Ripensare a Margonara e Aurelia Bis

È necessario trovare soluzioni alternative all'infrastruttura e accantonare il porticciolo turistico

In relazione alle recenti vicende riguardanti l'Aurelia Bis e la Margonara, Rifondazione Comunista invita le altre forze politiche e sociali, in particolare del Centrosinistra, ad una attenta e nuova riflessione. Infatti, aldilà del giudizio per noi negativo, dei progetti relativi a tali infrastrutture, solo oggi si scopre di fatto (anche se informalmente qualcosa era già noto) dopo i numerosi anni trascorsi, che la realizzazione dell'Aurelia Bis non risulta finanziata (né dalla Legge Lunardi, né dal CIPE) e che lo svincolo previsto per il porticciolo della Margonara, indispensabile per la realizzazione delo stesso, è stato bocciato dalla Sovrintendenza. Si rischi dunque seriamente di trovarci con un ulteriore ed insopportabile aggravio di traffico sull'Aurelia "normale", nel momento in cui si dovesse davvero realizzare il progetto del porticciolo turistico della Margonara.

Ripensare quindi da un lato a soluzioni più armoniose con l'ambiente ed alternativa all'Aurelia Bis per l'accesso da levante a Savona, peraltro previste nel Piano Territoriale di Coordinamento recentemente approvato, e dall'altro alla realizzazione del porticciolo turistico, diventa dunque una necessità ineludibile.

Segreteria Provinciale PRC
Savona - 6 Settembre 2005

I commenti dei quotidiani

L'ennesimo rinvio del progetto costringerebbe Savona a rinunciare anche al porto turistico - da La Stampa

«L'Aurelia bis non è finanziata». Annuncio dell'Assessore regionale Zunino

«L'Aurelia bis non è finanziata». L'"epitaffio" arriva dall'Assessore regionale all'Ambiente Franco Zunino che invita gli Enti locali a studiare nuove soluzioni e contemporaneamente ad archiviare anche il progetto del porto turistico della Margonara che a questo punto perderebbe una fondamentale strada di accesso. Nelle scorse settimane, del resto, il Ministero dell'Ambiente aveva espresso un giudizio pesantemente negativo sul progetto, bocciando proprio lo svincolo della Margonara per problemi di carattere paesaggistico. «Al di là del parere sul progetto - dice l'Assessore Zunino - oggi si scopre di fatto che dopo tanti anni di istruzione della pratica la realizzazione dell'Aurelia non è lo scoglio della Margonarafinanziata nè dalla legge Lunardi nè dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE). La Giunta Biasotti viste del difficoltà incontrate al CIPE aveva tentato di far finanziare il progetto da Lunardi da cui aveva avuto assicurazioni ma quella fonte di finanziamento si è rivelata esaurita e così si è tornati al CIPE dove però il progetto non ha ottenuto i fondi sperati. Oltre a questi aspetti di carattere economico, non bisogna dimenticare la doppia bocciatura tecnica subita dal progetto ad opera della Sovrintendenza del Ministero dell'Ambiente».

L'Assessore regionale di Rifondazione Comunista si spinge oltre, collegando il naufragio dell'Aurelia Bis alla necessità di archiviare la pratica del porto della Margonara: «La nuova infrastruttura non verrà dunque realizzata e sarebbe un rischio imperdonabile quello di realizzare ugualmente il porto turistico della Margonara, che finirebbe per affossare completamente la viabilità dell'Aurelia ordinaria. Diventa quindi una necessità ineludibile trovare nuove soluzioni di accesso alla città da Levante». L'Assessore regionale fa esplicito riferimento a progetti già contemplati dal Piano territoriale di coordinamento: «Lo stesso PTC prevedeva soluzioni di breve-medio periodo per dare una risposta ai problemi del traffico in attesa che venga realizzata l'Aurelia Bis. Ora a maggior ragione che il progetto è fermo, bisognerebbe recuperare i vecchi disegni e dare risposte compatibili con l'ambiente, migliorando in parte la rete stradale esistente e creando nuovi collegamenti fra un tratto e l'altro».

Di parere opposto l'Assessore provinciale all'Urbanistica Roberto Peluffo che da quando si è insediato a Palazzo Nervi ha cercato di difendere la realizzazione della nuova infrastruttura: «L'Aurelia Bis è indispensabile per Savona e per tutto il comprensorio. Rinunciare a quella strada sarebbe come buttare via le chiavi della città. Qualunque soluzione alternativa sarebbe in ogni caso un palliativo. Quanto al mancato finanziamento del progetto, non abbiamo ancora perso le speranze. L'Aurelia bis è arrivata all'esame del PRE-CIPE. Significa che il progetto merita e che appena esisteranno disponibilità economiche verrà finanziato».

Aurelia bis addio, Roma nega i finanziamenti - dal Secolo XIX

Fuori dai fondi CIPE il progetto è stato escluso anche dalla legge Lunardi. Dopo vent'anni d'attesa la nuova strada tra Albisola e corso Ricci è ferma al palo. Zunino, assessore regionale di Rifondazione: ora il porto della Margonara non ha più senso

L'Aurelia Bis ha perso il treno dei finanziamenti statali. Fuori dalla legge Lunardi, fuori dai fondi CIPE. La notizia è ufficiale. È stata divulgata dall'Assessore regionale all'Ambiente, Franco Zunino, attraverso una nota che lo stesso, in qualità di Segretario provinciale di Rifondazione Comunista, ha inviato a tutte le forze politiche e sociali savonesi.

Poco prima dell'estate la variante aveva già incassato il no del Ministero dell'Ambiente allo svincolo previsto per il porticciolo della Margonara. Una bocciatura che ha evidentemente pesato, a eleborazione grafica che mostra l'impatto provocato dagli svincoli dell'Aurelia Bislivello romano, al momento di scegliere le opere finanziabili nel 2006. Zunino non usa toni dispiaciuti nel comunicare la notizia alle forze politiche. Anzi, ribadisce il giudizio negativo di Rifondazione rispetto al progetto dell'Aurelia Bis. E approfitta della situazione per "affondare" anche il porto turistico. Con questi argomenti: «Senza la variante rischiamo seriamente di ritrovarci con un ulteriore insopportabile aggravio di traffico sull'Aurelia, nel momento in cui si dovesse davvero realizzare il porticciolo della Margonara».

Secondo l'Assessore Zunino diventa dunque «una necessità ineludibile ripensare la realizzazione del porto turistico, e a soluzioni più armoniose con l'ambiente ed alternative all'Aurelia bis per l'accesso da levante». L'alternativa alla quale fa riferimento l'Assessore regionale è il metrobus Albisola-Savona, previsto nel Piano Territoriale di Coordinamento, ma da anni fermo al palo per la mancata intesa sul tracciato.

Dopo vent'anni di studi di fattibilità, indagini geologiche e progetti costati alla comunità savonese miliardi di vecchie lire, l'Aurelia bis è finita dunque su un binario morto. E con Rifondazione ormai apertamente schierata contro l'opera, sarà difficile che sia la Regione sia la Provincia trovino le intese politiche necessarie per rilanciare il collegamento stradale tra le Albissole e corso Ricci. E poi bisognerà capire se il progetto otterrà i sostegni giusti a livello governativo, cosa che dai primi anni Ottanta ad oggi non è mai accaduta.

Quanto al porticciolo della Margonara, il suo destino è effettivamente lo scoglio della Margonara
eleborazione grafica che mostra l'impatto
dell'Aurelia Bis sulla città di Savona
legato a quello dell'Aurelia Bis, perché una statale già soffocata dal traffico non potrebbe sopportare l'onda d'urto di una struttura turistica del genere. Un elemento questo sottolienato più volte anche dall'amministrazione comunale. Tuttavia l'Autorità portuale non demorde, convinta del valore dell'operazione. Il Comune, come noto, lo scorso anno aveva imposto alcune correzioni sostanziali al primo progetto, troppo sbilanciato sull'edilizia residenziale e di eccessivo impatto ambientale per quanto concerne le opere a terra. Per superare l'impasse i costruttori hanno così deciso di ripartire da zero, affidando la progettazione ad una grande firma. E prima della fine dell'anno la proposta dovrebbe arrivare all'attenzione sia del Comune sia dell'Autorità portuale. (Bruno Lugaro - 07/09/2005)