Continua la discussione su Crescent 2 e revisione del PUC

Quando Rifondazione lottava contro il cemento in troppi sono stati zitti

Ciclicamente sul tema dell'urbanistica affiorano articoli e commenti che, a mio modo di vedere, hanno scarso contatto con la realtà dei fatti.

In questi mesi, come noto, il Comune di Savona sta affrontando una discussione sul cosidetto "Crescent 2" e sulla revisione del PUC. Argomenti che animano il dibattito cittadino e scaldano le forze politiche. Una vivacità di interventi che non ha paragoni con nessun altro tema, nemmeno la crisi che sta uccidendo la nostra provincia scalda così tanto gli altri partiti politici.

Un tema sentito perché negli anni, quando Rifondazione era tra i pochi a denunciare la cementificazione della nostra città, Savona ha subito trasformazioni profonde.

Penso, ad esempio, alle aree Metalmetron che recentemente sono diventate un parco commerciale, ma l'approvazione risale al 2005 o al progetto Bofill che ha ridisegnato la vecchia darsena. Proprio all'interno del progetto, approvato nel 2002 con il nostro voto contrario (il PRC era all'opposizione), era previsto il Crescent 2. Oggi la discussione non è se fare o meno l'opera, ma se modificarla sia nei volumi sia nella destinazione d'uso. Noi, e lo abbiamo ribatito nella recente riunione di maggioranza, siamo contrari in virtù del cambio di destinazione d'uso coerentemente con quanto votato più di dieci anni fa.

Discorso differente per il PUC. Il programma del Sindaco Berruti, quello votato dagli elettori, recitava "L'amministrazione uscente ha introdotto nel PUC elementi attuali e positivi anche se lo strumento è vecchio e merita una profonda revisione". E proprio la revisione dello strumento urbanistico è in discussione. Rifondazione e SEL chiedono una riduzione complessiva dei volumi coerentemente col programma sottoscritto nel 2011.

Rifondazione Comunista non votò quel Piano, ma anche in questo caso la discussione non è se realizzare o meno nel lungomare di ponente nuovi palazzi, delle edificazioni residenziali in quella porzione della città sono già previste appunto dal PUC approvato nel 2009. La discussione è come intervenire (non certo radoppiandla torre di Bofillo i volumi) in una quadro di diminuzione complessiva delle volumetrie in città. Posizione criticabile, ma rispettosa del voto espresso dai cittadini nel 2011.

Purtroppo nei decenni passati quando Rifondazione lottava quasi da sola contro la cementificazione della città in tanti, troppi di quelli che oggi parlano, sono stati zitti. De André avrebbe detto "provate pure a credervi assolti siete lo stesso coinvolti".

Marco Ravera
Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Savona - 5 Giugno 2013