrà partire la progettazione definitiva. Omnia e Spada pare che questa volta intendano affidarsi al genio creativo di Massimiliano Fuksas.

La riunione si è svolta ieri mattina in un clima tutto sommato disteso, con gli imprenditori francesi (Spada) e italiani (Omnia) che hanno tentato di salvare il progetto che per la verità risaliva al 2003. «Le imprese hanno chiesto che la Conferenza dei Servizi desse il via libera al progetto che sarebbe stato poi adeguato alle prescrizioni imposte dai Comuni e dalla Regione in sede di progettazione esecutiva - ha spiegato il presidente della Port Authority Rino Canavese - abbiamo risposto in modo unanime che doveva essere redatto un progetto nuovo che tenesse conto delle prescrizioni formulate dagli enti e che fosse di altissima qualità. Un intervento come quello della Margoanara può essere approvato solo con il rispetto di precisi standard. Il nuovo progetto dovrà passare al vaglio dei Consigli comunali di Savona e Albissola Marina e solo a quel punto scatterà il via libera alla progettazione definitiva. Le due società ci hanno informato che la nuova progettazione sarà affidata all'architetto Massimiliano Fuksas».

Insomma si riparte dal principio, o quasi. In due anni il progetto che non piaceva al sindaco Ruggeri non era stato adeguato alle prescrizioni formulate dagli enti. Con le elezioni politiche e amministrative ormai alle porte, era impensabile che la Conferenza dei servizi potesse dare il via libera sulla fiducia. Proprio il progetto della Margonara sarà, insieme alla questione dello smaltimento rifiuti di Cima Montà, uno dei punti caldi della trattativa fra il Centrosinistra e Rifondazione Comunista per le prossime Comunali. È probabile comunque che prima della scadenza del mandato amministrativo il Consiglio comunale debba pronunciarsi sul nuovo progetto.

Il porticciolo turistico da 700 barche dovrà essere corredato da una serie di studi sulla propagazione del moto ondoso, sugli effetti rispetto alla costa e naturalmente sui fondali che secono gli ambientalisti sarebbero ricoperti di posidonia. Per quanto riguarda le opere a terra, è stata chiesta una riduzione delle volumetrie in modo da lasciare sgombre le «piazze» previste alla foce del rio Termine e davanti allo scoglio della Madonnetta. L'altezza degli edifici dovrà sempre essere inferiore al piano stradale dell'Aurelia. La Regione ha inoltre imposto una diminuzione della dotazione di parcheggi. Le obiezioni dei movimenti ambientalisti riguardano la salvaguardia della zona della Madonnetta, le praterie di posidonia e naturalmente le implicazioni sulla viabilità già congestionata dell'Aurelia. (Ermanno Branca - 20/10/2005)