Sull'urbanistica basta rifarsi al programma

Nelle linee di Berruti idee chiare su Miramare e lungomare di ponente

Nelle ultime settimane sono tornate alla ribalta della politica savonese tre interventi urbanistici che meritano un approfondimento. Sull'area di Miramare, sul lungomare di ponente e sul cosiddetto "Crescent 2" si fondono e si confondono dichiarazioni a mezzo stampa. Noi pensiamo che il punto di riferimento debba essere il programma sottoscritto da tutte le forze politiche che compongono l'attuale maggioranza di Palazzo Sisto.

Il programma del Sindaco Federico Berruti per il mandato 2011-2016 prevedeva per la zona Miramare "un percorso di ambientalizzazione e riqualificazione del sito e una sua riconversione verso funzioni terziarie, garantendo e possibilmente incrementando gli attuali spazi e posti barca per la nautica sociale". Quindi nessun aumento volumetrico ancor meno se a scopo residenziale.

Non meno chiara la parte riguardante le aree in via Nizza: "Oggi quel tratto di mare assolutamente pregevole è di fatto precluso alla fruizione dei cittadini e all'utilizzo urbano da una serie di insediamenti evidentemente incompatibili con un'armoniosa riqualificazione di quel litorale. In questo caso si dovranno preservare i siti per attività produttive oggi in essere mentre per quelle da tempo dismesse, l'obiettivo principale della riqualificazione sarà, oltre alla passeggiata e all'accesso al mare, anche lo sviluppo di attività produttive di qualità nel settore del turismo ricettivo". Anche in questo caso il programma di Berruti era chiaro.

Non era nel programma, invece, il "Crescent 2" che rientra nel progetto Bofill approvato ad inizio 2002. In discussione non sono le volumetrie, ma la destinazione delle stesse. Oggi la proposta è di cambiare la destinazione d'uso in "residenziale" una scelta per noi sbagliata sia perché non vediamo significative ricadute pubbliche per la città sia perché concedere nuova edilizia residenziale sarebbe, per noi, un brutto messaggio alla città. Una città fin troppo cementificata negli ultimi venti anni.

Una soluzione per l'attuale maggioranza ci sarebbe: riprendere in mano il programma del Sindaco Berruti che recitava "Le grandi trasformazioni devono essere affrontate coinvolgendo pienamente la cittadinanza nel processo decisionale e nelle valutazioni in ordine all'entità degli interventi, all'utilizzo dei volumi ed all'interesse pubblico da perseguire attraverso un convinto processo di urbanistica partecipata e con pieno ruolo da parte del Consiglio comunale".

Marco Ravera - Segretario provinciale Rifondazione Comunista
Franco Zunino - Capogruppo Consiglio comunale
Dario Lavagna - Consigliere comunale
Savona - 6 Febbraio 2013